Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali

Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali
Scheda del corso
A.A. 2025/2026
Laurea magistrale
LM-11 R - Scienze per la conservazione dei beni culturali
Il corso di laurea magistrale in Scienze per la Conservazione e Diagnostica dei Beni Culturali ha l'obiettivo di formare esperti con una solida preparazione interdisciplinare, in grado di operare con eccellenza nel settore della conservazione e diagnostica dei beni culturali.
Questo programma fornisce una conoscenza approfondita e aggiornata delle tecniche di indagine scientifica sui beni culturali, partendo dalla fase di acquisizione dei dati diagnostici fino alla loro applicazione negli studi di conservazione, anche in contesti complessi. Gli studenti acquisiranno competenze avanzate sulle caratteristiche, proprietà e processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni culturali e dei materiali utilizzati per il restauro. Verranno inoltre formati sui metodi dell'archeometria e della metrologia applicata, sulle interazioni tra ambiente e bene culturale, e sulle proprietà chimiche-fisiche dei materiali di restauro e conservazione.
Al termine del percorso di studi, i laureati magistrali dovranno dimostrare una padronanza del metodo scientifico di indagine e delle tecniche diagnostiche, necessarie per la progettazione e l'identificazione delle procedure più idonee per il recupero e la conservazione dei beni culturali, compresi quelli naturalistici. Saranno capaci di operare anche in realtà complesse, partecipando a iniziative di tutela territoriale che includano i beni culturali, in progetti di tutela e sviluppo dei luoghi della conservazione, supportando interventi di restauro, ricognizione del patrimonio storico-artistico, monumentale ed archeologico, e attività di archeologia preventiva.
Il corso fornisce una conoscenza approfondita delle moderne strumentazioni di analisi e di rilevamento, delle tecniche statistiche ed informatiche di analisi e di archiviazione dei dati relativi ai beni culturali. La preparazione scientifica avanzata dei laureati include le caratteristiche, proprietà e processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni culturali, nonché aspetti relativi ai beni naturalistici. Saranno inoltre formati su avanzate conoscenze scientifiche relative alle applicazioni archeometriche e geoarcheologiche, alle problematiche della conservazione dei beni culturali museali e alle caratteristiche e problematiche della conservazione e diagnosi dei supporti dell'informazione.
Il corso mira a formare figure di "Conservation Scientists" con una preparazione interdisciplinare che includa esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali storico-artistici, archeologici, architettonici, museali e dei supporti dell'informazione. Questi professionisti saranno capaci di progettare e coordinare campagne diagnostiche multi-analitiche e di collaborare con altri specialisti per affrontare i complessi problemi relativi alla conservazione e prevenzione del degrado dei beni culturali.
I laureati potranno occuparsi della progettazione e della direzione di interventi di diagnostica, con particolare attenzione all'individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali storico-artistici, archeologici, museali e dei supporti dell'informazione. Inoltre, saranno in grado di progettare protocolli di diagnostica per la conservazione dei beni culturali in ciascuna delle categorie previste, anche in rapporto alle procedure di riferimento e alle buone pratiche in uso. Contribuiranno alla progettazione e organizzazione di musei, parchi archeologici, mostre ed eventi culturali, e collaboreranno alla realizzazione di sistemi informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali.
Le attività didattiche si articolano in lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari, attività pratiche sul campo, cantieri, laboratori e musei, corsi liberi e tesi di laurea svolte in strutture universitarie e/o all'esterno presso enti qualificati, musei, enti di tutela.
In accordo con le finalità del corso, il percorso formativo include discipline specificamente dedicate alla mediazione e comunicazione didattica, nonché all'economia d'impresa.
Nel rispetto dei principi dell'armonizzazione europea, le competenze sviluppate dai laureati, in termini di risultati di apprendimento attesi, rispondono agli specifici requisiti del sistema dei descrittori di Dublino.
Questo programma fornisce una conoscenza approfondita e aggiornata delle tecniche di indagine scientifica sui beni culturali, partendo dalla fase di acquisizione dei dati diagnostici fino alla loro applicazione negli studi di conservazione, anche in contesti complessi. Gli studenti acquisiranno competenze avanzate sulle caratteristiche, proprietà e processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni culturali e dei materiali utilizzati per il restauro. Verranno inoltre formati sui metodi dell'archeometria e della metrologia applicata, sulle interazioni tra ambiente e bene culturale, e sulle proprietà chimiche-fisiche dei materiali di restauro e conservazione.
Al termine del percorso di studi, i laureati magistrali dovranno dimostrare una padronanza del metodo scientifico di indagine e delle tecniche diagnostiche, necessarie per la progettazione e l'identificazione delle procedure più idonee per il recupero e la conservazione dei beni culturali, compresi quelli naturalistici. Saranno capaci di operare anche in realtà complesse, partecipando a iniziative di tutela territoriale che includano i beni culturali, in progetti di tutela e sviluppo dei luoghi della conservazione, supportando interventi di restauro, ricognizione del patrimonio storico-artistico, monumentale ed archeologico, e attività di archeologia preventiva.
