Nuoto

A.A. 2024/2025
8
Crediti massimi
56
Ore totali
SSD
M-EDF/01 M-EDF/02
Lingua
Italiano
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di fornire gli adeguati e aggiornati strumenti teorico-pratici per poter progettare, sviluppare e condurre attività di insegnamento finalizzate all'avviamento al nuoto (ambientamento), all'apprendimento delle tecniche natatorie in forma grezza (elementare) e fine (agonistica), nonché all'acquisizione di ulteriori forme e abilità di motricità acquatica.
Risultati apprendimento attesi
Lo studente acquisirà sotto il profilo teorico e pratico le competenze scientifiche, tecniche, didattiche e metodologiche necessarie per operare nel campo dell'insegnamento del nuoto, sia come espressione di pratica tecnico-sportiva che come espressione di motricità in ambiente acquatico volta alla promozione dello sviluppo e mantenimento dell'efficienza fisica e psicofisica dell'individuo.
Corso singolo

Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.

Programma e organizzazione didattica

2A

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:

2B

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Docente: Del Bianco Luca
Turni:
Turno
Docente: Del Bianco Luca

2C

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Docente: Mariucci Luca
Turni:
Turno
Docente: Mariucci Luca

2D

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:
Turno
Docente: Michielon Giovanni

2E

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Docente: Del Bianco Luca
Turni:
Turno
Docente: Del Bianco Luca

2F

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:
Turno
Docente: Urru Maria Caterina

2G

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:
Turno
Docente: Urru Maria Caterina

2H

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:
Turno
Docente: Battioli Barbara

2I

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
Turni:
Turno
Docente: Michielon Giovanni

2L

Responsabile
Periodo
annuale

Programma
Area Teorica:
· Illustrazione di un modello didattico di riferimento per l'apprendimento delle discipline natatorie
· Cenni storici sulla nascita, diffusione, evoluzione tecnica del nuoto sportivo
· Illustrazione delle competenze che un insegnante delle discipline natatorie deve possedere e delle valenze formative specifiche
· Conoscenza delle disposizioni sanitarie e di pubblica sicurezza da adottare in piscina
· Conoscenza delle dimensioni e caratteristiche ottimali di un impianto natatorio: tipologia delle vasche; lunghezza; larghezza; profondità; blocchi di partenza; corsie; skimmer; temperatura; PH; cloro; bandierine; ecc.
· Problematiche legate al primo livello di sviluppo acquatico (ambientamento) e azione pedagogica dell'insegnante: i problemi legati all'ambiente acquatico: i blocchi emozionali e il riflesso di raddrizzamento; gli scopi dell'ambientamento; i periodi critici; le strategie didattiche per il superamento della paura; l'osservazione degli allievi; forme organizzative utilizzabili nello spazio acquatico; le precauzioni; la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche e schede di rilevazione dei dati osservati
· Leggi meccaniche legate al galleggiamento: forza peso e spinta archimedea; analisi della capacità di galleggiamento del corpo umano e dei fattori che la condizionano; analisi dell'equilibrio acquatico e dei fattori che lo condizionano
· Leggi meccaniche legate all'avanzamento in acqua: analisi dei fattori che determinano la resistenza all'avanzamento; analisi delle teorie sulla propulsione acquatica
· Analisi del secondo livello di sviluppo acquatico (padronanza dell'ambiente acquatico: percezione del proprio corpo attraverso la sperimentazione di come agiscono le forze in acqua) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi e partitura della ginnastica pre-natatoria: categorie di esercizi; precauzioni; considerazioni didattico-metodologiche generali; considerazioni specifiche relative all'età e a condizioni particolari; il piano di lezione e la ripartizione temporale degli esercizi; esempi di contenuti e di verifiche
· Analisi tecnica e didattica dello stile crawl e crawl sul dorso: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; il rollio; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nel crawl prono e sul dorso) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi tecnica e didattica dello stile rana e delfino: pre-requisiti; assetto del corpo; tipo di movimento; azione degli arti superiori; azione degli arti inferiori; coordinazione tra arti superiori e inferiori; la respirazione; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle partenze: specificità delle partenze in relazione ai differenti stili, gare e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della partenza; regolamento F.I.N.A.
· Analisi tecnica e didattica delle virate: specificità delle virate in rapporto ai differenti stili, al livello e alle caratteristiche individuali; analisi delle differenti fasi della virata; regolamento F.I.N.A.
· Analisi del 3° e 4° livello di sviluppo acquatico (sperimentare la forma grezza; esercitare la forma grezza e perseguire la forma fine nella rana, nel delfino, nelle partenze e nelle virate dei differenti stili) e azione pedagogica dell'insegnante (la programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Linee guida e proposte pedagogiche per passare da un approccio ludico-globale indirizzato all'agilità e destrezza in acqua (giochi con compagni, palloni e attrezzi in acqua alta) alle altre attività e discipline natatorie: salvamento; pallanuoto; tuffi; sincronizzato; pinnato; immersioni con boccaglio; aerobica in acqua
· Problematiche relative al training in acqua, con particolare riferimento al settore giovanile e alla salute (caratteristiche del training acquatico; gli effetti; caratteristiche del training per la resistenza aerobica; caratteristiche del training per la rapidità e forza rapida; caratteristiche del training di mobilità articolare; tests di selezione dei giovani nuotatori) e azione pedagogica dell'insegnante (programmazione del lavoro: obiettivi specifici; metodi; contenuti e varianti; verifiche)
· Analisi di modelli didattici di riferimento per la strutturazione della lezione nell'ambito degli sport natatori
· Le nuove tecnologie per la ricerca scientifica e le misurazioni nel nuoto; relative applicazioni al servizio dell'insegnamento e dell'allenamento.


