Clinica chirurgica e terapia chirurgica 6 anno
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi dell'insegnamento sono:
1) condurre lo studente ad una visione complessiva dei problemi patologici di interesse chirurgico ed a saper seguire con chiarezza un iter diagnostico differenziale;
2) condurre lo studente ad effettuare razionalmente la scelta degli esami strumentali e di laboratorio, sulla base dei principi di sensibilità e specificità e anche con una valutazione del rapporto costo/beneficio;
3) con l'ausilio della discussione di casi clinici simulati, perfezionare le conoscenze acquisite negli anni di corso precedenti e applicarle alla comprensione delle complesse sindromi cliniche;
4) fornire gli elementi (nozioni e metodo) perché lo studente possa affrontare la relazione con il paziente ed i suoi familiari al fine di aiutarne e all'occorrenza guidarne le decisioni che loro competono, renderli edotti con chiarezza dei benefici, dei rischi, delle sequele e possibili complicanze degli interventi proposti dallo specialista chirurgo, nonché assicurare il necessario supporto psicologico e assistenziale dopo la dimissione del paziente dal reparto ospedaliero.
1) condurre lo studente ad una visione complessiva dei problemi patologici di interesse chirurgico ed a saper seguire con chiarezza un iter diagnostico differenziale;
2) condurre lo studente ad effettuare razionalmente la scelta degli esami strumentali e di laboratorio, sulla base dei principi di sensibilità e specificità e anche con una valutazione del rapporto costo/beneficio;
3) con l'ausilio della discussione di casi clinici simulati, perfezionare le conoscenze acquisite negli anni di corso precedenti e applicarle alla comprensione delle complesse sindromi cliniche;
4) fornire gli elementi (nozioni e metodo) perché lo studente possa affrontare la relazione con il paziente ed i suoi familiari al fine di aiutarne e all'occorrenza guidarne le decisioni che loro competono, renderli edotti con chiarezza dei benefici, dei rischi, delle sequele e possibili complicanze degli interventi proposti dallo specialista chirurgo, nonché assicurare il necessario supporto psicologico e assistenziale dopo la dimissione del paziente dal reparto ospedaliero.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso lo studente dovrà:
1) essere in grado di formulare un'ipotesi diagnostica, con particolare riguardo alla diagnosi differenziale;
2) saper indicare le tecniche di diagnostica fisica, di laboratorio e strumentale più utili e meno costose;
3) saper indicare per ciascuna patologia una valutazione tipo PUIGES (dai termini Prevalenza, Urgenza, Intervento del medico, Gravità, Esemplarità del caso, impatto Sociale);
4) essere in grado di proporre le diverse soluzioni terapeutiche (mediche e chirurgiche), valutandone i vantaggi, i rischi e le possibili sequele;
5) saper formulare una prognosi quoad vitam e quoad valetudinem;
6) conoscere a grandi linee le problematiche dell'assistenza postoperatoria domiciliare e dei provvedimenti terapeutici curativi o sostitutivi dopo i principali interventi di chirurgia generale;
7) conoscere la strumentazione necessaria e saper attuare i più semplici provvedimenti chirurgici che il medico di famiglia può essere chiamato ad eseguire.
