Studi teatrali comparati
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una panoramica ad ampio raggio della storia del teatro e dello spettacolo seguendo di volta in volta come filo conduttore l'evoluzione e l'adattamento di un tema o un fenomeno teatrale particolarmente significativo e di lunga durata che ne abbia caratterizzato la vicenda. L'argomento trattato verrà puntualmente messo in relazione al contesto produttivo e ricettivo di riferimento, indagando i canali attraverso cui temi e fenomeni sono migrati nel tempo e nello spazio.
Dato che il teatro e lo spettacolo hanno da sempre rappresentato dei media particolarmente efficaci nella diffusione di personaggi, miti, modelli di comportamento, mentalità, abitudini, idee, canoni estetici, costumi- contribuendo al loro cambiamento, trasformazione e/o radicamento nei diversi contesti sociali e culturali - ripercorrere l'evoluzione di determinati fenomeni, a partire dalle loro origini sino ai giorni nostri, sarà un'occasione per riflettere sulla loro attualità o l'eventuale frattura in relazione al mondo contemporaneo.
Dato che il teatro e lo spettacolo hanno da sempre rappresentato dei media particolarmente efficaci nella diffusione di personaggi, miti, modelli di comportamento, mentalità, abitudini, idee, canoni estetici, costumi- contribuendo al loro cambiamento, trasformazione e/o radicamento nei diversi contesti sociali e culturali - ripercorrere l'evoluzione di determinati fenomeni, a partire dalle loro origini sino ai giorni nostri, sarà un'occasione per riflettere sulla loro attualità o l'eventuale frattura in relazione al mondo contemporaneo.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso gli studenti e le studentesse avranno acquisito le competenze metodologiche precipue della storia del teatro e dello spettacolo, ovvero la capacità di interpretare i fenomeni trattati attraverso un punto di vista interdisciplinare, fondato su una rigorosa critica delle fonti (letterarie, visive, musicali, ecc.), riuscendo ad orientarsi nel reperimento e selezione delle informazioni mediante le diverse tipologie di media. Sapranno analizzare in maniera autonoma un testo drammatico e allo stesso tempo metterlo in relazione alla sua messinscena. Sapranno discutere ed argomentare in un contesto seminariale i temi oggetto del corso, sia applicando i metodi appresi, sia sviluppando e perfezionando autonome strategie di analisi. Infine, sapranno elaborare un lavoro scritto individuale di adeguato rigore metodologico.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
Titolo del corso: "Don Giovanni proteiforme e migrante"
Parte A (20 ore - 3 cfu): "Origine e definizione del mito: Don Giovanni 'intermediale' nel teatro europeo di Antico Regime".
Parte B (20 ore - 3 cfu): "Apoteosi, declino e rinascita: dal Settecento ai giorni nostri."
Il corso indagherà un tema cardine della tradizione teatrale europea, ovvero quello del Don Giovanni, ripercorrendone l'evoluzione e chiedendosi se questo mito sia ancora attuale. Cercherà quindi di definirne le caratteristiche in modo tale da poterne seguire le metamorfosi e peregrinazioni nel tempo (dalla sua nascita a oggi), nello spazio (attraverso i vari paesi in cui si è diffuso) e nelle forme (attraverso i diversi generi, teatrali e non solo, che lo hanno veicolato).
Unità didattica A
La prima parte del corso collocherà il mito nel contesto del teatro barocco europeo, di cui illustrerà le caratteristiche salienti relative ai vari ambiti: drammaturgia, recitazione, scenografia, architettura teatrale, gestione politica ed economica, ecc.
Nel confrontare prestiti e differenze nella tradizione testuale, sarà dato particolare risalto a quella della cosiddetta Commedia dell'Arte (e alla relativa produzione di scenari e canovacci), i quali furono determinanti nel veicolare il mito, ma risultano normalmente penalizzati dai tradizionali canoni di giudizio - letterari piuttosto che scenici - adottati nell'analisi dei testi teatrali. Si valorizzerà inoltre il contributo degli inserti musicali e degli eventuali effetti scenotecnici nelle diverse messinscene esaminate, fino all'esempio più eclatante costituito dal melodramma de "L'empio punito" (1669), ovvero la prima versione in musica di questo soggetto. Oltre a testi noti, come "El burlador de Sevilla" o il "Dom Juan" di Molière, si analizzeranno numerose altre riscritture come quelle di Giovan Battista Andreini, Giacinto Andrea Cicognini, Andrea Perrucci (in Italia), Dorimon, Villiers, Rosimond, Thomas Corneille (in Francia), Thomas Shadwell (in Inghilterra), e altre ancora.
