Teorie e metodi di ricerca per le pubbliche amministrazioni
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Nell'ambito della formazione interdisciplinare del Corso di Laurea magistrale, questo insegnamento si propone di fornire una serie di competenze analitiche, teoriche e metodologiche. Una sorta di "cassetta degli attrezzi" utile per l'analisi delle Pubbliche amministrazioni intese come organizzazioni complesse finalizzate alla produzione di politiche pubbliche e beni pubblici. Tali competenze saranno fornite a partire da un approccio teorico fondato nella teoria dell'organizzazione, opportunamente correlato all'esperienza degli apparati amministrativi pubblici dei principali paesi occidentali (USA, Germania, Francia, Regno Unito, Italia). E saranno integrate da aspetti metodologici inerenti lo studio empirico delle amministrazioni pubbliche come organizzazioni complesse.
Risultati apprendimento attesi
a) Conoscenza e capacità di comprensione: a conclusione del corso, lo studente avrà acquisito un insieme di competenze analitiche, sia teoriche sia metodologiche, inerenti i processi decisionali e la realizzazione di analisi e ricerche finalizzate alla progettazione istituzionale delle politiche pubbliche nell'ambito delle Pubbliche amministrazioni. Dal punto di vista teorico, tali competenze si inquadreranno in una conoscenza sistematica di alcuni strumenti idonei a interpretare il funzionamento e diagnosticare le principali disfunzioni delle amministrazioni pubbliche come organizzazioni complesse, oltre che a progettare possibili iniziative di intervento finalizzate a migliorarne le prestazioni.
b) Capacità di applicare conoscenza e capacità di apprendimento spontaneo: le conoscenze acquisite dovrebbero consentire allo studente di procedere autonomamente all'analisi organizzativa di uffici e settori della Pubblica amministrazione, oltre che alla progettazione di attività di analisi o ricerca/intervento ai fini di migliorare la performance organizzativa e la produzione delle politiche pubbliche da parte della Pubblica amministrazione.
c) Abilità comunicative: lo studente dovrebbe apprendere a progettare, organizzare, realizzare attività di analisi o azioni di ricerca/intervento per la Pubblica amministrazione, così come a comunicarne i risultati a interlocutori di vario genere, specialisti e non specialisti.
b) Capacità di applicare conoscenza e capacità di apprendimento spontaneo: le conoscenze acquisite dovrebbero consentire allo studente di procedere autonomamente all'analisi organizzativa di uffici e settori della Pubblica amministrazione, oltre che alla progettazione di attività di analisi o ricerca/intervento ai fini di migliorare la performance organizzativa e la produzione delle politiche pubbliche da parte della Pubblica amministrazione.
c) Abilità comunicative: lo studente dovrebbe apprendere a progettare, organizzare, realizzare attività di analisi o azioni di ricerca/intervento per la Pubblica amministrazione, così come a comunicarne i risultati a interlocutori di vario genere, specialisti e non specialisti.
Periodo: Secondo trimestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo trimestre
Programma
VERSIONE ITALIANA
Il programma si articola in due Unità Didattiche (a+b), ciascuna delle quali di circa 20 ore.
Programma dell'Unità didattica (a)
La prima Unità didattica è dedicata all'introduzione dei concetti fondamentali per l'analisi della Pubblica amministrazione come forma di organizzazione complessa in una società funzionalmente differenziata come quella occidentale. Dopo aver illustrato l'oggetto di studio, cioè la Pubblica amministrazione, come organizzazione centrale del settore pubblico, che si serve di tecnologie e risorse umane per la produzione di politiche pubbliche, verranno illustrati i principali paradigmi dell'analisi organizzativa utili alla comprensione delle burocrazie pubbliche come organizzazioni complesse. Successivamente si esamineranno i nuovi paradigmi dell'organizzazione amministrativa che stanno influenzando i processi di cambiamento in atto nella Pubblica amministrazione, in Italia come negli altri paesi del mondo occidentale, dal new public management alla public governance alle versioni recenti del Neo-weberian State. L'inquadramento teorico di questi temi avviene nella prospettiva del rapporto esistente fra strutture della società moderna e organizzazioni burocratiche. Si cercherà così di mettere in relazione le trasformazioni della società, nella loro struttura essenziale e nella loro evoluzione dinamica, con l'analisi del ruolo e della funzione che in essa riveste la pubblica amministrazione.