Il corso fornisce una conoscenza approfondita delle moderne strumentazioni di analisi e di rilevamento, delle tecniche statistiche ed informatiche di analisi e di archiviazione dei dati relativi ai beni culturali. La preparazione scientifica avanzata dei laureati include le caratteristiche, proprietà e processi di degrado dei materiali costitutivi dei beni culturali, nonché aspetti relativi ai beni naturalistici. Saranno inoltre formati su avanzate conoscenze scientifiche relative alle applicazioni archeometriche e geoarcheologiche, alle problematiche della conservazione dei beni culturali museali e alle caratteristiche e problematiche della conservazione e diagnosi dei supporti dell'informazione.
Il corso mira a formare figure di "Conservation Scientists" con una preparazione interdisciplinare che includa esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali storico-artistici, archeologici, architettonici, museali e dei supporti dell'informazione. Questi professionisti saranno capaci di progettare e coordinare campagne diagnostiche multi-analitiche e di collaborare con altri specialisti per affrontare i complessi problemi relativi alla conservazione e prevenzione del degrado dei beni culturali.
I laureati potranno occuparsi della progettazione e della direzione di interventi di diagnostica, con particolare attenzione all'individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali storico-artistici, archeologici, museali e dei supporti dell'informazione. Inoltre, saranno in grado di progettare protocolli di diagnostica per la conservazione dei beni culturali in ciascuna delle categorie previste, anche in rapporto alle procedure di riferimento e alle buone pratiche in uso. Contribuiranno alla progettazione e organizzazione di musei, parchi archeologici, mostre ed eventi culturali, e collaboreranno alla realizzazione di sistemi informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali.
Le attività didattiche si articolano in lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari, attività pratiche sul campo, cantieri, laboratori e musei, corsi liberi e tesi di laurea svolte in strutture universitarie e/o all'esterno presso enti qualificati, musei, enti di tutela.
In accordo con le finalità del corso, il percorso formativo include discipline specificamente dedicate alla mediazione e comunicazione didattica, nonché all'economia d'impresa.
Nel rispetto dei principi dell'armonizzazione europea, le competenze sviluppate dai laureati, in termini di risultati di apprendimento attesi, rispondono agli specifici requisiti del sistema dei descrittori di Dublino.
Il corso di Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali prepara figure di Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali, come previsto dalla legge Madia (110/2014).
In particolare si possono configurare quattro diverse tipologie di sbocchi professionali:
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali storico-artistici
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali storico-artistici, svolge funzioni di elevata responsabilità negli ambiti della conservazione dei beni storico artistici sia a livello di diagnostica a supporto del restauro che di tutela e valorizzazione. In particolare
- svolge attività di ricerca negli istituti pubblici e privati addetti alla conservazione del patrimonio culturale modelli (musei, pinacoteche, gallerie, collezioni private);
- coordina attività legate alla conoscenza scientifica dei beni culturali svolte da esperti provenienti da diversi settori nell'ambito di specifiche campagne di conservazione/restauro;
- svolge attività libero-professionali in settori pertinenti: la conservazione di beni mobili appartenenti a istituti pubblici e collezioni private;
- svolge attività di diffusione e divulgazione nell'ambito delle scienze applicate alla diagnostica e alla conservazione dei beni storico artistici;
- collabora nella realizzazione degli apparati scientifici in occasione di mostre ed esposizioni temporanee;
- analizza e coordina per conto di istituzioni pubbliche e private addette alla conservazione del patrimonio storico artistico i risultati di analisi nell'ambito di specifiche campagne diagnostiche.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni storico-artistici in diversi contesti legati a specifiche condizioni ambientali o di provenienza. È a conoscenza degli aspetti deontologici e legislativi del restauro delle opere d'arte di istituti pubblici e privati.
Sbocchi occupazionali:
- università ed enti pubblici di ricerca
- laboratori pubblici e privati di analisi biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche - soprintendenze, musei, gallerie e pinacoteche;
- musei privati;
- nel campo della comunicazione, giornalismo scientifico legato specificamente legato alla diffusione delle analisi scientifiche legate allo studio e alla conservazione dei beni storico artistici;
- libera professione in attività di consulenza nel campo delle analisi di laboratorio sui beni storico-artistici.
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali archeologici (geaorcheologi ed archeometri)
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali archeologici svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali mediante le applicazioni geologiche, fisiche, chimiche biologiche in campo geoarcheologico ed archeometrico.
