Terza missione: organizzazione e governance
Tra gli obiettivi del Piano strategico di Ateneo, dei Piani triennali di Dipartimento, e al cuore del mandato della Terza Missione, si trovano la valorizzazione del patrimonio di conoscenze e dei prodotti della ricerca, lo sviluppo dei programmi di innovazione, la promozione dell’attività culturale, sportiva e artistica.
Alla governance delle attività di Terza Missione concorrono i Prorettori secondo specifiche deleghe così individuate: ricerca e innovazione, terza missione, impatto e attività culturali. Con i Prorettori collabora la rete dei referenti dipartimentali per la Terza Missione che garantisce il coordinamento tra le attività d’Ateneo e quelle dipartimentali e sovrintende i processi di monitoraggio e di valorizzazione dell’impatto.
Il processo di monitoraggio è stato predisposto con il supporto della Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze che, tra i diversi compiti, coaudiuva la governance e supporta i docenti in tutte le fasi e in tutti gli aspetti di natura organizzativa e amministrativa. Ad integrare le attività di sostegno per la Terza Missione, nell'ambito dei programmi di innovazione e di valorizzazione e trasferimento delle conoscenze, l'Ateneo si avvale delle funzioni e del contributo di Fondazione UNIMI.
Attualmente il processo di monitoraggio avviene su diversi piani e sulla base di linee guida e schede di rilevazione ispirate alle Linee guida per la compilazione della SUA-Terza Missione e Impatto Sociale 2015-2017 rilasciate da Anvur nel novembre 2018. Sì è monitorato lo sviluppo delle attività di TM a livello di ateneo e dei 33 dipartimenti in relazione al periodo 2015-19.
In coerenza inoltre con il ciclo di programmazione dipartimentale 2020-22 è stato avviato un ulteriore sistema di monitoraggio periodico delle attività di TM e del loro impatto, integrato con il Piano Strategico e i Piani Triennali di Dipartimento.
La valorizzazione delle competenze della comunità accademica trova la sua visibilità attraverso la piattaforma Expertise & Skills. Infine, in ordine alla prossima VQR l’ateneo sta elaborando casi di studio sull’impatto economico, culturale e sociale delle proprie attività.
Marilisa D'Amico, professoressa ordinaria di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza, Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale, è Prorettrice per la Terza Missione e le Pari Opportunità.
La professoressa D'Amico coordina e guida i 18 team di ricerca che compongono l'hub per l'innovazione e la tutela dei diritti umani Human Hall, spoke 6 del progetto MUSA Scarl. Insegna Diritto costituzionale e Diritti delle donne nello Stato costituzionale.
È membro del Gruppo di lavoro per le Pari opportunità del Ministero delle Pari Opportunità; cofondatrice e membro del comitato scientifico dell'Osservatorio sulla violenza contro le donne dell'Università di Milano.
È coordinatrice scientifica di diversi corsi di specializzazione nel campo dei diritti fondamentali e dei diritti delle donne presso l'Università di Milano e di un corso post-laurea sulla violenza contro le donne. È membro del Women and Gender in Global Affairs Network alla Columbia University di New York.
Ha una vasta esperienza internazionale: in Europa, dove ha trascorso un periodo di ricerca in Germania; negli Stati Uniti, dove dal 2015 è stata nominata Visiting Professor presso la School of International and Public Affairs della Columbia University, New York City, presso la UC Berkeley School of Law, e dal 2019 ad oggi è Visiting Professor presso la Fordham Law School.
È stata titolare della cattedra e coordinatrice accademica del programma della cattedra Jean Monnet, “European Fundamental Rights and Women's Rights (EFRiWoR)”.
Come avvocata, iscritta all'albo degli avvocati di Milano, ha rappresentato diverse ONG e singoli individui davanti alla Corte costituzionale italiana, alla Corte europea dei diritti dell'uomo e al Comitato europeo dei diritti sociali nei settori dei diritti fondamentali delle donne, della legge antidiscriminazione, dei diritti delle persone con disabilità, nonché davanti ai giudici amministrativi italiani nel campo della rappresentanza politica delle donne. Come docente di Diritto Costituzionale e Giustizia Costituzionale, ha sempre approfondito i temi della giustizia costituzionale, dei diritti fondamentali e del loro sistema di tutela, con particolare riguardo alle categorie più emarginate.