1) essere in grado di formulare un'ipotesi diagnostica, con particolare riguardo alla diagnosi differenziale;
2) saper indicare le tecniche di diagnostica fisica, di laboratorio e strumentale più utili e meno costose;
3) saper indicare per ciascuna patologia una valutazione tipo PUIGES (dai termini Prevalenza, Urgenza, Intervento del medico, Gravità, Esemplarità del caso, impatto Sociale);
4) essere in grado di proporre le diverse soluzioni terapeutiche (mediche e chirurgiche), valutandone i vantaggi, i rischi e le possibili sequele;
5) saper formulare una prognosi quoad vitam e quoad valetudinem;
6) conoscere a grandi linee le problematiche dell'assistenza postoperatoria domiciliare e dei provvedimenti terapeutici curativi o sostitutivi dopo i principali interventi di chirurgia generale;
7) conoscere la strumentazione necessaria e saper attuare i più semplici provvedimenti chirurgici che il medico di famiglia può essere chiamato ad eseguire.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Programma
METODOLOGIA CLINICA
- sono qui indicati gli obiettivi del "sapere" (S) e gli obiettivi del "fare" (F) -
All'inizio del corso di Clinica Chirurgica - 1° semestre, anno V - si presume che lo studente, avendo frequentato i corsi di Semeiotica e sistematica 1a e 2a al III e IV anno di corso), sia in grado di:
01.(S) redigere un'anamnesi completa;
02.(S) chiarire il significato dei termini relativi ai disturbi propri della respirazione, della circolazione, dei processi digestivi, dell'alvo, della minzione, indicandone le più comuni manifestazioni ed illustrandone i meccanismi fisiopatologici coinvolti;
03.(F) eseguire un corretto esame obiettivo, rilevando i segni obiettivi generali e locali, relativamente ai singoli organi e apparati;
04.(S) riferire le caratteristiche che distinguono tra loro le masse ed i noduli palpabili;
05.(S) chiarire il significato dei termini: dolore, dolorabilità, difesa addominale, peritonismo, peritonite;
06.(S) descrivere le caratteristiche delle manifestazioni indicate con i termini di cui al punto precedente, riferendo sui meccanismi fisiopatologici e indicando il loro significato patologico.
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
· PARETE ADDOMINALE: le ernie (ernie ed eventrazioni del diaframma; ernie epigastriche; ernie inguinali; ernie crurali; ernie otturatorie; laparoceli) e le loro complicanze.
· ESOFAGO: i diverticoli esofagei; le ernie iatali; i tumori benigni dell'esofago; il carcinoma dell'esofago.
· STOMACO E DUODENO: le emorragie intestinali alte; il carcinoma gastrico; le complicanze chirurgiche dell'ulcera peptica.
· INTESTINO TENUE: le neoplasie benigne e maligne del piccolo intestino; i polipi e le poliposi intestinali.
· INTESTINO CRASSO: l'appendicite; le neoplasie benigne e maligne del grosso intestino; le poliposi intestinali; le emorragie intestinali basse; la malattia diverticolare.
· RETTO E ANO: i tumori del retto e del canale anale; le ragadi anali; la malattia emorroidaria; il prolasso rettale; il rettocele.
· ADDOME ACUTO: peritonismo e peritonite; perforazione di viscere cavo; occlusione intestinale.
· MALATTIE INFIAMMATORIE DELL'INTESTINO: le complicanze chirurgiche del m. di Crohn; le complicanze chirurgiche della rettocolite ulcerosa; il megacolon tossico.
· STOMIE INTESTINALI: caratteristiche generali di confezione, funzione e cura delle stomie intestinali.
· Argomenti di interesse chirurgico ma di pertinenza didattica non chirurgica: discinesie esofagee, acalasia esofagea, malattia da reflusso gastro-esofageo, gastriti emorragiche, ulcere peptiche, diverticolosi colica, angiodisplasie del colon.
MALATTIE DI FEGATO, VIE BILIARI, PANCREAS
· FEGATO E VIE BILIARI: i tumori benigni del fegato; le neoplasie primitive del fegato; le neoplasie secondarie del fegato; l'ipertensione portale; le neoplasie della colecisti e delle vie biliari; la calcolosi della colecisti; la colecistite; la calcolosi biliare intra ed extraepatica; l'ittero colestatico; la colangite; gli ascessi epatici.
· PANCREAS: il carcinoma del pancreas; il carcinoma della papilla di Vater; la pancreatite acuta; la pancreatite cronica; le pseudocisti pancreatiche; le neoplasie endocrine del pancreas.
MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO
· POLMONE: pneumotorace; pneumotorace a valvola (o iperteso); il "flail chest"; l'idrotorace; l'emotorace; le neoplasie maligne primitive dei bronchi e dei polmoni e cenni sulle neoplasie benigne del polmone (ai fini della diagnosi differenziale)
· Argomenti di interesse chirurgico ma di pertinenza didattica non chirurgica: actinomicosi polmonare; ascesso tubercolare; bronchiectasie.
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
· ARTERIE: la malattia arteriosclerotica; gli aneurismi dell'aorta e loro complicanze; la stenosi della carotide; la stenosi dell'arteria renale; le arteriopatie periferiche ostruttive acute e croniche; l'arteriopatia diabetica; le embolie; le trombosi arteriose.
· VENE: le varici degli arti inferiori; le flebiti superficiali e profonde e loro complicanze.
MALATTIE DELL'APPARATO URINARIO
· EMATURIA.
· CALCOLOSI URINARIA.
· RENE: le malformazioni renali; i tumori maligni del rene.
· URETERE E VESCICA: le malformazioni delle vie urinarie; le neoplasie ureterali; le neoplasie vescicali; i diverticoli vescicali.
· TESTICOLO: il criptorchidismo; il testicolo mobile; l'orchiepididimite; la torsione del funicolo; l'idrocele; il varicocele; le neoplasie del testicolo.
· PROSTATA E VESCICOLE SEMINALI: l'adenoleiomioma prostatico (ipertrofia prostatica); il carcinoma della prostata.
· PENE E URETRA: le stenosi uretrali; la fimosi; la parafimosi; l'ipospadia; l'epispadia; la balanopostite; il carcinoma del pene.
· PATOLOGIA DELLA TIROIDE, DELLE PARATIROIDE E DEL SURRENE: diagnosi e trattamento chirurgico
· PATOLOGIA MAMMARIA MALIGNA E BENIGNA: inquadramento diagnostico e terapeutico e approccio multidisciplinare
· IL PAZIENTE OBESO E LA CHIRUGIA BARIATRICA: il trattamento dell'obesità medico e chirurgico e le tipologie di chirurgia.
- sono qui indicati gli obiettivi del "sapere" (S) e gli obiettivi del "fare" (F) -
All'inizio del corso di Clinica Chirurgica - 1° semestre, anno V - si presume che lo studente, avendo frequentato i corsi di Semeiotica e sistematica 1a e 2a al III e IV anno di corso), sia in grado di:
01.(S) redigere un'anamnesi completa;
02.(S) chiarire il significato dei termini relativi ai disturbi propri della respirazione, della circolazione, dei processi digestivi, dell'alvo, della minzione, indicandone le più comuni manifestazioni ed illustrandone i meccanismi fisiopatologici coinvolti;
03.(F) eseguire un corretto esame obiettivo, rilevando i segni obiettivi generali e locali, relativamente ai singoli organi e apparati;
04.(S) riferire le caratteristiche che distinguono tra loro le masse ed i noduli palpabili;
05.(S) chiarire il significato dei termini: dolore, dolorabilità, difesa addominale, peritonismo, peritonite;
06.(S) descrivere le caratteristiche delle manifestazioni indicate con i termini di cui al punto precedente, riferendo sui meccanismi fisiopatologici e indicando il loro significato patologico.
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
· PARETE ADDOMINALE: le ernie (ernie ed eventrazioni del diaframma; ernie epigastriche; ernie inguinali; ernie crurali; ernie otturatorie; laparoceli) e le loro complicanze.
· ESOFAGO: i diverticoli esofagei; le ernie iatali; i tumori benigni dell'esofago; il carcinoma dell'esofago.
· STOMACO E DUODENO: le emorragie intestinali alte; il carcinoma gastrico; le complicanze chirurgiche dell'ulcera peptica.
· INTESTINO TENUE: le neoplasie benigne e maligne del piccolo intestino; i polipi e le poliposi intestinali.