- svolge e coordina attività di ricerca in ambito di analisi stratigrafica in campo ed in laboratorio anche collaborando con altre figure nell'ambito di attività di scavo archeologico;
- svolge e coordina attività di prospezione, analisi stratigrafica in contesti di scavo archeologico, rilevamento e documentazione in campo ed in laboratorio con metodi analitici ed informatici avanzati in ambito di operazioni di archeologia preventiva e di emergenza;
- possiede le competenze necessarie per affrontare i problemi connessi alla caratterizzazione delle diverse categorie dei materiali di scavo la capacità di individuare le procedure di studio idonee a ciascuna di esse, contribuendo al loro studio ed alla loro conservazione; - coordina laboratori sia pubblici che privati dedicati alla caratterizzazione petrografica mineralogica fisica e chimica di materiali archeologici, ed è in grado di individuare i protocolli analitici idonei ed a svolgere attività di diagnostica ai fini della conservazione e restauro;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e diagnostica dei beni culturali archeologici contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione dei reperti nell'ambito di mostre temporanee ed esposizioni museali.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza delle applicazioni geologiche, chimiche fisiche e biologiche, una approfondita preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della diagnostica e conservazione dei beni culturali archeologici nei vari contesti.
Sbocchi occupazionali:
- università ed enti di ricerca che promuovono progetti di ricognizione e scavo archeologico in Italia ed all'estero;
- musei e gallerie;
- istituti di tutela, soprintendenze;
- aziende di scavo archeologico e valorizzazione di siti e parchi archeologici;
- libera professione in progetti di ricognizione e scavo archeologico, consulenze in campo archeometrico;
- libera professione nel campo della comunicazione diffusione ed informazione scientifica, giornalismo ed editoria scientifico nell'ambito delle scienze applicate ai Beni Culturali Archeologici.
Esperti di conservazione applicata ai beni culturali museali
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali applicata ai beni museali
- conduce e coordina attività di ricerca scientifica, incluse le attività di diagnostica in relazione alle collezioni;
- predispone strumenti di misurazione per il controllo di tutti i parametri ambientali che possono influenzare lo stato di conservazione dei beni museali;
- gestisce la difesa integrata contro gli organismi dannosi;
- aiuta a predisporre i piani di conservazione, inclusa la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari (come ad esempio la gestione degli allagamenti);
- partecipa ai programmi per l'incremento delle collezioni, anche tramite attività di diagnostica su beni ancora non acquisiti;
- contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
- collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
- contribuisce alle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del museo;
- contribuisce alle attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali al fine di una pubblica fruizione.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede la specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze chimico, fisiche, biologiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni museali.
Sbocchi occupazionali:
- Musei pubblici e privati, anche in contesti universitari
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai supporti dell'informazione
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali digitali svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali correlati con le applicazioni di Information & Communication Technology (ICT) alle diverse tipologie di beni culturali:
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per l'organizzazione e la digitalizzazione di beni culturali;
- svolge e coordina attività di standardizzazione orientate all'interoperabilità degli archivi digitali;
- coordina laboratori di digitalizzazione, gestendone gli aspetti di predisposizione dei supporti originali dell'informazione fino ad eventuali trattamenti di restauro dei supporti stessi;
- coordina l'applicazione di "buone pratiche" per la conservazione digitale, gestendone gli aspetti di monitoraggio, eventuali migrazioni e altre metodiche volte alla sicurezza della conservazione digitale;
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per la valorizzazione di beni culturali digitali, sia mediante documenti cartacei, che supporti multimediali, che nel web;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza di metodi e degli strumenti ICT per la digitalizzazione, organizzazione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, ed è dotato di preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali nei vari contesti di applicazione e ricerca.
Sbocchi occupazionali:
- enti pubblici e privati detentori di grandi patrimoni di beni culturali (archivi, musei, pinacoteche, enti ministeriali, regionali e comunali, editori);
- istituti di tutela;
- università ed enti di ricerca;
- libera professione in progetti di digitalizzazione e conservazione e valorizzazione di beni culturali;
- libera professione nel campo della valorizzazione di beni culturali mediante strumenti ICT
In particolare si possono configurare quattro diverse tipologie di sbocchi professionali:
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali storico-artistici
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali storico-artistici, svolge funzioni di elevata responsabilità negli ambiti della conservazione dei beni storico artistici sia a livello di diagnostica a supporto del restauro che di tutela e valorizzazione. In particolare
- svolge attività di ricerca negli istituti pubblici e privati addetti alla conservazione del patrimonio culturale modelli (musei, pinacoteche, gallerie, collezioni private);
- coordina attività legate alla conoscenza scientifica dei beni culturali svolte da esperti provenienti da diversi settori nell'ambito di specifiche campagne di conservazione/restauro;
- svolge attività libero-professionali in settori pertinenti: la conservazione di beni mobili appartenenti a istituti pubblici e collezioni private;
- svolge attività di diffusione e divulgazione nell'ambito delle scienze applicate alla diagnostica e alla conservazione dei beni storico artistici;
- collabora nella realizzazione degli apparati scientifici in occasione di mostre ed esposizioni temporanee;
- analizza e coordina per conto di istituzioni pubbliche e private addette alla conservazione del patrimonio storico artistico i risultati di analisi nell'ambito di specifiche campagne diagnostiche.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni storico-artistici in diversi contesti legati a specifiche condizioni ambientali o di provenienza. È a conoscenza degli aspetti deontologici e legislativi del restauro delle opere d'arte di istituti pubblici e privati.