È autrice di numerosi articoli e monografie, tra cui: Il difficile cammino della democrazia paritaria (Giappichelli, Torino, 2011); I diritti contesi. Problematiche attuali del costituzionalismo, (FrancoAngeli, Milano, 2016); Una parità ambigua. Costituzione e diritti delle donne (Raffaello Cortina Editore, Milano, 2020); Parole che separano. Linguaggio, Costituzione, Diritti, (Raffaello Cortina Editore, 2023); con C. Nardocci (Eds.), Gender-based Violence between National and Supranational Perspectives: the Way Forward (Editoriale Scientifica, Napoli, 2021) e con T. Groppi, C. Nardocci, Women and Peace. The Role of Women and Women's Civil Society Organizations in Peace Processes (Editoriale Scientifica, Napoli, 2024).
Beni culturali e ambientali
Emanuele Intagliata
Bioscienze
Alessandro Fantin
Biotecnologie mediche e medicina traslazionale
Laura Mauri
Chimica
Paola Fermo
Diritto privato e storia del diritto
Elisabetta Panzarini
Diritto pubblico italiano e sovranazionale
Raffaella Bianchi Riva
Economia, management e metodi quantitativi
Chiara Guglielmetti
Filosofia
Andrea Borghini
Fisica
Leonardo Gariboldi
Fisiopatologia medico-chirurgica e dei trapianti
Nicola Ticozzi
Informatica "Giovanni Degli Antoni"
Chiara Braghin
Lingue e letterature straniere
Silvia Riva
Matematica “Federigo Enriques”
Cristina Turrini
Medicina Veterinaria
Michele Mortarino
Oncologia ed emato-oncologia
Giovanni Corso
Scienze agrarie e ambientali - produzione, territorio, agroenergia
Alessia Perego
Scienze biomediche e cliniche “Luigi Sacco”
Maurizio Gallieni
Scienze biomediche per la salute
Livio Luzi
Scienze biomediche, chirurgiche ed odontoiatriche
Gaia Pellegrini
Scienze cliniche e di comunità
Francesco Mozzanica
Scienze della salute
Cristina Gervasini
Scienze della Terra “Ardito Desio”
Dawid Iurino
Scienze e politiche ambientali
Roberta Pennati
Scienze farmaceutiche
Sara Della Torre
Scienze farmacologiche e biomolecolari
Ivano Eberini
Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”
Roberto Cornelli
Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l'ambiente
Stefano Farris
Scienze sociali e politiche
Maurizio Ambrosini
Scienze veterinarie per la salute, la produzione animale e la sicurezza alimentare
Cristian Bernardi
Studi internazionali, giuridici e storico-politici
Filippo Scuto
Studi letterari, filologici e linguistici
Silvia Romani
Studi storici
Fabio Guidali
Su impulso del Prorettore alla Terza Missione, Territorio e Attività Culturali, Prof.ssa Carini, la Direzione Innovazione e Valorizzazione delle Conoscenze ha avviato un processo di monitoraggio sulle attività di Terza Missione riferite al quinquennio 2015-2019.
Questo processo, che ha impegnato tutti i 33 Dipartimenti dell’Ateneo e le strutture dell’Amministrazione Centrale coinvolte in attività di Terza Missione, si è realizzato utilizzando linee guida e schede per la raccolta dei dati ideate di Ateneo e ispirate alle “Linee guida per la compilazione della Scheda Unica Annuale Terza Missione e Impatto Sociale SUA-TM/IS per le Università” rilasciate nel novembre 2018 da Anvur.
Ne “Il processo di monitoraggio delle attività di Terza Missione dell’Università degli Studi di Milano 2015-19” si presentano i dettagli del processo di monitoraggio e una sintesi dei risultati.
In coerenza inoltre con il ciclo di programmazione dipartimentale 2020-22 è stato avviato un ulteriore sistema di monitoraggio periodico delle attività di TM e del loro impatto, integrato con il Piano Strategico e i Piani Triennali di Dipartimento.
Per le attività di Terza Missione il bando VQR richiede che l’Università degli Studi di Milano, strutturata in 33 Dipartimenti, presenti 17 casi di studio.
La DIVCO, allo scopo di selezionare i casi di studio da presentare in risposta al bando VQR, ha chiesto due casi di studio a ciascuno dei 33 Dipartimenti di Unimi, redatti sullo schema previsto dallo stesso bando VQR.
Al di là della selezione per il bando VQR, tutte le proposte avanzate dai Dipartimenti verranno valorizzate attraverso diverse modalità comunicative.