Area pratica didattico-metodologica (con riferimento ai contenuti teorici)
· La scoperta dell'ambiente acquatico (1° livello di sviluppo): progressione didattica per l'ambientamento (primi contatti con l'acqua; l'acqua sul viso; il capo in acqua; occhi aperti sott'acqua; il controllo della respirazione; i primi galleggiamenti; le prime propulsioni; esercizi gioco per cadute, salti, tuffi elementari, equilibramenti del corpo in acqua)
· La padronanza dell'ambiente acquatico (2° livello di sviluppo): sperimentazione, applicazione, pratico-attiva, delle leggi meccaniche che regolano il galleggiamento e lo spostamento nel fluido (prendere coscienza, percepire come favorire il galleggiamento e l'equilibrio del proprio corpo; percepire come facilitare la propria penetrazione in acqua e come diminuire le resistenze durante l'avanzamento; percepire la funzione del capo durante l'esecuzione di azioni acquatiche; percepire vantaggi e svantaggi di differenti spostamenti utilizzando gli arti inferiori con modalità e coordinazioni diverse; percepire le differenti possibilità di utilizzo degli arti superiori e le modalità per rendere vantaggiosi gli spostamenti)
· La sperimentazione della forma grezza delle tecniche alternate (crawl; crawl sul dorso) e il perseguimento della forma fine (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca
· La ginnastica pre-natatoria
· La sperimentazione della forma grezza e il perseguimento della forma fine delle tecniche simultanee (rana, delfino), delle partenze e virate (3°-4° livello di sviluppo):
- imitare, scoprire, provare le tecniche in forma grezza utilizzando il supporto sensoriale, le metafore, le proposte giocose, gli esercizi di esclusione come facilitazione dell'apprendimento;
- sperimentare, confrontare, capire, saper dimostrare le particolarità utilizzando la variazione dei parametri fondamentali del gesto tecnico (esercizi di contrasto), l'osservazione e la correzione reciproca.
· La pre-natatoria (livello complementare A.)
A.1 proposta di esercizi complementari e propedeutici per rana, delfino, partenze, virate
A.2 proposta di video e cartelloni tecnici per favorire la rappresentazione mentale del movimento da compiere
· Proposte ludiche per lo sviluppo dell'agilità, destrezza in acqua, introduzione ad altre discipline natatorie (livello complementare B):
B.1 propedeutici (nuotare e giocare con i palloni; nuotare e giocare in gruppo; nuotare e giocare a coppie o in gruppo senza attrezzi; saltare in acqua individualmente, a coppie, in gruppo; nuotare, giocare in acqua con tavolette, cerchi, bacchette, ecc.; staffette e concorsi vari)
B.2 acquisizione dei fondamentali di base di altre discipline e attività natatorie
· Proposte metodologiche per l'introduzione al training del nuoto sportivo (livello complementare C.):
C.1 esercitazioni per il training aerobico (percorsi acquatici; lavori continui; lavori frazionati)
C.2 esercitazioni per rapidità ciclica e forza rapida (scatti, sprint in esercizi completi o d'esclusione)
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Metodi didattici
L'insegnamento articola i propri contenuti in didattica frontale a piccoli gruppi condotta sia in forma teorica sia in forma pratica nella sua componente più prettamente didattico-metodologica.
La parte esclusivamente teorica si svolge in un'aula adiacente la vasca (con l'ausilio di presentazioni al computer, supporti multimediali e filmati video). A seguire, in piscina, avviene l'immediata spiegazione ed applicazione della componente didattico-metodologica dei contenuti della lezione nonché la trasmissione delle strategie di insegnamento, avvalendosi della disponibilità esclusiva dell'intera vasca, dei supporti didattici necessari e delle attrezzature di ricerca scientifica specifiche per il nuoto messe a disposizione dei docenti.
Materiale di riferimento
Slides delle lezioni:
Le slides delle lezioni sono messe a disposizione degli studenti nel sito Ariel del corso.