Sbocchi occupazionali:
- università ed enti pubblici di ricerca
- laboratori pubblici e privati di analisi biologiche, chimiche, fisiche, geologiche ed informatiche - soprintendenze, musei, gallerie e pinacoteche;
- musei privati;
- nel campo della comunicazione, giornalismo scientifico legato specificamente legato alla diffusione delle analisi scientifiche legate allo studio e alla conservazione dei beni storico artistici;
- libera professione in attività di consulenza nel campo delle analisi di laboratorio sui beni storico-artistici.
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai beni culturali archeologici (geaorcheologi ed archeometri)
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali archeologici svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali mediante le applicazioni geologiche, fisiche, chimiche biologiche in campo geoarcheologico ed archeometrico.
- svolge e coordina attività di ricerca in ambito di analisi stratigrafica in campo ed in laboratorio anche collaborando con altre figure nell'ambito di attività di scavo archeologico;
- svolge e coordina attività di prospezione, analisi stratigrafica in contesti di scavo archeologico, rilevamento e documentazione in campo ed in laboratorio con metodi analitici ed informatici avanzati in ambito di operazioni di archeologia preventiva e di emergenza;
- possiede le competenze necessarie per affrontare i problemi connessi alla caratterizzazione delle diverse categorie dei materiali di scavo la capacità di individuare le procedure di studio idonee a ciascuna di esse, contribuendo al loro studio ed alla loro conservazione; - coordina laboratori sia pubblici che privati dedicati alla caratterizzazione petrografica mineralogica fisica e chimica di materiali archeologici, ed è in grado di individuare i protocolli analitici idonei ed a svolgere attività di diagnostica ai fini della conservazione e restauro;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e diagnostica dei beni culturali archeologici contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione dei reperti nell'ambito di mostre temporanee ed esposizioni museali.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza delle applicazioni geologiche, chimiche fisiche e biologiche, una approfondita preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della diagnostica e conservazione dei beni culturali archeologici nei vari contesti.
Sbocchi occupazionali:
- università ed enti di ricerca che promuovono progetti di ricognizione e scavo archeologico in Italia ed all'estero;
- musei e gallerie;
- istituti di tutela, soprintendenze;
- aziende di scavo archeologico e valorizzazione di siti e parchi archeologici;
- libera professione in progetti di ricognizione e scavo archeologico, consulenze in campo archeometrico;
- libera professione nel campo della comunicazione diffusione ed informazione scientifica, giornalismo ed editoria scientifico nell'ambito delle scienze applicate ai Beni Culturali Archeologici.
Esperti di conservazione applicata ai beni culturali museali
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in Scienze per la Conservazione e la Diagnostica dei Beni Culturali applicata ai beni museali
- conduce e coordina attività di ricerca scientifica, incluse le attività di diagnostica in relazione alle collezioni;
- predispone strumenti di misurazione per il controllo di tutti i parametri ambientali che possono influenzare lo stato di conservazione dei beni museali;
- gestisce la difesa integrata contro gli organismi dannosi;
- aiuta a predisporre i piani di conservazione, inclusa la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari (come ad esempio la gestione degli allagamenti);
- partecipa ai programmi per l'incremento delle collezioni, anche tramite attività di diagnostica su beni ancora non acquisiti;
- contribuisce a elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
- collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
- contribuisce alle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del museo;
- contribuisce alle attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali al fine di una pubblica fruizione.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede la specifica conoscenza delle più moderne applicazioni delle scienze chimico, fisiche, biologiche, geologiche ed informatiche impiegate nelle problematiche della conservazione dei beni museali.
