Tecniche di isto-citopatologia
A.A. 2018/2019
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di:
1. Conoscere la struttura e l'organizzazione di un'Unità Operativa di Anatomia Patologica.
2. Conoscere le attività diagnostiche che vi vengono effettuate.
3. Conoscere le modalità tecniche di allestimento di preparati citologici e istologici.
1. Conoscere la struttura e l'organizzazione di un'Unità Operativa di Anatomia Patologica.
2. Conoscere le attività diagnostiche che vi vengono effettuate.
3. Conoscere le modalità tecniche di allestimento di preparati citologici e istologici.
Risultati apprendimento attesi
Non definiti
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Programma
Programma del corso:
ANATOMIA PATOLOGICA:
∙ Definizione, campo d'azione.
IL REPARTO DI ANATOMIA PATOLOGICA:
∙ Struttura, personale operante.
IL RISCONTRO DIAGNOSTICO:
∙ Contesto normativo, locali, strumenti, personale addetto, problematiche.
IL MICROSCOPIO OTTICO.
∙ Struttura del microscopio ottico. Osservazione a secco e a immersione. Manutenzione del microscopio ottico. Microscopio a luce polarizzata. Microscopio a campo scuro.
L'ESAME ISTOLOGICO.
∙ Contesto normativo.
∙ Tracciabilità dei materiali.
∙ Tipologie di materiali.
∙ L'accettazione.
∙ I contenitori.
∙ La fissazione.
∙ Fissativi chimici.
∙ Fissativi fisici.
∙ Il campionamento.
∙ Stadiazione.
∙ Il TNM.
∙ La disidratazione.
∙ La diafanizzazione.
∙ L'inclusione.
∙ La paraffina.
∙ Le tecniche alternative di inclusione.
∙ L'allestimento del blocchetto.
∙ Il taglio al microtomo.
∙ I tipi di microtomi.
∙ La raccolta delle sezioni.
∙ Principi generali delle colorazioni.
∙ Le colorazioni morfologiche.
∙ Le colorazioni speciali.
∙ Principali tecniche di colorazione istochimiche.
∙ Il montaggio.
∙ La lutazione.
∙ L'esame estemporaneo al congelatore.
∙ Le tecniche rapide.
LA MICROSCOPIA ELETTRONICA.
∙ Struttura del microscopio elettronico a trasmissione.
∙ Struttura del microscopio elettronico a scansione.
∙ L'allestimento dei preparati. La diagnostica ultrastrutturale.
L'ESAME CITOLOGICO.
∙ Tipologie di materiali per l'esame citologico.
∙ La fissazione in citologia.
∙ L'allestimento dei vetrini.
∙ Lo striscio diretto.
∙ La centrifugazione.
∙ La citocentrifugazione.
∙ Lo strato sottile.
∙ Il citoincluso.
∙ L'agoaspirazione.
∙ Il pap-test.
∙ La lettura automatizzata dei pap-test.
LE COLORAZIONI IMMUNOISTOCHIMICHE.
∙ Gli anticorpi monoclonali.
∙ Gli anticorpi policlonali.
∙ Produzione di anticorpi.
∙ Le tecniche.
∙ Immunofluorescenza.
∙ I fluorocromi.
∙ Metodo diretto.
∙ Metodo indiretto.
∙ Doppie colorazioni.
∙ Immunoenzimatica.
∙ Metodo diretto.
∙ Metodi indiretti.
∙ Doppie colorazioni.
∙ Enzimi.
∙ Substrati.
∙ Cromogeni.
∙ Inibizione degli enzimi endogeni.
∙ Recupero antigenico.
DIAGNOSTICA IMMUNOCITOCHIMICA.
∙ Le citocheratine.
∙ Uso delle miscele di citocheratine.
∙ Le citocheratine 7 e 20
∙ I principali anticorpi di uso comune in diagnostica.
∙ Controllo di qualità in immunoistochimica.
∙ L'immunoistochimica su materiale citologico.
∙ L'immunoelettromicroscopia.
PATOLOGIA MOLECOLARE
∙ La patologia molecolare in anatomia patologica: introduzione
∙ Workflow: fasi e organizzazione del laboratorio
∙ Fase pre-analitica: gestione e preparazione del campione
∙ Fase pre-analitica: scelta del test
∙ Fase analitica: tecniche in situ
∙ Fase analitica: tecniche di sequenziamento
∙ Fase analitica: ulteriori tecniche (analisi di espressione, metilazione, proteine)
∙ Fase post-analitica (valutazione e interpretazione dei risultati/referto
L'ANATOMIA PATOLOGICA COME AMBIENTE DI LAVORO.
∙ Il rischio professionale.
∙ Il rischio chimico.
∙ Il rischio fisico.
∙ I sistemi di protezione individuale.
ANATOMIA PATOLOGICA:
∙ Definizione, campo d'azione.
IL REPARTO DI ANATOMIA PATOLOGICA:
∙ Struttura, personale operante.