Unità didattica (a) - Punti fondamentali di programma:
1- L'analisi organizzativa della Pubblica amministrazione: concetti e metodi. La pubblica amministrazione come organizzazione complessa e forma di ordine sociale. L'idealtipo burocratico weberiano e la burocrazia pubblica come organizzazione razionale. Teorie dell'organizzazione e teorie dell'ordine sociale: ordine individualista e teoria della scelta razionale; ordine sistemico, evoluzione sociale e differenziazione funzionale.
2. Le trasformazioni dell'idealtipo burocratico: oltre Weber, da Merton, Goulder, Mintzberg, fino a Crozier e Williamson, per arrivare a Luhmann e Weick. Disfunzioni burocratiche e scostamenti dall'ideatipo burocratico weberiano, fino all'ordine negoziato e ai costi di governo delle transazioni. Il cruciale rapporto fra organizzazione burocratica e ambiente: dall'approccio istituzionale all'approccio sistemico.
3. Neoistituzionalismo e varianti dell'approccio individualista: Coleman e Boudon (approcci neoweberiani all'ordine sociale). L'organizzazione burocratica come istituzione: la funzione delle norme sociali. Stabilità e cambiamento, potere ed eterogenesi dei fini. L'organizzazione come sistema naturale secondo Selznick. Il modello organizzativo burocratico: decisione e programmazione; valutazione e controllo. Il ruolo della leadership organizzativa.
4- L'organizzazione burocratica, il potere organizzativo, l'ordine negoziato. Il rapporto fra politica e amministrazione e la sua contrattualizzazione. L'organizzazione fra fonti di incertezza e di potere organizzativo: la struttura formale e quella informale delle organizzazioni secondo Crozier. L'analisi economica delle organizzazioni secondo Williamson: costi di transazione, teoria dell'agenzia, comportamento strategico e opportunismo degli attori. Il design organizzativo alla luce della teoria dei contratti.
5- Il modello culturale: la cultura amministrativa e il cambiamento nella Pubblica amministrazione. Conoscenza e apprendimento. Modelli di informazione. La comunità di pratica e la comunicazione burocratica. Modelli del cambiamento burocratico. I nuovi paradigmi di organizzazione amministrativa e la gestione del cambiamento. Dal New Public Management al Public Governance. Amministrare in termini di multilevel governance e approccio degli stakeholder.
6- Il modello ecologico: l'amministrazione come ambiente sistemico. La distinzione sistema/ambiente: cibernetica del primo e del secondo ordine). Il modello luhmanniano di organizzazione. Governance amministrativa e governance verticale/orizzontale. Il sensemaking di Weick e le organizzazioni resilienti: organizzazioni che governano il cambiamento.
7- Le tendenze recenti. Dall'espansione alla crisi delle burocrazie welfariste, fino a un nuovo "ritorno" (il ritrovato ruolo del pubblico a fronte dell'emergenza pandemica). Dalla regolamentazione alla regolazione. Verso una Pubblica amministrazione post-burocratica e post-weberiana.
8- L'organizzazione come sistema autopoietico: l'approccio sistemico di Niklas Luhmann. Appartenenza e motivazioni all'agire organizzativo. Il paradosso della decisione organizzativa. Fattore tempo e assorbimento dell'incertezza. Premesse decisionali e programmi organizzativi. Il mutamento strutturale nelle organizzazioni. L'autodescrizione dell'organizzazione. La razionalità organizzativa. Organizzazione e società complessa.