Bibliografia:
- Bissig M, Amos L, Gröbli C, Cserépy S, Weber PA. Mondo nuoto. Calzetti Mariucci, Città di Castello, PG, 2008
- Counsilman J, Counsilman BE. La nuova scienza del nuoto. Zanichelli, Bologna, 2004
- Invernizzi PL, Eid L, Rigamonti M. Nuotare giocando - La scoperta dell'ambiente acquatico e il superamento della paura. Carabà Universitaria, Milano, 1997
- Invernizzi PL, Eid L, Strano S. Nuotare giocando 2 - Agilità e destrezza in acqua. Carabà Universitaria, Milano, 1996
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 3 - La didattica nell'apprendimento della tecnica natatoria. Carabà Universitaria, Milano, 2005
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 4 - La senso-percezione acquatica. Carabà Universitaria, Milano, 2007
- Invernizzi PL, Romagialli B. Nuotare giocando 5 - La didattica nell'insegnamento delle partenze e virate di base. Carabà Universitaria, Milano, 2009
- Invernizzi PL, Saronni S, Romagialli B. Nuotare giocando 6 - Il training nella scuola nuoto - Allenare per la salute e per l'educazione. Carabà Universitaria, Milano, 2013
- FIN Settore Istruzione Tecnica - Dispense corsi Allievo Istruttore / Istruttore di Base - Federazione Italiana Nuoto, 2014

Bibliografia di Approfondimento:
- AAVV Austswim. Teaching swimming and water safety. Human Kinetics, Champaign, IL, 2001
- AAVV YMCA. Teaching Swimming Fundamentals. Human Kinetics, Champaign, IL, 1999
- Andolfi M, Parigiani M. Scuola nuoto - Esperienze dal bordo vasca. Zanichelli, Bologna, 1989
- Bovi G, Bovi F. Un tuffo nella pluralità. Società Stampa Sportiva, Roma, 2001
- Chollet D. Natation sportive - Approche scientifique. Vigot, Paris, 1997
- Colwin C. Breakthrough swimming. Human Kinetics, Champaign, IL, 2002
- Guzman RJ. Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate. Società Stampa Sportiva, Roma, 2005
- Invernizzi PL, Dugnani S, Gnerre A. Acqualandia. Edi-Ermes, Milano, 1998
- Langendorfer SJ, Bruya LD. Aquatic readiness. Human Kinetics, Champaign, IL, 1995
- Maglischo EW. Swimming Fastest. Human Kinetics, Champaign, IL, 2003
- Mastrorilli M. Con tutto il nuoto del mondo. Schena Editore, Fasano (BR), 2014
- Moretti B, Guerra A. La Scienza e il Nuoto. Casa Editrice Ambrosiana, Rozzano (MI), 2014
- Thomas D. Swimming - Steps to success. Human Kinetics, Champaign, IL, 2005
- Visintin G. Il nuoto semplice. Libreria dello Sport, Milano, 2006

Riviste di settore:
· La Tecnica del Nuoto (https://www.federnuoto.it/home/formazione/sit/la-tecnica-del-nuoto.html)
· Il Mondo del Nuoto (http://www.mondonuoto.it)

Articoli su rivista:
Nel sito Ariel del corso sono messi a disposizione vari articoli di approfondimento relativi alle tematiche trattate a lezione.

Riferimenti web di interesse:
· www.fina.org - FINA (Federation Internationale de Natation)
· www.lenweb.org - LEN (Ligue Européenne de Natation)
· www.federnuoto.it - FIN (Federazione Italiana Nuoto)
· http://www.finlombardia.eu (Comitato Regionale Lombardo)
· www.nuoto.com
· https://swimmingcoach.org
· https://www.natationpourtous.com
· http://www.swimmingworldmagazine.com
· https://www.mobilesport.ch/filtri/#sp=584;
· https://scholarworks.bgsu.edu/ijare/
· https://www.iat.uni-leipzig.de/datenbanken/iks/bms/
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si articola in due parti: una parte pratica e una teorica (colloquio finale).

1. Parte pratica: consiste nel dimostrare il raggiungimento di un'adeguata capacità esecutiva delle quattro nuotate e degli elementi tecnici (partenze, virate) oggetto del corso. Il superamento della parte pratica non contribuisce alla valutazione, ma è prerequisito necessario per essere ammessi al colloquio finale.
2. Parte teorica: consiste in un colloquio finale volto ad accertare:
a) la conoscenza dei contenuti scientifici, tecnici e metodologici oggetto del corso;
b) la capacità di produrre progressioni didattico-metodologiche per l'insegnamento dell'acquaticità e del nuoto sportivo e le relative strategie di progettazione e conduzione;
c) la capacità di saper dimostrare/descrivere in modo pertinente ed adeguato il gesto tecnico di ogni nuotata, nonché di conoscere e saper utilizzare in modo corretto ed opportuno il linguaggio tecnico e scientifico specifico della materia.
Per essere ammessi allo svolgimento del colloquio finale è necessario aver precedentemente superato la parte pratica di cui al punto 1.
La valutazione prevede un voto espresso in trentesimi secondo i seguenti criteri:
27-30: dimostrazione di eccellente possesso dei contenuti del corso e piena acquisizione delle competenze;
24-26: buona conoscenza dei contenuti del corso e buona acquisizione delle competenze;
21-22: contenuti e competenze discretamente acquisite;
18-20: sufficiente acquisizione di contenuti e competenze.
M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA MOTORIE
M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA' SPORTIVE
Lezioni: 56 ore
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