Sbocchi occupazionali:
- Musei pubblici e privati, anche in contesti universitari
Esperti di diagnostica e tecnologia applicata ai supporti dell'informazione
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali digitali svolge funzioni di elevata responsabilità in tutti gli ambiti professionali correlati con le applicazioni di Information & Communication Technology (ICT) alle diverse tipologie di beni culturali:
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per l'organizzazione e la digitalizzazione di beni culturali;
- svolge e coordina attività di standardizzazione orientate all'interoperabilità degli archivi digitali;
- coordina laboratori di digitalizzazione, gestendone gli aspetti di predisposizione dei supporti originali dell'informazione fino ad eventuali trattamenti di restauro dei supporti stessi;
- coordina l'applicazione di "buone pratiche" per la conservazione digitale, gestendone gli aspetti di monitoraggio, eventuali migrazioni e altre metodiche volte alla sicurezza della conservazione digitale;
- svolge e coordina attività di analisi e progettazione per la valorizzazione di beni culturali digitali, sia mediante documenti cartacei, che supporti multimediali, che nel web;
- svolge attività di libero professionista in settori pertinenti;
- svolge attività di promozione e coordinamento in progetti di ricerca ed applicazioni in settori pertinenti;
- svolge attività di diffusione e divulgazione delle conoscenze nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato magistrale possiede una specifica e moderna conoscenza di metodi e degli strumenti ICT per la digitalizzazione, organizzazione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, ed è dotato di preparazione culturale multidisciplinare nonché legislativa sulle problematiche anche deontologiche della conservazione e valorizzazione dei beni culturali digitali nei vari contesti di applicazione e ricerca.
Sbocchi occupazionali:
- enti pubblici e privati detentori di grandi patrimoni di beni culturali (archivi, musei, pinacoteche, enti ministeriali, regionali e comunali, editori);
- istituti di tutela;
- università ed enti di ricerca;
- libera professione in progetti di digitalizzazione e conservazione e valorizzazione di beni culturali;
- libera professione nel campo della valorizzazione di beni culturali mediante strumenti ICT
Il corso di studi offre opportunità di svolgere periodi all'estero presso università e centri di ricerca europei sia per seguire insegnamenti e sostenere esami sia per svolgere parte del lavoro di tesi/ricerca e il tirocinio, per laureandi nell'ambito del Programma Erasmus+. Oltre che rappresentare un'importante esperienza di vita (e portare ad apprendere bene la lingua locale), frequentare insegnamenti e sostenere esami in università straniere, permette di confrontarsi con sistemi didattici diversi ed acquisire maggiore flessibilità di approccio allo studio, che si potrà riflettere nella futura occupazione professionale. Svolgere attività di ricerca/tirocinio all'estero spesso permette di accedere ad opportunità non presenti presso il nostro Ateneo (ad esempio grandi strumentazioni), fare ricerca applicata in campi specifici ed interagire con gruppi di ricerca allargati. Attualmente, le università partner, dove, secondo accordi, è possibile seguire insegnamenti e sostenere esami e, in vari casi, svolgere attività di ricerca, risiedono in Francia, Germania, Grecia, Spagna, Olanda, Svizzera e Turchia. Tuttavia, gli accordi per borse di studio per tirocini e ricerca possono essere stipulati con qualunque altra università o centro di ricerca, con cui i docenti e ricercatori del Dipartimento abbiano già o possano avviare relazioni di collaborazione scientifica. Per queste borse e, in generale, per lo svolgimento e il riconoscimento dell'attività di ricerca all'estero, è fondamentale il coinvolgimento di un docente del Dipartimento che faccia da relatore o referente scientifico. È possibile accedere a borse Erasmus "normali", che permettano di sostenere esami all'estero in aggiunta ad attività di ricerca, e borse Erasmus Student Placement o Traineeship, dedicate esclusivamente ad attività di tirocinio e ricerca. L'accesso ai due tipi di borse segue percorsi burocratici diversi con accesso tramite bandi distinti. L'attività che lo studente andrà a svolgere all'estero, sia didattica che di ricerca, va concordata con i referenti (docenti) delle università di origine e di destinazione tramite il "learning agreement". Questo documento, insieme al certificato dei voti e/o relazioni dell'attività di ricerca, permetterà il successivo riconoscimento ufficiale da parte del proprio Ateneo dell'attività svolta all'estero. Al di fuori del Programma Erasmus+, ogni anno l'Ateneo offre anche la possibilità a studenti della laurea magistrale di accedere a borse di studi per "Tesi all'Estero" attraverso due bandi per partecipare ai quali i laureandi insieme ai relativi tutori scientifici devono presentare in dettaglio i progetti di tesi.
La frequenza ai corsi e ai laboratori è fortemente consigliata.
Immatricolazione
Requisiti e conoscenze per richieste per l'accesso:
possono accedere al corso di laurea magistrale in Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali i laureati della classe L-43 Diagnostica per la conservazione e dei beni culturali. Possono altresì accedervi coloro che siano in possesso di una laurea di altra classe, previa valutazione da parte di un'apposita commissione nominata dal Collegio Didattico della coerenza del loro curriculum universitario.