Programma dell'Unità didattica (b)
La seconda Unità didattica è dedicata all'approfondimento in chiave metodologica e teorica degli approcci di stampo behaviorista allo studio delle amministrazioni pubbliche, che verranno presi in considerazione ed esaminati nella loro evoluzione, a partire da quanto introdotto nell'Unità didattica 1 a proposito di idealtipo burocratico weberiano e scostamenti relativi, per arrivare alle più recenti prospettive ispirate alle scienze cognitive, all'analisi comportamentale e al "Nudging". Dapprima si prenderà in considerazione il paradigma della razionalità limitata (Simon). Successivamente si esamineranno gli approcci originati dalle scienze cognitive (Kahneman, Gigerenzer, Weick, Thaler, Sunstein), rivolgendo particolare attenzione alla loro applicazione al design delle politiche pubbliche e al performance management delle pubbliche amministrazioni, con alcuni studi di caso.
Unità didattica (b) - Punti fondamentali di programma:
1. Scienze cognitive, analisi comportamentale e nuovi modelli di attore. Dalla razionalità limitata alle euristiche decisionali. Decisioni esperte, incertezza e decisioni intuitive. Decision making e sense making. Il ricorso ai principi dell'anticipazione e del contenimento nel comportamento amministrativo.
2. Giudizio e decisione. Assiomi della Teoria dell'Utilità in condizioni di certezza e incertezza. Soluzioni di giochi in forma normale ed estesa: dominanza strategica, equilibrio di Nash, soluzioni di induzione a ritroso, equilibri perfetti nei sottogiochi. L'approccio del nudging: spinte gentili e paternalismo liberale. Incognite dell'autonomia decisionale, conseguenze inintenzionali di azioni intenzionali e principio harms to others.
3. L'analisi comportamentale dei sistemi amministrativi per migliorare la performance nei servizi pubblici: casi studio (management pubblico, istruzione, ambiente ecc.).
4. Il nudgeathon: incoraggiare cambiamenti comportamentali a livello di sistema. L'approccio del behavioral public administration per il miglioramento della performance manageriale. Conflitto, contrattazione e negoziazione nelle organizzazioni.
Il programma si articola in due Unità Didattiche (a+b), ciascuna delle quali di circa 20 ore.
Programma dell'Unità didattica (a)
La prima Unità didattica è dedicata all'introduzione dei concetti fondamentali per l'analisi della Pubblica amministrazione come forma di organizzazione complessa in una società funzionalmente differenziata come quella occidentale. Dopo aver illustrato l'oggetto di studio, cioè la Pubblica amministrazione, come organizzazione centrale del settore pubblico, che si serve di tecnologie e risorse umane per la produzione di politiche pubbliche, verranno illustrati i principali paradigmi dell'analisi organizzativa utili alla comprensione delle burocrazie pubbliche come organizzazioni complesse. Successivamente si esamineranno i nuovi paradigmi dell'organizzazione amministrativa che stanno influenzando i processi di cambiamento in atto nella Pubblica amministrazione, in Italia come negli altri paesi del mondo occidentale, dal new public management alla public governance alle versioni recenti del Neo-weberian State. L'inquadramento teorico di questi temi avviene nella prospettiva del rapporto esistente fra strutture della società moderna e organizzazioni burocratiche. Si cercherà così di mettere in relazione le trasformazioni della società, nella loro struttura essenziale e nella loro evoluzione dinamica, con l'analisi del ruolo e della funzione che in essa riveste la pubblica amministrazione.
Unità didattica (a) - Punti fondamentali di programma:
1- L'analisi organizzativa della Pubblica amministrazione: concetti e metodi. La pubblica amministrazione come organizzazione complessa e forma di ordine sociale. L'idealtipo burocratico weberiano e la burocrazia pubblica come organizzazione razionale. Teorie dell'organizzazione e teorie dell'ordine sociale: ordine individualista e teoria della scelta razionale; ordine sistemico, evoluzione sociale e differenziazione funzionale.
2. Le trasformazioni dell'idealtipo burocratico: oltre Weber, da Merton, Goulder, Mintzberg, fino a Crozier e Williamson, per arrivare a Luhmann e Weick. Disfunzioni burocratiche e scostamenti dall'ideatipo burocratico weberiano, fino all'ordine negoziato e ai costi di governo delle transazioni. Il cruciale rapporto fra organizzazione burocratica e ambiente: dall'approccio istituzionale all'approccio sistemico.
