Storia delle professioni legali
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di fornire allo studente gli strumenti per conoscere lo sviluppo storico delle professioni legali in Europa (e in particolare dell'avvocatura), rintracciando le linee di continuità e discontinuità tra passato e presente.
L'obiettivo formativo del corso consiste, pertanto, nell'illustrare le dinamiche evolutive che hanno condotto all'assetto attuale dell'avvocatura, attraverso la riflessione sui modelli storici dell'organizzazione e delle regole della professione forense dal XII al XX secolo.
L'obiettivo formativo del corso consiste, pertanto, nell'illustrare le dinamiche evolutive che hanno condotto all'assetto attuale dell'avvocatura, attraverso la riflessione sui modelli storici dell'organizzazione e delle regole della professione forense dal XII al XX secolo.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso, lo studente dovrà dimostrare di:
- conoscere l'evoluzione della disciplina dell'avvocatura dal medioevo all'età contemporanea (conoscenza e comprensione);
- saper riflettere sulle questioni connesse con l'esercizio delle professioni legali nei diversi contesti storici (capacità di applicare conoscenza e comprensione);
- aver acquisito consapevolezza critica sul ruolo svolto dall'avvocatura nello sviluppo del diritto europeo e attitudine alla configurazione di questioni connesse con l'esercizio delle professioni legali in prospettiva storica, anche attraverso la redazione di relazioni scritte (capacità critiche e di giudizio);
- saper esporre (in forma orale e scritta) le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio (capacità di comunicare quanto si è appreso);
- avere acquisito la capacità di riflettere sulle linee evolutive della storia dell'avvocatura, nei rapporti con la magistratura, nonché con la politica e la società, nella costante comparazione tra passato e presente (capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita).
- conoscere l'evoluzione della disciplina dell'avvocatura dal medioevo all'età contemporanea (conoscenza e comprensione);
- saper riflettere sulle questioni connesse con l'esercizio delle professioni legali nei diversi contesti storici (capacità di applicare conoscenza e comprensione);
- aver acquisito consapevolezza critica sul ruolo svolto dall'avvocatura nello sviluppo del diritto europeo e attitudine alla configurazione di questioni connesse con l'esercizio delle professioni legali in prospettiva storica, anche attraverso la redazione di relazioni scritte (capacità critiche e di giudizio);
- saper esporre (in forma orale e scritta) le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio (capacità di comunicare quanto si è appreso);
- avere acquisito la capacità di riflettere sulle linee evolutive della storia dell'avvocatura, nei rapporti con la magistratura, nonché con la politica e la società, nella costante comparazione tra passato e presente (capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita).
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
L'avvocatura continua a costituire uno dei tradizionali sbocchi professionali dei laureati in Giurisprudenza. Le trasformazioni sociali, culturali ed economiche dell'attuale fase storica hanno, tuttavia, modificato profondamente i modelli di organizzazione e le forme di esercizio della professione: basterà pensare alla necessità di aggiornamento e di specializzazione nei diversi settori dell'ordinamento, anche a seguito dell'emersione di "nuovi" diritti derivanti dall'innovazione tecnologica, e all'esigenza di superamento dei confini degli ordinamenti giuridici nazionali dovuto alla globalizzazione.
Sono proprio tali trasformazioni a rendere indispensabile una riflessione in prospettiva storica sulla funzione della professione forense, che ne evidenzi le specificità.
L'insegnamento è volto a ricostruire la storia dell'avvocatura in Italia (ma sempre nel confronto con il contesto europeo), con particolare riguardo ai secoli XIX e XX, attraverso l'angolo visuale dell'indipendenza degli avvocati - sia come singoli sia come ceto -, quale presupposto per l'effettività del diritto di difesa,
Tale ricostruzione consentirà di approfondire, in prospettiva storica, alcuni temi ancora oggi cruciali nel dibattito sull'esercizio dell'avvocatura, quali l'organizzazione degli ordini professionali e la potestà disciplinare sugli avvocati, le regole di deontologia forense, il rapporto tra avvocatura e magistratura, la formazione e l'accesso alle professioni legali, l'ammissione delle donne alle professioni legali, il patrocinio legale dei non abbienti.
Sono proprio tali trasformazioni a rendere indispensabile una riflessione in prospettiva storica sulla funzione della professione forense, che ne evidenzi le specificità.
L'insegnamento è volto a ricostruire la storia dell'avvocatura in Italia (ma sempre nel confronto con il contesto europeo), con particolare riguardo ai secoli XIX e XX, attraverso l'angolo visuale dell'indipendenza degli avvocati - sia come singoli sia come ceto -, quale presupposto per l'effettività del diritto di difesa,
Tale ricostruzione consentirà di approfondire, in prospettiva storica, alcuni temi ancora oggi cruciali nel dibattito sull'esercizio dell'avvocatura, quali l'organizzazione degli ordini professionali e la potestà disciplinare sugli avvocati, le regole di deontologia forense, il rapporto tra avvocatura e magistratura, la formazione e l'accesso alle professioni legali, l'ammissione delle donne alle professioni legali, il patrocinio legale dei non abbienti.
Prerequisiti
Come da regolamento didattico del corso di laurea: in particolare, sono propedeutici Istituzioni di diritto privato e Diritto costituzionale.
Metodi didattici
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata, anche se non obbligatoria. Il docente utilizzerà lezioni frontali, volte innanzitutto all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze dell'insegnamento. La discussione in aula col docente su casi pratici e questioni giuridiche è parte integrante del metodo didattico al fine di promuovere lo spirito critico e la capacità di ragionamento e argomentazione degli studenti.
