Milano Cities Changing Diabetes Network
Milano Cities Changing Diabetes Network è una rete che comprende l’Università degli Studi di Milano e i 17 Comuni della Città Metropolitana impegnati attivamente nel progetto internazionale Cities Changing Diabetes, nato nel 2014 per fronteggiare la preoccupante diffusione, nelle città, delle malattie croniche non trasmissibili, quali diabete e obesità.
Il progetto rafforza ulteriormente la volontà dell’Ateneo di dialogare con il territorio e di coinvolgere la società, nelle sue varie articolazioni, mettendo a disposizione e valorizzando i risultati della propria ricerca.
A partire dall’approfondimento delle tematiche inerenti alle malattie e ai disagi conseguenti l’urbanizzazione, l’Università Statale di Milano sta già delineando i percorsi per definire e condividere azioni e aree di intervento per migliorare la salute e il benessere dei cittadini.
Al progetto Milano Cities Changing Diabetes, l’Università degli Studi di Milano, partecipa con i professori Livio Luzi, Presidente del Comitato Scientifico di Milano Cities Changing Diabetes e Michele Carruba, Presidente del Comitato Esecutivo e Direttore del Centro Studi e Ricerche di Ateneo sull’Obesità.
I primi 17 comuni della Città metropolitana di Milano che hanno aderito a Milano Cities Changing Diabetes Network sono, oltre al capoluogo: Buccinasco, Cernusco sul Naviglio, Cisliano, Garbagnate Milanese, Melegnano, Paderno Dugnano, Parabiago, Peschiera Borromeo, Pioltello, Rho, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Segrate, Senago, Trezzano sul Naviglio e Vimodrone.
Il progetto Cities Changing Diabetes viene condotto in partnership con lo University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo di Novo Nordisk.
La rete coinvolge istituzioni nazionali, amministrazioni locali, terzo settore e mondo accademico e nel 2018 in Italia ha visto l’adesione di Milano e Roma, che si sono così aggiunte ad altre 20 metropoli mondiali.
Il programma si basa sulla stretta interconnessione di tre elementi: mappatura, condivisione e intervento, che consentono alle città di contestualizzare l’incidenza del diabete nel loro tessuto urbano, di fissare obiettivi per arrestare in particolare la crescita del diabete di tipo 2 e di lavorare in stretta collaborazione con tutti gli stakeholder del territorio.
L’obiettivo principale è arrestare la curva di crescita del diabete e invertire il trend entro il 2045. Gli studi scientifici dimostrano chiaramente che per ottenere dei risultati bisogna puntare a una riduzione dei tassi di obesità del 25%. L'obesità è infatti il più grande fattore di rischio modificabile associato al diabete tipo 2
Partecipare al programma dà ai territori urbani la possibilità di ottenere una panoramica delle sfide associate a questa patologia e condividere con le altre città partner in tutto il mondo criticità e risultati delle soluzioni già adottate.