Sistemi hamiltoniani 1
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Gli obiettivi principali dell'insegnamento sono: fornire le basi della formulazione Hamiltoniana della Meccanica Classica; introdurre la teoria classica delle perturbazioni per lo studio dei sistemi quasi integrabili; dettagliare alcuni metodi di esplorazione numerica della Dinamica, con attività di laboratorio.
Risultati apprendimento attesi
Al termine dell'insegnamento lo studente sarà in grado di utilizzare il formalismo Hamiltoniano nella descrizione ed analisi di sistemi dinamici; saprà applicare i principali teoremi sulla dinamica dei sistemi Hamiltoniani, per lo studio degli stessi; saprà utilizzare dei metodi della teoria delle perturbazioni in ambito Hamiltoniano.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Prerequisiti
Si consiglia la familiarità con i contenuti del corso di Fisica Matematica 1.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste di una prova orale per la prima parte, e della valutazione delle attività svolte durante il laboratorio per il secondo modulo; qualora non fosse possibile la valutazione in itinere del laboratorio si ipotizza l'assegnazione di un breve progetto.
- Durante la prova orale verrà richiesto di illustrare alcuni risultati del programma dell'insegnamento, al fine di valutare le conoscenze e la comprensione degli argomenti trattati, nonché la capacità di saperli applicare.
- La valutazione del laboratorio si basa sullo svolgimento delle attività di volta in volta richieste nelle varie sedute di laboratorio; se ciò non fosse possibile si assegnerà un progetto a fine corso.
L'esame si intende superato se viene superata la prova orale e, per chi segue l'insegnamento completo da 9CFU, se viene valutata positivamente l'attività di laboratorio. Il voto è espresso in trentesimi e verrà comunicato immediatamente al termine della prova orale.
- Durante la prova orale verrà richiesto di illustrare alcuni risultati del programma dell'insegnamento, al fine di valutare le conoscenze e la comprensione degli argomenti trattati, nonché la capacità di saperli applicare.
- La valutazione del laboratorio si basa sullo svolgimento delle attività di volta in volta richieste nelle varie sedute di laboratorio; se ciò non fosse possibile si assegnerà un progetto a fine corso.
L'esame si intende superato se viene superata la prova orale e, per chi segue l'insegnamento completo da 9CFU, se viene valutata positivamente l'attività di laboratorio. Il voto è espresso in trentesimi e verrà comunicato immediatamente al termine della prova orale.
sistemi hamiltoniani 1 (prima parte)
Programma
Il corso si propone di trattare gli aspetti qualitativi della dinamica dei sistemi Hamiltoniani sia finito che infinito dimensionali. Si compone sostanzialmente di tre parti: (1) teoria classica e sistemi integabili, (2) teoria delle perturbazioni per sistemi finito dimensionali e piccoli divisori, (3) teoria delle perturbazioni per sistemi con infiniti gradi di libertà.
Nella prima parte verranno presentati alcuni risultati classici databili dalla seconda metà dell''800 fino agli anni 60 del '900, nella seconda parte verranno introdotti i capisaldi della teoria teoria delle perturbazion dei sistemi finito dimensionali databili dall'inizio del '900, fino all'inizio degli anni '90 del '900.
Più in dettaglio.
1.1 Formulazione Hamiltoniana delle equazioni di un sistema Hamiltoniano, trasformazioni canoniche, relazione tra costanti del moto e simmetrie,
1.2 Teorema di Liouville-Arnold-Jost: uso delle costanti del moto per integrare le equazioni, dinamica di un sistema integrabile come flusso lineare su un toro, variabili angolo azione.
1.3 Costruzione esplicita delle variabili angolo azione per alcuni sistemi significativi
2.1 Forma normale di Birkhoff, piccoli divisori, stabilità su tempi lunghi della dinamica in perturbazioni di sistemi non risonanti, comportamento di sistemi risonanti (battimenti non lineari).