Lo scopo di questo excursus sarà quello di enucleare i tratti caratterizzanti e i topos ricorrenti, ovvero tutto ciò che permette (e ha permesso) al tema di essere flessibile e coerente allo stesso tempo. Inoltre porrà le basi per una riflessione sull'atteggiamento ambivalente del pubblico (e in quindi del contesto sociale e culturale di riferimento) che ne ha garantito il successo, nonostante le periodiche condanne e stigmatizzazioni.
Unità didattica B
La seconda parte affronterà l'evoluzione del mito nel Settecento riformatore, cui si deve il caso teatralmente più noto, ovvero Il dissoluto punito, ossia Il don Giovanni di Mozart - Da Ponte (1787), ma che ha prodotto anche Il don Giovanni Tenorio di Carlo Goldoni (1736), oltre a numerose altre versioni melodrammatiche e perfino balletti. Sarà l'occasione per riflettere su più aspetti, come la variabile definizione del genere teatrale (indicato sia come tragico, sia come comico) e l'evoluzione nel trattamento di temi quali la seduzione e la dissacrazione, la rappresentazione delle figure femminili, il rapporto con la morte e l'aldilà, e in ultima istanza i principali leitmotiv che accompagnano il mito. Nella sua fase finale il corso si diramerà nell'esplorazione di più assi, tra cui quello dell'iconografia e la rappresentazione visiva del don Giovanni, quello della progressiva degradazione del personaggio (il 'don Giovanni prêt-à-porter,' ovvero il latin-lover di serie tv e film di largo consumo), fino all'esame di alcune regie contemporanee novecentesche, quest'ultime normalmente dedicate all'opera di Mozart (come la trasposizione cinematografica di Joseph Losey e le regie teatrali di Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Peter Brook, Robert Carsen, ecc.) ma anche al Dom Juan di Molière (es. Jean Vilar e Vsevolod Mejerchol'd, ecc.).
Per tutta la durata del corso sarà particolarmente incentivata la discussione in classe e un contributo attivo da parte degli studenti e delle studentesse. A tal fine saranno invitati/e a predisporre una presentazione orale, individuale o di gruppo, da tenere nella fase finale della seconda unità didattica, secondo modalità che verranno fornite durante il corso. In base al tema concordato, sarà cura della docente fornire gli eventuali strumenti bibliografici necessari ad integrare la ricerca. Ogni studente/studentessa presenterà poi un lavoro scritto individuale, sviluppato a partire dalla presentazione tenuta in classe, da consegnare in forma scritta due settimane prima dell'esame (20.000 battute).
Parte A (20 ore - 3 cfu): "Origine e definizione del mito: Don Giovanni 'intermediale' nel teatro europeo di Antico Regime".
Parte B (20 ore - 3 cfu): "Apoteosi, declino e rinascita: dal Settecento ai giorni nostri."
Il corso indagherà un tema cardine della tradizione teatrale europea, ovvero quello del Don Giovanni, ripercorrendone l'evoluzione e chiedendosi se questo mito sia ancora attuale. Cercherà quindi di definirne le caratteristiche in modo tale da poterne seguire le metamorfosi e peregrinazioni nel tempo (dalla sua nascita a oggi), nello spazio (attraverso i vari paesi in cui si è diffuso) e nelle forme (attraverso i diversi generi, teatrali e non solo, che lo hanno veicolato).
Unità didattica A
La prima parte del corso collocherà il mito nel contesto del teatro barocco europeo, di cui illustrerà le caratteristiche salienti relative ai vari ambiti: drammaturgia, recitazione, scenografia, architettura teatrale, gestione politica ed economica, ecc.
