Tutela internazionale del patrimonio culturale e dell'ambiente
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
L'affermazione della nozione di sviluppo sostenibile ha esercitato una considerevole influenza del dibattitto pubblico all'interno degli Stati e nella comunità internazionale. Essa può essere declinata secondo diverse prospettive, due delle quali sono prese in considerazione. La prima si riferisce alla sostenibilità ambientale e trova diretta applicazione nelle politiche degli Stati volte ad assicurare che lo sfruttamento delle risorse naturali sia accompagnato da adeguati strumenti di tutela delle medesime, volte a impedirne il depauperamento. Un secondo ambito di indagine guarda agli interessi di tutela del patrimonio culturale. L'accesso ai beni culturali presenti nel territorio di uno Stato rappresenta infatti un importante fattore di sviluppo sociale e di promozione dell'attività economica. In tal senso, politiche pubbliche sono intese a preservare il valore sociale del patrimonio culturale e a impedirne il degrado.
Il corso è articolato in due moduli. Il primo prende ad esame gli strumenti internazionali in materia di tutela ambientale. In questo ambito, il carattere globale delle attuali emergenze ambientali (prima fra tutte, la lotta ai cambiamenti climatici) mette in evidenza l'esigenza di una stretta cooperazione tra Stati. Alla luce di ciò, il corso mira a fornire una conoscenza approfondita dei contenuti e delle criticità degli accordi e degli altri strumenti internazionali volti a limitare la discrezionalità degli Stati nella definizione delle politiche nazionali di sfruttamento delle risorse naturali. Un secondo modulo è dedicato al regime di diritto internazionale sulla tutela del patrimonio culturale, nella sua dimensione materiale e immateriale. Questa è infatti oggetto dell'attività di specifiche organizzazioni internazionali ed è regolata accordi internazionali che pongono al centro dell'attenzione la protezione di detto patrimonio, l'accesso ad esso e la diffusione della sua conoscenza. In questo contento, il corso si prefigge di indagare la portata degli obblighi assunti dagli Stati e dei benefici che essi traggano dalla partecipazione agli accordi internazionali rilevanti e la possibile affermazione, nell'ordinamento internazionale, di una nozione di patrimonio culturale come bene pubblico globale.
Il corso è articolato in due moduli. Il primo prende ad esame gli strumenti internazionali in materia di tutela ambientale. In questo ambito, il carattere globale delle attuali emergenze ambientali (prima fra tutte, la lotta ai cambiamenti climatici) mette in evidenza l'esigenza di una stretta cooperazione tra Stati. Alla luce di ciò, il corso mira a fornire una conoscenza approfondita dei contenuti e delle criticità degli accordi e degli altri strumenti internazionali volti a limitare la discrezionalità degli Stati nella definizione delle politiche nazionali di sfruttamento delle risorse naturali. Un secondo modulo è dedicato al regime di diritto internazionale sulla tutela del patrimonio culturale, nella sua dimensione materiale e immateriale. Questa è infatti oggetto dell'attività di specifiche organizzazioni internazionali ed è regolata accordi internazionali che pongono al centro dell'attenzione la protezione di detto patrimonio, l'accesso ad esso e la diffusione della sua conoscenza. In questo contento, il corso si prefigge di indagare la portata degli obblighi assunti dagli Stati e dei benefici che essi traggano dalla partecipazione agli accordi internazionali rilevanti e la possibile affermazione, nell'ordinamento internazionale, di una nozione di patrimonio culturale come bene pubblico globale.
Risultati apprendimento attesi
Al termine dello studio, gli studenti saranno in grado di comprendere l'importanza e l'impatto degli strumenti del diritto internazionale sulla definizione delle politiche nazionali in materia di tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale. Attraverso l'analisi dei principali accordi internazionali e l'esame della prassi di organizzazioni internazionali, corti e tribunali nazionali e internazionali, saranno fornite le competenze per definire la portata degli accordi rilevanti, valutare singoli casi concreti tramite una corretta interpretazione e applicazione del diritto applicabile e, infine, esporre ed argomentare questioni di natura giuridica attraverso un uso corretto della metodologia e terminologia appresa.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Periodo
Secondo semestre
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE - CFU: 9
Lezioni: 60 ore