2.2 Teoria delle perturbazioni per sistemi integrabili: densità delle risonanze, teorema di Poincaré di non esistenza delle costanti del moto, teorema di Nekhoroshev per la stabilità su tempi esponenziali (dimostrazione alla Lochak). Cenni alla teoria KAM. Applicazioni ad alcuni problemi significativi tra cui la precessione del perielio di Mercurio.
Nella terza parte si introdurranno alcuni elementi utili per estendere la teoria delle perturbazioni a sistemi infinito dimensionale, in particolare per sistemi di particelle al limite termodinamico. Si discuteranno i fondamenti dinamici della meccanica statistica, e la metastabilità nel modello di Fermi Pasta Ulam e più in generale in sistemi composti da molte particelle
Nella prima parte verranno presentati alcuni risultati classici databili dalla seconda metà dell''800 fino agli anni 60 del '900, nella seconda parte verranno introdotti i capisaldi della teoria teoria delle perturbazion dei sistemi finito dimensionali databili dall'inizio del '900, fino all'inizio degli anni '90 del '900.
Più in dettaglio.
1.1 Formulazione Hamiltoniana delle equazioni di un sistema Hamiltoniano, trasformazioni canoniche, relazione tra costanti del moto e simmetrie,
1.2 Teorema di Liouville-Arnold-Jost: uso delle costanti del moto per integrare le equazioni, dinamica di un sistema integrabile come flusso lineare su un toro, variabili angolo azione.
1.3 Costruzione esplicita delle variabili angolo azione per alcuni sistemi significativi
2.1 Forma normale di Birkhoff, piccoli divisori, stabilità su tempi lunghi della dinamica in perturbazioni di sistemi non risonanti, comportamento di sistemi risonanti (battimenti non lineari).
2.2 Teoria delle perturbazioni per sistemi integrabili: densità delle risonanze, teorema di Poincaré di non esistenza delle costanti del moto, teorema di Nekhoroshev per la stabilità su tempi esponenziali (dimostrazione alla Lochak). Cenni alla teoria KAM. Applicazioni ad alcuni problemi significativi tra cui la precessione del perielio di Mercurio.
Nella terza parte si introdurranno alcuni elementi utili per estendere la teoria delle perturbazioni a sistemi infinito dimensionale, in particolare per sistemi di particelle al limite termodinamico. Si discuteranno i fondamenti dinamici della meccanica statistica, e la metastabilità nel modello di Fermi Pasta Ulam e più in generale in sistemi composti da molte particelle
Metodi didattici
Lezioni frontali; frequenza fortemente consigliata
Materiale di riferimento
Dispense disponibili sulla pagina web dell'insegnamento nella piattaforma Ariel.
sistemi hamiltoniani 1 (seconda parte)
Programma
1. Integratori simplettici; proprietà generali ed implementazione al calcolatore con integrazione di sistemi Hamiltoniani.
2. Costruzione perturbativa esplicita di integrali primi approssimati e/o di forme normali, tramite tecniche di manipolazione simbolica.
2. Costruzione perturbativa esplicita di integrali primi approssimati e/o di forme normali, tramite tecniche di manipolazione simbolica.
Metodi didattici
Lezioni frontali ed esercitazioni in laboratorio al calcolatore.
Materiale di riferimento
Dispense disponibili sulla pagina web dell'insegnamento nella piattaforma Ariel.
Moduli o unità didattiche
sistemi hamiltoniani 1 (prima parte)
MAT/07 - FISICA MATEMATICA - CFU: 6
Laboratori: 12 ore
Lezioni: 35 ore
Lezioni: 35 ore
Docente:
Carati Andrea
sistemi hamiltoniani 1 (seconda parte)
MAT/07 - FISICA MATEMATICA - CFU: 3
Laboratori: 12 ore
Lezioni: 14 ore
Lezioni: 14 ore
Docente:
Carati Andrea
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Su appuntamento
Ufficio - Dipartimento di Matematica - Via Saldini 50