Nel confrontare prestiti e differenze nella tradizione testuale, sarà dato particolare risalto a quella della cosiddetta Commedia dell'Arte (e alla relativa produzione di scenari e canovacci), i quali furono determinanti nel veicolare il mito, ma risultano normalmente penalizzati dai tradizionali canoni di giudizio - letterari piuttosto che scenici - adottati nell'analisi dei testi teatrali. Si valorizzerà inoltre il contributo degli inserti musicali e degli eventuali effetti scenotecnici nelle diverse messinscene esaminate, fino all'esempio più eclatante costituito dal melodramma de "L'empio punito" (1669), ovvero la prima versione in musica di questo soggetto. Oltre a testi noti, come "El burlador de Sevilla" o il "Dom Juan" di Molière, si analizzeranno numerose altre riscritture come quelle di Giovan Battista Andreini, Giacinto Andrea Cicognini, Andrea Perrucci (in Italia), Dorimon, Villiers, Rosimond, Thomas Corneille (in Francia), Thomas Shadwell (in Inghilterra), e altre ancora.
Lo scopo di questo excursus sarà quello di enucleare i tratti caratterizzanti e i topos ricorrenti, ovvero tutto ciò che permette (e ha permesso) al tema di essere flessibile e coerente allo stesso tempo. Inoltre porrà le basi per una riflessione sull'atteggiamento ambivalente del pubblico (e in quindi del contesto sociale e culturale di riferimento) che ne ha garantito il successo, nonostante le periodiche condanne e stigmatizzazioni.
Unità didattica B
La seconda parte affronterà l'evoluzione del mito nel Settecento riformatore, cui si deve il caso teatralmente più noto, ovvero Il dissoluto punito, ossia Il don Giovanni di Mozart - Da Ponte (1787), ma che ha prodotto anche Il don Giovanni Tenorio di Carlo Goldoni (1736), oltre a numerose altre versioni melodrammatiche e perfino balletti. Sarà l'occasione per riflettere su più aspetti, come la variabile definizione del genere teatrale (indicato sia come tragico, sia come comico) e l'evoluzione nel trattamento di temi quali la seduzione e la dissacrazione, la rappresentazione delle figure femminili, il rapporto con la morte e l'aldilà, e in ultima istanza i principali leitmotiv che accompagnano il mito. Nella sua fase finale il corso si diramerà nell'esplorazione di più assi, tra cui quello dell'iconografia e la rappresentazione visiva del don Giovanni, quello della progressiva degradazione del personaggio (il 'don Giovanni prêt-à-porter,' ovvero il latin-lover di serie tv e film di largo consumo), fino all'esame di alcune regie contemporanee novecentesche, quest'ultime normalmente dedicate all'opera di Mozart (come la trasposizione cinematografica di Joseph Losey e le regie teatrali di Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Peter Brook, Robert Carsen, ecc.) ma anche al Dom Juan di Molière (es. Jean Vilar e Vsevolod Mejerchol'd, ecc.).
Per tutta la durata del corso sarà particolarmente incentivata la discussione in classe e un contributo attivo da parte degli studenti e delle studentesse. A tal fine saranno invitati/e a predisporre una presentazione orale, individuale o di gruppo, da tenere nella fase finale della seconda unità didattica, secondo modalità che verranno fornite durante il corso. In base al tema concordato, sarà cura della docente fornire gli eventuali strumenti bibliografici necessari ad integrare la ricerca. Ogni studente/studentessa presenterà poi un lavoro scritto individuale, sviluppato a partire dalla presentazione tenuta in classe, da consegnare in forma scritta due settimane prima dell'esame (20.000 battute).
Prerequisiti
Conoscenza di base dei principali eventi della storia europea moderna e contemporanea, e relativa partizione cronologica. Curiosità per i fenomeni artistici e relativi linguaggi, senso critico, voglia di sperimentare e di mettersi in gioco. Inoltre sarebbe utile, ma non indispensabile, aver seguito altri esami di area di spettacolo, come Storia del teatro e dello spettacolo, Storia della radio e della televisione, Storia e critica del cinema
Metodi didattici
Le lezioni sono frontali e interattive. Mirano a sviluppare le competenze e capacità analitiche e critiche di studenti e studentesse. Saranno svolte con il supporto di materiale documentario scritto, visivo e/o audiovisivo. Prevedono sia sezioni di didattica frontale che momenti di discussione in plenum. Inoltre verranno incoraggiati i lavori di gruppo, a coppie o individuali, oltreché esercitazioni pratiche di utilizzo delle fonti.