In particolare l'accesso alla laurea magistrale comporta il possesso di solide basi di discipline matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, di scienze della Terra, agrarie, nonché di basi di discipline umanistiche. Ciò comporta l'aver acquisito almeno 60 CFU cumulativi distribuiti tra i settori:
AGR01-AGR20; BIO01-BIO19, CHIM01-CHIM12, FIS01-FIS08, GEO01-GEO12; ICAR01-ICAR22; INF01; ING-INF01-ING-INF07; IUS01-IUS21; L-ANT01-L-ANT10; MAT01-MAT09; SECS-S01-SECS-S06
Possono altresì accedervi coloro che in possesso di titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo, documentino di avere acquisito competenze e conoscenze basilari di matematica, fisica e chimica, previa valutazione da parte di un'apposita commissione nominata dal Collegio Didattico della coerenza del loro curriculum universitario.
Modalità di verifica delle conoscenze e della preparazione personale
La preparazione personale di tutti i candidati sarà verificata mediante colloquio svolto da una commissione costituita da docenti nominati dal Collegio Didattico. Il colloquio può essere effettuato anche prima della laurea triennale che, ai fini dell'immatricolazione, dovrà essere conseguita entro il 31 dicembre 2025.
Presentazione della domanda di ammissione:
La domanda di ammissione è obbligatoria e dovrà essere effettuata per via telematica dal 22 gennaio al 25 agosto 2025 (dettagli sul sito https://www.unimi.it/it/studiare/frequentare-un-corso-di-laurea/iscriversi-un-corso-di-laurea). Possono presentare la domanda di ammissione i candidati già in possesso della laurea e coloro che la conseguiranno entro il 31 dicembre 2025.
Potranno immatricolarsi solo i laureati che avranno superato con esito positivo la prova di verifica.
Gli studenti dell'Ateneo che abbiano presentato domanda di ammissione e che nel corso della laurea triennale abbiano acquisito CFU in eccedenza rispetto ai 180 necessari, seguendo corsi e/o laboratori previsti nel corso di laurea magistrale, potranno richiederne il riconoscimento ai fini del conseguimento dei 120 CFU richiesti.
I candidati provenienti da altro Ateneo, non appena conseguita la laurea successivamente al colloquio, dovranno provvedere ad aggiornare la documentazione presentata presso la Segreteria Studenti.
L'esito negativo conseguito nel colloquio comporta per tutti gli studenti, laureati e laureandi, la preclusione all'accesso al corso di laurea magistrale per l'anno in corso.
Per l'a.a. 2025/2026, la data per il colloquio è stata fissata al 19 settembre 2025, modalità on-line, con un avviso sulla home page del sito web del corso di laurea (https://conservazionebeniculturali-lm.cdl.unimi.it/it)
I candidati dovranno presentarsi con un documento d'identità valido nella data ed ora indicata. Gli studenti provenienti da altri atenei dovranno presentare anche una fotocopia del documento stesso (in caso di colloqui in presenza).
possono accedere al corso di laurea magistrale in Scienze per la conservazione e la diagnostica dei beni culturali i laureati della classe L-43 Diagnostica per la conservazione e dei beni culturali. Possono altresì accedervi coloro che siano in possesso di una laurea di altra classe, previa valutazione da parte di un'apposita commissione nominata dal Collegio Didattico della coerenza del loro curriculum universitario.
In particolare l'accesso alla laurea magistrale comporta il possesso di solide basi di discipline matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, di scienze della Terra, agrarie, nonché di basi di discipline umanistiche. Ciò comporta l'aver acquisito almeno 60 CFU cumulativi distribuiti tra i settori:
AGR01-AGR20; BIO01-BIO19, CHIM01-CHIM12, FIS01-FIS08, GEO01-GEO12; ICAR01-ICAR22; INF01; ING-INF01-ING-INF07; IUS01-IUS21; L-ANT01-L-ANT10; MAT01-MAT09; SECS-S01-SECS-S06
Possono altresì accedervi coloro che in possesso di titolo di studio conseguito all'estero e riconosciuto idoneo, documentino di avere acquisito competenze e conoscenze basilari di matematica, fisica e chimica, previa valutazione da parte di un'apposita commissione nominata dal Collegio Didattico della coerenza del loro curriculum universitario.
Modalità di verifica delle conoscenze e della preparazione personale
La preparazione personale di tutti i candidati sarà verificata mediante colloquio svolto da una commissione costituita da docenti nominati dal Collegio Didattico. Il colloquio può essere effettuato anche prima della laurea triennale che, ai fini dell'immatricolazione, dovrà essere conseguita entro il 31 dicembre 2025.
Presentazione della domanda di ammissione:
La domanda di ammissione è obbligatoria e dovrà essere effettuata per via telematica dal 22 gennaio al 25 agosto 2025 (dettagli sul sito https://www.unimi.it/it/studiare/frequentare-un-corso-di-laurea/iscriversi-un-corso-di-laurea). Possono presentare la domanda di ammissione i candidati già in possesso della laurea e coloro che la conseguiranno entro il 31 dicembre 2025.