· INTESTINO CRASSO: l'appendicite; le neoplasie benigne e maligne del grosso intestino; le poliposi intestinali; le emorragie intestinali basse; la malattia diverticolare.
· RETTO E ANO: i tumori del retto e del canale anale; le ragadi anali; la malattia emorroidaria; il prolasso rettale; il rettocele.
· ADDOME ACUTO: peritonismo e peritonite; perforazione di viscere cavo; occlusione intestinale.
· MALATTIE INFIAMMATORIE DELL'INTESTINO: le complicanze chirurgiche del m. di Crohn; le complicanze chirurgiche della rettocolite ulcerosa; il megacolon tossico.
· STOMIE INTESTINALI: caratteristiche generali di confezione, funzione e cura delle stomie intestinali.
· Argomenti di interesse chirurgico ma di pertinenza didattica non chirurgica: discinesie esofagee, acalasia esofagea, malattia da reflusso gastro-esofageo, gastriti emorragiche, ulcere peptiche, diverticolosi colica, angiodisplasie del colon.
MALATTIE DI FEGATO, VIE BILIARI, PANCREAS
· FEGATO E VIE BILIARI: i tumori benigni del fegato; le neoplasie primitive del fegato; le neoplasie secondarie del fegato; l'ipertensione portale; le neoplasie della colecisti e delle vie biliari; la calcolosi della colecisti; la colecistite; la calcolosi biliare intra ed extraepatica; l'ittero colestatico; la colangite; gli ascessi epatici.
· PANCREAS: il carcinoma del pancreas; il carcinoma della papilla di Vater; la pancreatite acuta; la pancreatite cronica; le pseudocisti pancreatiche; le neoplasie endocrine del pancreas.
MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO
· POLMONE: pneumotorace; pneumotorace a valvola (o iperteso); il "flail chest"; l'idrotorace; l'emotorace; le neoplasie maligne primitive dei bronchi e dei polmoni e cenni sulle neoplasie benigne del polmone (ai fini della diagnosi differenziale)
· Argomenti di interesse chirurgico ma di pertinenza didattica non chirurgica: actinomicosi polmonare; ascesso tubercolare; bronchiectasie.
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
· ARTERIE: la malattia arteriosclerotica; gli aneurismi dell'aorta e loro complicanze; la stenosi della carotide; la stenosi dell'arteria renale; le arteriopatie periferiche ostruttive acute e croniche; l'arteriopatia diabetica; le embolie; le trombosi arteriose.
· VENE: le varici degli arti inferiori; le flebiti superficiali e profonde e loro complicanze.
MALATTIE DELL'APPARATO URINARIO
· EMATURIA.
· CALCOLOSI URINARIA.
· RENE: le malformazioni renali; i tumori maligni del rene.
· URETERE E VESCICA: le malformazioni delle vie urinarie; le neoplasie ureterali; le neoplasie vescicali; i diverticoli vescicali.
· TESTICOLO: il criptorchidismo; il testicolo mobile; l'orchiepididimite; la torsione del funicolo; l'idrocele; il varicocele; le neoplasie del testicolo.
· PROSTATA E VESCICOLE SEMINALI: l'adenoleiomioma prostatico (ipertrofia prostatica); il carcinoma della prostata.
· PENE E URETRA: le stenosi uretrali; la fimosi; la parafimosi; l'ipospadia; l'epispadia; la balanopostite; il carcinoma del pene.
· PATOLOGIA DELLA TIROIDE, DELLE PARATIROIDE E DEL SURRENE: diagnosi e trattamento chirurgico
· PATOLOGIA MAMMARIA MALIGNA E BENIGNA: inquadramento diagnostico e terapeutico e approccio multidisciplinare
· IL PAZIENTE OBESO E LA CHIRUGIA BARIATRICA: il trattamento dell'obesità medico e chirurgico e le tipologie di chirurgia.