3. Neoistituzionalismo e varianti dell'approccio individualista: Coleman e Boudon (approcci neoweberiani all'ordine sociale). L'organizzazione burocratica come istituzione: la funzione delle norme sociali. Stabilità e cambiamento, potere ed eterogenesi dei fini. L'organizzazione come sistema naturale secondo Selznick. Il modello organizzativo burocratico: decisione e programmazione; valutazione e controllo. Il ruolo della leadership organizzativa.
4- L'organizzazione burocratica, il potere organizzativo, l'ordine negoziato. Il rapporto fra politica e amministrazione e la sua contrattualizzazione. L'organizzazione fra fonti di incertezza e di potere organizzativo: la struttura formale e quella informale delle organizzazioni secondo Crozier. L'analisi economica delle organizzazioni secondo Williamson: costi di transazione, teoria dell'agenzia, comportamento strategico e opportunismo degli attori. Il design organizzativo alla luce della teoria dei contratti.
5- Il modello culturale: la cultura amministrativa e il cambiamento nella Pubblica amministrazione. Conoscenza e apprendimento. Modelli di informazione. La comunità di pratica e la comunicazione burocratica. Modelli del cambiamento burocratico. I nuovi paradigmi di organizzazione amministrativa e la gestione del cambiamento. Dal New Public Management al Public Governance. Amministrare in termini di multilevel governance e approccio degli stakeholder.
6- Il modello ecologico: l'amministrazione come ambiente sistemico. La distinzione sistema/ambiente: cibernetica del primo e del secondo ordine). Il modello luhmanniano di organizzazione. Governance amministrativa e governance verticale/orizzontale. Il sensemaking di Weick e le organizzazioni resilienti: organizzazioni che governano il cambiamento.
7- Le tendenze recenti. Dall'espansione alla crisi delle burocrazie welfariste, fino a un nuovo "ritorno" (il ritrovato ruolo del pubblico a fronte dell'emergenza pandemica). Dalla regolamentazione alla regolazione. Verso una Pubblica amministrazione post-burocratica e post-weberiana.
8- L'organizzazione come sistema autopoietico: l'approccio sistemico di Niklas Luhmann. Appartenenza e motivazioni all'agire organizzativo. Il paradosso della decisione organizzativa. Fattore tempo e assorbimento dell'incertezza. Premesse decisionali e programmi organizzativi. Il mutamento strutturale nelle organizzazioni. L'autodescrizione dell'organizzazione. La razionalità organizzativa. Organizzazione e società complessa.
Programma dell'Unità didattica (b)
La seconda Unità didattica è dedicata all'approfondimento in chiave metodologica e teorica degli approcci di stampo behaviorista allo studio delle amministrazioni pubbliche, che verranno presi in considerazione ed esaminati nella loro evoluzione, a partire da quanto introdotto nell'Unità didattica 1 a proposito di idealtipo burocratico weberiano e scostamenti relativi, per arrivare alle più recenti prospettive ispirate alle scienze cognitive, all'analisi comportamentale e al "Nudging". Dapprima si prenderà in considerazione il paradigma della razionalità limitata (Simon). Successivamente si esamineranno gli approcci originati dalle scienze cognitive (Kahneman, Gigerenzer, Weick, Thaler, Sunstein), rivolgendo particolare attenzione alla loro applicazione al design delle politiche pubbliche e al performance management delle pubbliche amministrazioni, con alcuni studi di caso.
Unità didattica (b) - Punti fondamentali di programma:
1. Scienze cognitive, analisi comportamentale e nuovi modelli di attore. Dalla razionalità limitata alle euristiche decisionali. Decisioni esperte, incertezza e decisioni intuitive. Decision making e sense making. Il ricorso ai principi dell'anticipazione e del contenimento nel comportamento amministrativo.
2. Giudizio e decisione. Assiomi della Teoria dell'Utilità in condizioni di certezza e incertezza. Soluzioni di giochi in forma normale ed estesa: dominanza strategica, equilibrio di Nash, soluzioni di induzione a ritroso, equilibri perfetti nei sottogiochi. L'approccio del nudging: spinte gentili e paternalismo liberale. Incognite dell'autonomia decisionale, conseguenze inintenzionali di azioni intenzionali e principio harms to others.