Potranno immatricolarsi solo i laureati che avranno superato con esito positivo la prova di verifica.
Gli studenti dell'Ateneo che abbiano presentato domanda di ammissione e che nel corso della laurea triennale abbiano acquisito CFU in eccedenza rispetto ai 180 necessari, seguendo corsi e/o laboratori previsti nel corso di laurea magistrale, potranno richiederne il riconoscimento ai fini del conseguimento dei 120 CFU richiesti.
I candidati provenienti da altro Ateneo, non appena conseguita la laurea successivamente al colloquio, dovranno provvedere ad aggiornare la documentazione presentata presso la Segreteria Studenti.
L'esito negativo conseguito nel colloquio comporta per tutti gli studenti, laureati e laureandi, la preclusione all'accesso al corso di laurea magistrale per l'anno in corso.
Per l'a.a. 2025/2026, la data per il colloquio è stata fissata al 19 settembre 2025, modalità on-line, con un avviso sulla home page del sito web del corso di laurea (https://conservazionebeniculturali-lm.cdl.unimi.it/it)
I candidati dovranno presentarsi con un documento d'identità valido nella data ed ora indicata. Gli studenti provenienti da altri atenei dovranno presentare anche una fotocopia del documento stesso (in caso di colloqui in presenza).
Ammissione
Domanda di ammissione: dal 22/01/2025 al 31/10/2025
Domanda di immatricolazione: dal 02/04/2025 al 15/01/2026
Allegati e documenti
Servizi online
Per approfondire:
Manifesto ed elenco insegnamenti
Anno di corso a scelta dello studente
Insegnamenti obbligatori
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Accertamento di lingua inglese - livello b2 (3 CFU) | 3 | 0 | Inglese | Periodo non definito |
- 18 cfu a scelta fra i seguenti esami caratterizzanti (ambito Scienze e Tecnologie per la Conservazione).
N.B. L'insegnamento di Tecniche fisiche avanzate applicate ai beni culturali, laboratorio può essere scelto solo da studenti che abbiano già acquisito almeno 12 CFU in insegnamenti del settore FIS/07 e/o FIS/03 tra triennale e magistrale.
N.B. L'insegnamento di Tecniche fisiche avanzate applicate ai beni culturali, laboratorio può essere scelto solo da studenti che abbiano già acquisito almeno 12 CFU in insegnamenti del settore FIS/07 e/o FIS/03 tra triennale e magistrale.
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Tecniche fisiche applicate ai beni culturali, laboratorio | 6 | 56 | Italiano | annuale | FIS/07 |
Calorimetria e analisi termica, laboratorio | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | CHIM/02 |
Datazione e monitoraggio dei beni culturali | 6 | 60 | Italiano | Primo semestre | FIS/07 |
Conservazione e valorizzazione di strumentazione scientifica | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | FIS/07 |
Metodologie analitiche per il degrado ambientale dei beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | CHIM/01 |
- 18 cfu a scelta tra i seguenti esami caratterizzanti(ambito Discipline delle Scienze della Terra e della Natura)
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Analisi mineralogiche avanzate applicate ai beni culturali, laboratorio | 6 | 60 | Italiano | Primo semestre | GEO/06 GEO/07 |
Geologia applicata per la salvaguardia dei beni archeologici e architettonici | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | GEO/05 |
Laboratorio di geochimica applicata ai beni culturali | 6 | 60 | Italiano | Primo semestre | GEO/08 |
Sedimentologia applicata ai beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | GEO/02 |
Archeobotanica | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | BIO/02 |
Geofisica applicata ai beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | GEO/11 |
Paleontologia e paleontologia dei vertebrati per la museografia paleontologica | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | GEO/01 |
- 12 cfu a scelta fra i seguenti esami caratterizzanti(ambito Formazione Interdisciplinare)
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Biotecnologie molecolari per i beni culturali, laboratorio | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | AGR/16 |
Colorimetria e gestione del colore per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | ING-INF/05 |
Valutazione e gestione del rischio causato da funghi e insetti ai beni culturali, laboratorio | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | AGR/11 AGR/12 |
Metodologia della ricerca archeologica e archeometrica | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | L-ANT/10 |
Metodologie e tecniche per il restauro cinematografico e fotografico | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | INF/01 |
- 12 cfu da acquisire a scelta tra i seguenti insegnamenti affini ed integrativi:
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Geomatica applicata ai beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | ICAR/06 |
Polymer testing and analysis | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | CHIM/04 |
Storia della tecnica | 6 | 48 | Italiano | Primo semestre | FIS/08 |
Analisi e diagnostica dei beni culturali architettonici | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | ICAR/20 |
Diagnostica avanzata applicata ai siti archeologici | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | GEO/04 |
Gemmologia | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | GEO/06 GEO/09 |
Metodologie con i raggi x per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | FIS/07 |
Microclimatologia per i beni culturali | 6 | 48 | Italiano | Secondo semestre | GEO/12 |
- lo studente inoltre dovrà acquisire 12 cfu scegliendo liberamente tra tutti gli insegnamenti attivati dell'Ateneo, perché culturalmente coerenti con il suo percorso formativo e non sovrapponibili, nei contenuti, agli insegnamenti fondamentali e opzionali già utilizzati nel piano di studi.
