Fondamenti della meccanica quantistica
A.A. 2025/2026
Obiettivi formativi
L'obiettivo primario dell'insegnamento è fornire agli studenti gli strumenti teorici necessari per la comprensione della meccanica
quantistica come teoria della probabilità, intrinsecamente diversa dalla corrispondente teoria classica.
Dopo aver introdotto la formulazione statistica della meccanica quantistica, saranno analizzati alcuni degli aspetti più significativi
che caratterizzano tale descrizione. Verranno dapprima presentate le disuguaglianze di Bell ed il concetto di non-località, e quindi si
forniranno le basi per studiare la contestualità, a partire dal teorema di Kochen-Specker fino agli sviluppi più recenti. Il corso si propone
inoltre di discutere la possibilità di evidenziare la natura quantistica di un sistema che evolve nel tempo, tramite la nozione di invasività
della misurazione e le disuguaglianze di Leggett-Garg.
quantistica come teoria della probabilità, intrinsecamente diversa dalla corrispondente teoria classica.
Dopo aver introdotto la formulazione statistica della meccanica quantistica, saranno analizzati alcuni degli aspetti più significativi
che caratterizzano tale descrizione. Verranno dapprima presentate le disuguaglianze di Bell ed il concetto di non-località, e quindi si
forniranno le basi per studiare la contestualità, a partire dal teorema di Kochen-Specker fino agli sviluppi più recenti. Il corso si propone
inoltre di discutere la possibilità di evidenziare la natura quantistica di un sistema che evolve nel tempo, tramite la nozione di invasività
della misurazione e le disuguaglianze di Leggett-Garg.
Risultati apprendimento attesi
Lo studente al termine dell'insegnamento sarà in grado di:
1. Utilizzare il formalismo matematico necessario a fornire una descrizione generale della meccanica quantistica come teoria della
probabilità
2. Derivare la disuguaglianza di Bell, la disuguaglianza di Tsirelson ed il teorema di Fine, nel caso di due osservatori che misurano
ciascuno due osservabili
3. Riconoscere il ruolo della (non) località e della (non) esistenza della probabilità congiunta nella distinzione tra teoria classica e teoria
quantistica della probabilità
4. Distinguere i diversi concetti di non-contestualità ed utilizzarli per derivare il teorema di Kochen-Specker e le disuguaglianze non
contestuali
5. Presentare test sperimentali della contestualità quantistica, nonché sue applicazioni rilevanti
6. Descrivere e quantificare l'invasività di una misurazione quantistica, confrontare tale concetto con quello di contestualità ed
utilizzarlo per derivare le disuguaglianze di Leggett-Garg
7. Caratterizzare le condizioni di simulabilità classica di probabilità a molti tempi e discutere la possibilità di utilizzarle per test
sperimentali di non-classicità
1. Utilizzare il formalismo matematico necessario a fornire una descrizione generale della meccanica quantistica come teoria della
probabilità
2. Derivare la disuguaglianza di Bell, la disuguaglianza di Tsirelson ed il teorema di Fine, nel caso di due osservatori che misurano
ciascuno due osservabili
3. Riconoscere il ruolo della (non) località e della (non) esistenza della probabilità congiunta nella distinzione tra teoria classica e teoria
quantistica della probabilità
4. Distinguere i diversi concetti di non-contestualità ed utilizzarli per derivare il teorema di Kochen-Specker e le disuguaglianze non
contestuali
5. Presentare test sperimentali della contestualità quantistica, nonché sue applicazioni rilevanti
6. Descrivere e quantificare l'invasività di una misurazione quantistica, confrontare tale concetto con quello di contestualità ed
utilizzarlo per derivare le disuguaglianze di Leggett-Garg
7. Caratterizzare le condizioni di simulabilità classica di probabilità a molti tempi e discutere la possibilità di utilizzarle per test
sperimentali di non-classicità
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
FIS/02 - FISICA TEORICA, MODELLI E METODI MATEMATICI - CFU: 3
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA - CFU: 3
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA - CFU: 3
Lezioni: 42 ore
Docente:
Smirne Andrea
Docente/i
Ricevimento:
Su appuntamento, da fissare via email (eventualmente, anche da remoto)
Via Celoria 16, 5 piano dell'edificio LITA stanza A/5/C4