3. L'analisi comportamentale dei sistemi amministrativi per migliorare la performance nei servizi pubblici: casi studio (management pubblico, istruzione, ambiente ecc.).
4. Il nudgeathon: incoraggiare cambiamenti comportamentali a livello di sistema. L'approccio del behavioral public administration per il miglioramento della performance manageriale. Conflitto, contrattazione e negoziazione nelle organizzazioni.
Prerequisiti
Auspicabili prerequisiti per la fruizione del corso riguardano la conoscenza dei concetti fondamentali della Scienza politica, molti dei quali nel corso dell'insegnamento saranno sostanzialmente dati per scontati. Per coloro che fossero privi di tali prerequisiti è caldamente suggerita la consultazione preliminare di uno dei seguenti testi:
a) D. Caramani (a cura di), Scienza politica, III° Edizione Italiana, a cura di L.M. Fasano, N. Pasini e M. Regalia, Egea, Milano 2022;
b) G. Pasquino, Nuovo corso di Scienza politica, V Edizione, il Mulino, Bologna 2023.
a) D. Caramani (a cura di), Scienza politica, III° Edizione Italiana, a cura di L.M. Fasano, N. Pasini e M. Regalia, Egea, Milano 2022;
b) G. Pasquino, Nuovo corso di Scienza politica, V Edizione, il Mulino, Bologna 2023.
Metodi didattici
Lezioni frontali (in presenza, se - stante l'Emergenza Covid-19 - le disposizioni normative lo consentiranno), presentazioni da parte degli studenti, studi di caso, discussioni di gruppo, anche con la previsione di testimonianze portate da politici, amministratori e dirigenti della Pubblica amministrazione. Materiali di ausilio e di integrazione alla didattica saranno disponibili sulla piattaforma ARIEL.
Materiale di riferimento
Unità didattica (a):
1 - A. Lippi, Modelli di amministrazioni pubbliche, il Mulino, Bologna 2022; oppure, in alternativa: M. Catino e L. Tirabeni, Fondamenti di organizzazione, il Mulino, Bologna 2023.
2 - N. Luhmann, Organizzazione e Decisione, Bruno Mondadori Editore, Milano 2005.
Unità didattica (b):
3 - D. Pietroni, R. Rumiati, R. Viale, Strumenti per negoziare. Dalle scienze comportamentali all'e-negotiation. Differenze individuali e culturali, Raffaello Cortina editore, Milano 2024.
****
I testi obbligatori per sostenere l'esame, sia per gli studenti frequentanti sia per gli studenti non frequentanti, sono tre.
Qui a seguire sono elencati altri testi suggeriti per ulteriori approfondimenti:
a) Sull'evoluzione storica dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Melis, Storia dell'amministrazione italiana (1861-1993), il Mulino, Bologna 1996.
- S. Sepe, Storia dell'amministrazione italiana (1861-2017), Editoriale scientifica, Napoli 2018.
- S. Cassese, Governare gli italiani. Storia dello Stato, il Mulino, Bologna 2014.
b) Sul settore pubblico dal punto di vista economico:
- J.E. Stiglitz e J.K. Rosengard, Economia del settore pubblico. Fondazioni teoriche, spesa e imposte, Hoepli, Milano 2018.
c) Sul rapporto fra Pubblica amministrazione e politiche pubbliche, oltre che sugli andamenti economici del settore pubblico rispetto alle decisioni di policy:
- A. La Spina (a cura di), Politiche pubbliche. Analisi e valutazione, il Mulino, Bologna 2020.
d) Sui principali settori di policy dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Capano e E. Gualmini (a cura di), Le amministrazioni pubbliche in Italia, il Mulino, Bologna 2011.
e) Sulla progettazione e il governo del cambiamento organizzativo:
- G. Jones, Organizzazione. Teoria, progettazione, cambiamento, Egea, Milano 2012.
f) Sull'analisi economica delle organizzazioni, l'analisi dei costi di transazione, la teoria dell'agenzia, l'agire strategico (teoria dei giochi), le asimmetrie informative e i comportamenti opportunistici degli attori:
D. Kreps, Microeconomia per manager, Egea, Milano 2005.
B. Chiarini, Un mondo in conflitto. Teoria dei giochi applicata, Mondadori Università, Milano 2017.
1 - A. Lippi, Modelli di amministrazioni pubbliche, il Mulino, Bologna 2022; oppure, in alternativa: M. Catino e L. Tirabeni, Fondamenti di organizzazione, il Mulino, Bologna 2023.