In particolare, rientrano nella scelta tutti gli insegnamenti presenti in questo Manifesto degli studi, ed anche alcuni corsi professionalizzanti erogati in altri corsi di laurea, tra cui Analisi dei Dati (6 cfu) e Metodi e Linguaggi per il trattamento dei Dati (6 cfu)
In particolare, rientrano nella scelta tutti gli insegnamenti presenti in questo Manifesto degli studi, ed anche alcuni corsi professionalizzanti erogati in altri corsi di laurea, tra cui Analisi dei Dati (6 cfu) e Metodi e Linguaggi per il trattamento dei Dati (6 cfu)
Attività conclusive
Attività formative | Crediti massimi | Ore totali | Lingua | Periodo | SSD |
---|---|---|---|---|---|
Stage | 12 | 0 | Italiano | Periodo non definito | |
Prova finale | 33 | 0 | Italiano | annuale |
Nel programma di ciascun insegnamento vengono indicate le conoscenze preliminari necessarie per affrontare adeguatamente i contenuti previsti dagli insegnamento. E' responsabilità, oltre che interesse, dello studente attenersi a tali indicazioni.
Altre informazioni
Sede
Milano
Sedi didattiche
Le lezioni e le esercitazioni/laboratori, si svolgono nelle aule del Settore Didattico di Città Studi.
Sedi laboratori
Le attività didattiche di laboratorio si svolgono sia in strutture dipartimentali, attrezzate con collezioni e strumentazioni tecnico-scientifiche, sia sul terreno, usufruendo di logistica specificamente sviluppata.
Le attività nelle aule attrezzate si svolgono presso i laboratori dei seguenti Dipartimenti: Dipartimento di Scienze della Terra, Dipartimento di Chimica, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l'Ambiente (Scienze Agrarie e Alimentari), Dipartimento di Fisica, Dipartimento di Informatica.
Le attività nelle aule attrezzate si svolgono presso i laboratori dei seguenti Dipartimenti: Dipartimento di Scienze della Terra, Dipartimento di Chimica, Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione e l'Ambiente (Scienze Agrarie e Alimentari), Dipartimento di Fisica, Dipartimento di Informatica.
Presidente del Collegio didattico
Tutor per l'orientamento
Tutor per la mobilità internazionale e l'Erasmus
Tutor per i piani di studio
Tutor per stage e tirocini
Tutor per laboratori e altre attività
Tutor per tesi di laurea
Tutor per trasferimenti
Tutor per ammissioni lauree magistrali
Tutor per riconoscimento crediti
Strutture di riferimento
Contatti
- Ufficio per la Didattica
Via Botticelli 23 Milano
https://informastudenti.unimi.it
Per appuntamento scrivere attraverso informastudenti - Segreteria Studenti via Celoria, 18 Milano
Via Celoria 18 Milano
https://www.unimi.it/it/node/360
https://www.unimi.it/it/node/359
+390250325032
Per appuntamento scrivere attraverso informastudenti https://informastudenti.unimi.it - Referente per la Disabilità Prof.ssa Maria Rose Petrizzo
Via Mangiagalli 34 Milano
[email protected]
Per appuntamento scrivere email - Referente della Biblioteca Dott. Fabio Bottazzi
Via Mangiagalli 34 Milano
https://www.sba.unimi.it/Biblioteche/sterra/3343.html
[email protected]
Per appuntamento scrivere email
Le tasse universitarie per gli studenti iscritti ai corsi di laurea, di laurea magistrale e a ciclo unico sono suddivise in due rate con modalità di calcolo e tempi di pagamento diversi:
- l'importo della prima rata è uguale per tutti
- l'importo della seconda rata varia in base al valore ISEE Università, al Corso di laurea di iscrizione e alla posizione (in corso/fuori corso da un anno oppure fuori corso da più di un anno).
- per i corsi on line è prevista una rata suppletiva.
Sono previste:
- agevolazioni per gli studenti con elevati requisiti di merito
- importi diversificati in base al Paese di provenienza per gli studenti internazionali con reddito e patrimonio all'estero
- agevolazioni per gli studenti internazionali con status di rifugiato
Altre agevolazioni
L’Ateneo fornisce agevolazioni economiche a favore dei propri studenti con requisiti particolari (merito, condizioni economiche o personali, studenti internazionali)
Maggiori informazioni
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