IL RISCONTRO DIAGNOSTICO:
∙ Contesto normativo, locali, strumenti, personale addetto, problematiche.
IL MICROSCOPIO OTTICO.
∙ Struttura del microscopio ottico. Osservazione a secco e a immersione. Manutenzione del microscopio ottico. Microscopio a luce polarizzata. Microscopio a campo scuro.
L'ESAME ISTOLOGICO.
∙ Contesto normativo.
∙ Tracciabilità dei materiali.
∙ Tipologie di materiali.
∙ L'accettazione.
∙ I contenitori.
∙ La fissazione.
∙ Fissativi chimici.
∙ Fissativi fisici.
∙ Il campionamento.
∙ Stadiazione.
∙ Il TNM.
∙ La disidratazione.
∙ La diafanizzazione.
∙ L'inclusione.
∙ La paraffina.
∙ Le tecniche alternative di inclusione.
∙ L'allestimento del blocchetto.
∙ Il taglio al microtomo.
∙ I tipi di microtomi.
∙ La raccolta delle sezioni.
∙ Principi generali delle colorazioni.
∙ Le colorazioni morfologiche.
∙ Le colorazioni speciali.
∙ Principali tecniche di colorazione istochimiche.
∙ Il montaggio.
∙ La lutazione.
∙ L'esame estemporaneo al congelatore.
∙ Le tecniche rapide.
LA MICROSCOPIA ELETTRONICA.
∙ Struttura del microscopio elettronico a trasmissione.
∙ Struttura del microscopio elettronico a scansione.
∙ L'allestimento dei preparati. La diagnostica ultrastrutturale.
L'ESAME CITOLOGICO.
∙ Tipologie di materiali per l'esame citologico.
∙ La fissazione in citologia.
∙ L'allestimento dei vetrini.
∙ Lo striscio diretto.
∙ La centrifugazione.
∙ La citocentrifugazione.
∙ Lo strato sottile.
∙ Il citoincluso.
∙ L'agoaspirazione.
∙ Il pap-test.
∙ La lettura automatizzata dei pap-test.
LE COLORAZIONI IMMUNOISTOCHIMICHE.
∙ Gli anticorpi monoclonali.
∙ Gli anticorpi policlonali.
∙ Produzione di anticorpi.
∙ Le tecniche.
∙ Immunofluorescenza.
∙ I fluorocromi.
∙ Metodo diretto.
∙ Metodo indiretto.
∙ Doppie colorazioni.
∙ Immunoenzimatica.
∙ Metodo diretto.
∙ Metodi indiretti.
∙ Doppie colorazioni.
∙ Enzimi.
∙ Substrati.
∙ Cromogeni.
∙ Inibizione degli enzimi endogeni.
∙ Recupero antigenico.
DIAGNOSTICA IMMUNOCITOCHIMICA.
∙ Le citocheratine.
∙ Uso delle miscele di citocheratine.
∙ Le citocheratine 7 e 20
∙ I principali anticorpi di uso comune in diagnostica.
∙ Controllo di qualità in immunoistochimica.
∙ L'immunoistochimica su materiale citologico.
∙ L'immunoelettromicroscopia.
PATOLOGIA MOLECOLARE
∙ La patologia molecolare in anatomia patologica: introduzione
∙ Workflow: fasi e organizzazione del laboratorio
∙ Fase pre-analitica: gestione e preparazione del campione
∙ Fase pre-analitica: scelta del test
∙ Fase analitica: tecniche in situ
∙ Fase analitica: tecniche di sequenziamento
∙ Fase analitica: ulteriori tecniche (analisi di espressione, metilazione, proteine)
∙ Fase post-analitica (valutazione e interpretazione dei risultati/referto
L'ANATOMIA PATOLOGICA COME AMBIENTE DI LAVORO.
∙ Il rischio professionale.
∙ Il rischio chimico.
∙ Il rischio fisico.
∙ I sistemi di protezione individuale.
Prerequisiti
Modalità di erogazione del corso di insegnamento:
Lezioni frontali supportate da mezzi visivi.
Modalità di svolgimento dell'esame di profitto:
Esame orale, preceduto dalla risposta scritta ad una domanda a risposta aperta che il candidato estrae da un pool di oltre trenta domande.
Questa prima parte dell'esame non é discriminante ai fini della continuazione dell'esame.
Alla domanda scritta non viene attribuito uno specifico voto.
Lezioni frontali supportate da mezzi visivi.
Modalità di svolgimento dell'esame di profitto:
Esame orale, preceduto dalla risposta scritta ad una domanda a risposta aperta che il candidato estrae da un pool di oltre trenta domande.
Questa prima parte dell'esame non é discriminante ai fini della continuazione dell'esame.
Alla domanda scritta non viene attribuito uno specifico voto.
Materiale di riferimento
Bibliografia:
Materiale didattico viene messo a disposizione sulla piattaforma Ariel.
Materiale didattico viene messo a disposizione sulla piattaforma Ariel.
Docente/i