2 - N. Luhmann, Organizzazione e Decisione, Bruno Mondadori Editore, Milano 2005.
Unità didattica (b):
3 - D. Pietroni, R. Rumiati, R. Viale, Strumenti per negoziare. Dalle scienze comportamentali all'e-negotiation. Differenze individuali e culturali, Raffaello Cortina editore, Milano 2024.
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I testi obbligatori per sostenere l'esame, sia per gli studenti frequentanti sia per gli studenti non frequentanti, sono tre.
Qui a seguire sono elencati altri testi suggeriti per ulteriori approfondimenti:
a) Sull'evoluzione storica dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Melis, Storia dell'amministrazione italiana (1861-1993), il Mulino, Bologna 1996.
- S. Sepe, Storia dell'amministrazione italiana (1861-2017), Editoriale scientifica, Napoli 2018.
- S. Cassese, Governare gli italiani. Storia dello Stato, il Mulino, Bologna 2014.
b) Sul settore pubblico dal punto di vista economico:
- J.E. Stiglitz e J.K. Rosengard, Economia del settore pubblico. Fondazioni teoriche, spesa e imposte, Hoepli, Milano 2018.
c) Sul rapporto fra Pubblica amministrazione e politiche pubbliche, oltre che sugli andamenti economici del settore pubblico rispetto alle decisioni di policy:
- A. La Spina (a cura di), Politiche pubbliche. Analisi e valutazione, il Mulino, Bologna 2020.
d) Sui principali settori di policy dell'amministrazione pubblica italiana:
- G. Capano e E. Gualmini (a cura di), Le amministrazioni pubbliche in Italia, il Mulino, Bologna 2011.
e) Sulla progettazione e il governo del cambiamento organizzativo:
- G. Jones, Organizzazione. Teoria, progettazione, cambiamento, Egea, Milano 2012.
f) Sull'analisi economica delle organizzazioni, l'analisi dei costi di transazione, la teoria dell'agenzia, l'agire strategico (teoria dei giochi), le asimmetrie informative e i comportamenti opportunistici degli attori:
D. Kreps, Microeconomia per manager, Egea, Milano 2005.
B. Chiarini, Un mondo in conflitto. Teoria dei giochi applicata, Mondadori Università, Milano 2017.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Esame scritto o orale, a seconda che si sia studenti frequentanti o meno del corso, con eventuale integrazione orale facoltativa in forma di colloquio su tutto il programma per coloro che superano la prova scritta con almeno 27/30.
Gli studenti frequentanti dovranno sostenere una prova intermedia, nella forma di un esame scritto o di una relazione su un argomento di approfondimento, sulla prima parte del programma del corso, e una prova finale, in forma orale, alla fine del corso sulla parte rimanente del programma.
Gli studenti non frequentanti sosterranno l'esame in forma scritta.
Gli studenti frequentanti dovranno sostenere una prova intermedia, nella forma di un esame scritto o di una relazione su un argomento di approfondimento, sulla prima parte del programma del corso, e una prova finale, in forma orale, alla fine del corso sulla parte rimanente del programma.
Gli studenti non frequentanti sosterranno l'esame in forma scritta.
SPS/04 - SCIENZA POLITICA - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docente:
Fasano Luciano Mario
Turni:
Turno
Docente:
Fasano Luciano MarioDocente/i
Ricevimento:
Fino a nuova comunicazione, il ricevimento viene effettuato dietro appuntamento concordato via email. Indicare come oggetto "RICHIESTA RICEVIMENTO STUDENTI".
Stanza 313 - SPS Dipartimento di Scienze sociali e politiche, 3° piano, lato via Passione, per il ricevimento in presenza. Durante l'Emergenza Covid-19 solo per i miei tesisti e dietro appuntamento.