Materiale di riferimento
Bibliografia per Studenti frequentanti
Per 6 cfu: preparare le parti A e B
Indicazioni bibliografiche
Unità didattica A e B
- 1) Giovanni Macchia, "Vita avventure e morte di Don Giovanni", nuova ed. riveduta e ampliata, Milano, Adelphi, 1991 (o qualsiasi successiva ristampa).
- 2) Dispense di estratti di testi letterari e visuali, appunti e sintesi di storia teatrale forniti dalla docente e disponibili su Ariel.
- 3) Tirso de Molina, "L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra", cura e traduzione di Laura Dolfi, Torino, Einaudi, 1998 (o una qualsiasi altra traduzione). Per gli studenti che conoscono lo spagnolo si segnala la seguente ed. critica del testo originale: "El burlador de Sevilla. Atribuida a Tirso de Molina"; edicion de Alfredo Rodríguez López-Vázquez, Madrid, Catedra, 1992.
- 4) Molière, "Don Giovanni", a cura di Delia Gambelli, traduzione di Delia Gambelli e Dario Fo, Venezia, Marsilio, 1997 (o una qualsiasi altra traduzione). Per gli studenti che conoscono il francese è disponibile online una versione originale a cura del CNRS al link seguente: https://moliere21.cnrs.fr/don-juan-ou-le-festin-de-pierre/ con ulteriori rimandi intertestuali.
- 5) Carlo Goldoni, "Don Giovanni Tenorio", Saggio introduttivo, testo e note di Rossella Palmieri, Avellino, Edizioni Sinestesie, 2016, reperibile online: https://www.calameo.com/read/00586432833a98a302d1e
- 6) Visione del film Don Giovanni di Joseph Losey (Gaumont, 1979) trasposizione cinematografia del melodramma di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart (1787)
Bibliografia per studenti non frequentanti
Oltre a quanto già indicato si dovranno presentare i seguenti testi
- 1) Oscar G. Brockett, "Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila", a cura di Claudio Vicentini, trad. di Angela De Lorenzis, Venezia, Marsilio, 2016 (solo i capitoli da pp. 133 a 331)
- 2) Laura Riccò, "Testo per la scena e testo per la stampa. Problemi di edizione", in «Giornale Storico della Letteratura Italiana», CLXXIII, 562 (1996), pp. 210-266 (adesso disponibile online nella Banca Dati "Nuovo Rinascimento" / Home Page)
- 3) Francesca Fantappiè, "«Angelina senese» alias Angela Signorini Nelli. Vita artistica di un'attrice nel Seicento italiano: dal Don Giovanni ai libertini", in «Bullettino senese di storia patria», CXVI (2009), pp. 212-267.
- 4) Luca Della Libera, "Acrimante non è Don Giovanni. Osservazioni su 'L'empio punito' di Alessandro Melani", in «De Musica», XXVI, n. 2, (2022), pp. 57-88, reperibile online https://riviste.unimi.it/index.php/demusica/article/view/19828/18076
5) Andrea Perrucci, "Il convitato di Pietra", a cura di Roberto de Simone, Torino, Einaudi, 1998
Ulteriori indicazioni e consigli per i non frequentanti saranno indicati sul sito Ariel.
Attenzione!
Frequentante = studente o studentessa che partecipa attivamente e continuativamente alle lezioni, alle discussioni e alle attività proposte. Chi è presente ma non in maniera partecipativa e chi non frequenta (nel senso indicato) almeno il 75% delle lezioni è considerato non frequentante.
Per 6 cfu: preparare le parti A e B
Indicazioni bibliografiche
Unità didattica A e B
- 1) Giovanni Macchia, "Vita avventure e morte di Don Giovanni", nuova ed. riveduta e ampliata, Milano, Adelphi, 1991 (o qualsiasi successiva ristampa).
- 2) Dispense di estratti di testi letterari e visuali, appunti e sintesi di storia teatrale forniti dalla docente e disponibili su Ariel.
