Orto Botanico Città Studi
Sito nell'omonimo quartiere di Milano, l'Orto Botanico Città Studi è nato nel 2001 sui terreni bonificati dell’antica Cascina Rosa - grazie alla decisione del Comune di Milano - restituendo alla pubblica fruizione una vasta area cittadina strappata a un lungo periodo di degrado per farne un luogo dedicato alla formazione e alla ricerca universitaria, ufficialmente riconosciuto come raccolta museale da Regione Lombardia.
L'Orto botanico si estende su 25.000 mq di giardino, che coniuga la funzione di ricerca scientifica con la conservazione e valorizzazione delle specie vegetali e propone attività educative in forma di visite guidate e laboratori, indirizzate alle scuole e al più vasto pubblico in generale, lungo le aree che riproducono ambienti tipici della Lombardia, le specie più significative, il laghetto e i suoi tanti scorci suggestivi.
Il cuore dell’Orto Botanico è costituito dalle collezioni che racchiudono specie vegetali raccolte per il loro interesse scientifico, ecologico, culturale e divulgativo. Le collezioni sono conservate in serra o all'aperto e comprendono, oltre alle specie autoctone della flora lombarda e italiana, specie provenienti da diverse parti del mondo.
Le collezioni sono a disposizione di studiosi di sistematica e tassonomia botanica, fitogeografia e botanica ambientale, e vengono utilizzate negli eventi divulgativi per la diffusione di concetti relativi alla biodiversità e alla conservazione del patrimonio vegetale Esse possono essere utilizzate nella revisione tassonomica di specie critiche e nello studio della distribuzione attuale e passata delle specie vegetali. Recentemente è stato avviato un progetto, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica, che prevede in prima battuta la digitalizzazione delle collezioni storiche.
Direttore: Prof. Marco Caccianiga
Orto Botanico Città Studi
via Camillo Golgi, 18
20133 Milano - Italia
[email protected]
Orari di apertura
marzo-ottobre
martedì-giovedì non festivi, ore 10-17
venerdì, ore 10-16
Chiusura estiva
ultima settimana di luglio e tutto agosto
Chiusura invernale
novembre-febbraio
Le collezioni raccolgono piante accomunate per ambiente di crescita e relativi adattamenti, uso che ne fa l’uomo, per particolari e sorprendenti strategie di sopravvivenza, come le piante carnivore. Un particolare tipo di collezione dell’Orto Botanico Città Studi è rappresentato dalla ricostruzione di alcuni habitat naturali della Lombardia.
Tra le collezioni più significative, oltre a quella dedicata alle piante carnivore, che racchiude i generi più importanti d’Italia e del mondo, con molte specie rare e minacciate, c'è la collezione di piante succulente, la raccolta di piante tintorie, la collezione dedicata alla domesticazione delle piante, che comprende le principali piante alimentari e i loro parenti selvatici e quelle che raccolgono famiglie particolari, come le Proteaceae, le Bromeliaceae e le Orchidee.
C'è anche una piccola installazione che illustra le attività di botanica forense, l’applicazione della conoscenza delle piante alle indagini giudiziarie a cui l’Orto Botanico contribuisce attivamente.
L’Orto Botanico Città Studi è dotato di serre ad alta tecnologia che accolgono piante rare e celle per la ricerca: un laboratorio funzionale sia agli studi scientifici dei ricercatori dell’Università sia alla formazione dei tanti giovani che ogni anno qui apprendono la biologia delle piante.
In quanto museo, oltre a possedere collezioni di piante vive, l'Orto ha l’importante compito di conservare numerose collezioni di beni storici. Infatti, la sua collezione vanta oltre 600 tavole didattiche parietali e manifesti didattici realizzati tra il 1870 e il 1920. Si tratta di cromolitografie di grandi dimensioni raffiguranti specie animali e vegetali i cui minuziosi dettagli di natura morfologica permettono di sostituire l’oggetto reale ed essere ancora oggi validi strumenti didattici e divulgativi.
il patrimonio dell'Orto due raccolte di sezioni sottili di legni:
- la Xiloteca, Querschnitte von hundert Holzarten, di Hermann Nördlinger, prodotta tra il 1853 e il 1888 e dedicata ad addestrare al riconoscimento del legno delle specie arboree e arbustive. La Xiloteca è costituita da volumi, che conservano complessivamente 1100 differenti sezioni sottili di specie legnose provenienti da tutto il mondo
- la Xylotomotheca di Adriano Fiori, realizzata tra il 1905 e il 1927 in accompagnamento ai campioni d’erbario della “Flora Italica Exsiccata”, la collezione è costituita da sezioni trasversali e longitudinali, ottenute dal fusto di 184 specie legnose italiane.
L’erbario, Herbarium Universitatis Mediolanensis, consiste in un patrimonio di diverse collezioni di piante vascolari e crittogamiche. Le collezioni di piante vascolari constano di diverse decine di migliaia di esemplari, in parte riuniti in erbari storici e in parte provenienti da raccolte moderne effettuate da docenti e studenti dell’Università degli Studi di Milano, nel corso delle loro ricerche.