Sono previsti incontri con docenti e professionisti per l'approfondimento di tematiche specifiche in prospettiva storica e attuale.
L'insegnamento si avvale di materiale didattico disponibile sulla piattaforma myARIEL.
Sono previsti incontri con docenti e professionisti per l'approfondimento di tematiche specifiche in prospettiva storica e attuale.
L'insegnamento si avvale di materiale didattico disponibile sulla piattaforma myARIEL.
Materiale di riferimento
Per gli studenti frequentanti, i materiali didattici (slide utilizzate a lezione, testi di riferimento e sentenze) verranno indicati durante le lezioni e resi disponibili sulla piattaforma ARIEL.
Per gli studenti non frequentanti, l'esame si svolgerà su uno a scelta dei seguenti testi (1 , 2 o 3):
1. dispensa acquistabile presso la copisteria Laura s.r.l., via Bergamini 17, Milano e contenente:
a. A. Padoa Schioppa, Brevi note sull'avvocatura nell'età del diritto comune (pubbl. in Un progetto di ricerca sulla storia dell'avvocatura, a cura di G. Alpa, R. Danovi, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 41-53);
b. E. Dezza, L'avvocato nella storia del processo penale (pubbl. in Un progetto di ricerca sulla storia dell'avvocatura, a cura di G. Alpa, R. Danovi, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 111-134);
c. C. Storti, Avvocati milanesi tra Austria e Italia (pubbl. in Sapere accademico e pratica legale fra Antico Regime ed unificazione nazionale, a cura di V. Piergiovanni, Genova, Accademia Ligure di Scienze e Lettere, 2009, pp. 352-399 e in Avvocati e avvocatura nell'Italia dell'Ottocento, a cura di A. Padoa Schioppa, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 271-321);
d. C. Cavagnari, E. Caldara, Avvocati e procuratori, edizione a cura di G. Alpa, Bologna, Il Mulino, 2004 (limitatamente alle pp. 7-35 e 157-357);
e. M.N. Miletti, Uno "zelo invadente". Il rifiuto della pubblicità istruttoria nel c.p.p. del 1913 (pubbl. in Processo penale e opinione pubblica, a cura di F. Colao, L. Lacchè, C. Storti, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 227-262).
oppure
2. A. Meniconi, La "maschia avvocatura". Istituzioni e professione forense in epoca fascista (1922-1943), Bologna, Il Mulino, 2006 (Collana Storia dell'Avvocatura in Italia)
oppure
3. A. Meniconi, Storia della magistratura italiana, Bologna, Il Mulino, 2012
Per gli studenti non frequentanti, l'esame si svolgerà su uno a scelta dei seguenti testi (1 , 2 o 3):
1. dispensa acquistabile presso la copisteria Laura s.r.l., via Bergamini 17, Milano e contenente:
a. A. Padoa Schioppa, Brevi note sull'avvocatura nell'età del diritto comune (pubbl. in Un progetto di ricerca sulla storia dell'avvocatura, a cura di G. Alpa, R. Danovi, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 41-53);
b. E. Dezza, L'avvocato nella storia del processo penale (pubbl. in Un progetto di ricerca sulla storia dell'avvocatura, a cura di G. Alpa, R. Danovi, Bologna, Il Mulino, 2003, pp. 111-134);
c. C. Storti, Avvocati milanesi tra Austria e Italia (pubbl. in Sapere accademico e pratica legale fra Antico Regime ed unificazione nazionale, a cura di V. Piergiovanni, Genova, Accademia Ligure di Scienze e Lettere, 2009, pp. 352-399 e in Avvocati e avvocatura nell'Italia dell'Ottocento, a cura di A. Padoa Schioppa, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 271-321);
d. C. Cavagnari, E. Caldara, Avvocati e procuratori, edizione a cura di G. Alpa, Bologna, Il Mulino, 2004 (limitatamente alle pp. 7-35 e 157-357);
e. M.N. Miletti, Uno "zelo invadente". Il rifiuto della pubblicità istruttoria nel c.p.p. del 1913 (pubbl. in Processo penale e opinione pubblica, a cura di F. Colao, L. Lacchè, C. Storti, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 227-262).
oppure
2. A. Meniconi, La "maschia avvocatura". Istituzioni e professione forense in epoca fascista (1922-1943), Bologna, Il Mulino, 2006 (Collana Storia dell'Avvocatura in Italia)
oppure
3. A. Meniconi, Storia della magistratura italiana, Bologna, Il Mulino, 2012
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
- Modalità: prova orale
- Tipologia di prova: interrogazione orale
- Parametri di valutazione: correttezza dei contenuti, chiarezza ed efficacia argomentativa, proprietà d linguaggio, capacità di analisi critica.
- Tipo di valutazione utilizzata: voto in trentesimi
Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente
- Tipologia di prova: interrogazione orale
- Parametri di valutazione: correttezza dei contenuti, chiarezza ed efficacia argomentativa, proprietà d linguaggio, capacità di analisi critica.
- Tipo di valutazione utilizzata: voto in trentesimi
Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente
IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Bianchi Riva Raffaella
Turni:
Turno
Docente:
Bianchi Riva RaffaellaDocente/i
Ricevimento:
Giovedì ore 10.30-12.30 previo appuntamento (scrivere a: [email protected])
c/o Dipartimento di diritto pubblico nazionale e sovranazionale, sezione di Storia del diritto (secondo piano). Se a distanza il ricevimento si svolge su Microsoft Teams (codice: szczjpt)