- 3) Tirso de Molina, "L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra", cura e traduzione di Laura Dolfi, Torino, Einaudi, 1998 (o una qualsiasi altra traduzione). Per gli studenti che conoscono lo spagnolo si segnala la seguente ed. critica del testo originale: "El burlador de Sevilla. Atribuida a Tirso de Molina"; edicion de Alfredo Rodríguez López-Vázquez, Madrid, Catedra, 1992.
- 4) Molière, "Don Giovanni", a cura di Delia Gambelli, traduzione di Delia Gambelli e Dario Fo, Venezia, Marsilio, 1997 (o una qualsiasi altra traduzione). Per gli studenti che conoscono il francese è disponibile online una versione originale a cura del CNRS al link seguente: https://moliere21.cnrs.fr/don-juan-ou-le-festin-de-pierre/ con ulteriori rimandi intertestuali.
- 5) Carlo Goldoni, "Don Giovanni Tenorio", Saggio introduttivo, testo e note di Rossella Palmieri, Avellino, Edizioni Sinestesie, 2016, reperibile online: https://www.calameo.com/read/00586432833a98a302d1e
- 6) Visione del film Don Giovanni di Joseph Losey (Gaumont, 1979) trasposizione cinematografia del melodramma di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart (1787)
Bibliografia per studenti non frequentanti
Oltre a quanto già indicato si dovranno presentare i seguenti testi
- 1) Oscar G. Brockett, "Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila", a cura di Claudio Vicentini, trad. di Angela De Lorenzis, Venezia, Marsilio, 2016 (solo i capitoli da pp. 133 a 331)
- 2) Laura Riccò, "Testo per la scena e testo per la stampa. Problemi di edizione", in «Giornale Storico della Letteratura Italiana», CLXXIII, 562 (1996), pp. 210-266 (adesso disponibile online nella Banca Dati "Nuovo Rinascimento" / Home Page)
- 3) Francesca Fantappiè, "«Angelina senese» alias Angela Signorini Nelli. Vita artistica di un'attrice nel Seicento italiano: dal Don Giovanni ai libertini", in «Bullettino senese di storia patria», CXVI (2009), pp. 212-267.
- 4) Luca Della Libera, "Acrimante non è Don Giovanni. Osservazioni su 'L'empio punito' di Alessandro Melani", in «De Musica», XXVI, n. 2, (2022), pp. 57-88, reperibile online https://riviste.unimi.it/index.php/demusica/article/view/19828/18076
5) Andrea Perrucci, "Il convitato di Pietra", a cura di Roberto de Simone, Torino, Einaudi, 1998
Ulteriori indicazioni e consigli per i non frequentanti saranno indicati sul sito Ariel.
Attenzione!
Frequentante = studente o studentessa che partecipa attivamente e continuativamente alle lezioni, alle discussioni e alle attività proposte. Chi è presente ma non in maniera partecipativa e chi non frequenta (nel senso indicato) almeno il 75% delle lezioni è considerato non frequentante.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste in colloquio orale in lingua italiana. Le domande sono volte a verificare la conoscenza degli argomenti del corso e della bibliografia di approfondimento inserita nel programma d'esame, con particolare attenzione alla capacità argomentativa e alla competenza terminologica della disciplina. Il giudizio è espresso in trentesimi e tiene conto, per gli studenti frequentanti, del voto dato sul lavoro scritto. Il/la candidato/a ha la facoltà di rifiutare il voto (in tal caso verrà verbalizzato come "ritirato/a").
Le modalità d'esame per studenti/esse con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate con il docente almeno 20 giorni prima dell'esame, indicando al docente le misure richieste sulla base dell'attestato concordato previamente con l'Ufficio apposito (https://www.unimi.it/it/ugov/ou-structure/cosp-ufficio-servizi-studenti-con-disabilita-e-dsa)
Le modalità d'esame per studenti/esse con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate con il docente almeno 20 giorni prima dell'esame, indicando al docente le misure richieste sulla base dell'attestato concordato previamente con l'Ufficio apposito (https://www.unimi.it/it/ugov/ou-structure/cosp-ufficio-servizi-studenti-con-disabilita-e-dsa)
Docente/i
Ricevimento:
Su appuntamento via Teams o in presenza, concordando la data con la docente.