Prerequisiti
All'inizio del corso di Clinica Chirurgica - 1° semestre, anno V - si presume che lo studente, avendo frequentato i corsi di Semeiotica e sistematica 1a e 2a al III e IV anno di corso), sia in grado di:
01.(S) redigere un'anamnesi completa;
02.(S) chiarire il significato dei termini relativi ai disturbi propri della respirazione, della circolazione, dei processi digestivi, dell'alvo, della minzione, indicandone le più comuni manifestazioni ed illustrandone i meccanismi fisiopatologici coinvolti;
03.(F) eseguire un corretto esame obiettivo, rilevando i segni obiettivi generali e locali, relativamente ai singoli organi e apparati;
04.(S) riferire le caratteristiche che distinguono tra loro le masse ed i noduli palpabili;
05.(S) chiarire il significato dei termini: dolore, dolorabilità, difesa addominale, peritonismo, peritonite;
06.(S) descrivere le caratteristiche delle manifestazioni indicate con i termini di cui al punto precedente, riferendo sui meccanismi fisiopatologici e indicando il loro significato patologico.
S* sapere / F* fare
01.(S) redigere un'anamnesi completa;
02.(S) chiarire il significato dei termini relativi ai disturbi propri della respirazione, della circolazione, dei processi digestivi, dell'alvo, della minzione, indicandone le più comuni manifestazioni ed illustrandone i meccanismi fisiopatologici coinvolti;
03.(F) eseguire un corretto esame obiettivo, rilevando i segni obiettivi generali e locali, relativamente ai singoli organi e apparati;
04.(S) riferire le caratteristiche che distinguono tra loro le masse ed i noduli palpabili;
05.(S) chiarire il significato dei termini: dolore, dolorabilità, difesa addominale, peritonismo, peritonite;
06.(S) descrivere le caratteristiche delle manifestazioni indicate con i termini di cui al punto precedente, riferendo sui meccanismi fisiopatologici e indicando il loro significato patologico.
S* sapere / F* fare
Metodi didattici
Il corso sarà svolto partendo da trattazione sistematica di alcuni argomenti e da applicazione agli stessi di algoritmi decisionali diagnostico-terapeutici lavorando su casi clinici.
Alcuni argomenti verranno trattata partendo da casi clinici e verrà dato particolare spazio al lavoro atto a maturare la capacità di comprensione e risoluzione delle situazioni che verranno prese in esame. Le slides delle lezioni sono disponibili in MyAriel.
Alcuni argomenti verranno trattata partendo da casi clinici e verrà dato particolare spazio al lavoro atto a maturare la capacità di comprensione e risoluzione delle situazioni che verranno prese in esame. Le slides delle lezioni sono disponibili in MyAriel.
Materiale di riferimento
"Chirurgia generale"
Autt. De Toma, Montorsi, Bellantoni
"Test book of Surgery"
Aut. Sabiston
"Chirurgia"
Aut. Dionigi
Autt. De Toma, Montorsi, Bellantoni
"Test book of Surgery"
Aut. Sabiston
"Chirurgia"
Aut. Dionigi
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'effettivo conseguimento dei risultati di apprendimento attesi da parte dello studente vengono conseguiti attraverso una prova orale mediante la descrizione di un caso clinico. Viene valutata la capacità dello studente di inquadrare la patologia in base ai sintomi riferiti: diagnosi differenziale, terapia farmacologica e chirurgica. Oltre alla conoscenza della materia viene valutata la capacità di ragionamento logico dello studente.
MED/18 - CHIRURGIA GENERALE - CFU: 4
Lezioni: 32 ore
: 16 ore
: 16 ore
Docenti:
Corsi Fabio Ruggero Maria, Danelli Piergiorgio
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
Lunedì 14.00-16.00
pad 51 IV piano Ospedale L. Sacco Via G.B. Grassi 74 20157 Milano
Ricevimento:
Su appuntamento (e-mail)