Restauro dei beni culturali
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato alla formazione del Conservation Scientist, attraverso l'acquisizione di competenze teoriche, metodologiche e tecniche avanzate nell'ambito della Conservazione e del Restauro, con un focus specifico sulle opere mobili. L'insegnamento si propone di sviluppare la capacità dello studente di affrontare in modo critico e autonomo le problematiche conservative, incoraggiando il dialogo e la cooperazione con le diverse figure professionali coinvolte negli interventi di restauro.
Il programma didattico comprende lo studio dei materiali costitutivi e delle tecniche esecutive pittoriche, con particolare attenzione ai dipinti murali, su tavola e su tela, dall'Antichità fino all'epoca moderna. L'attività formativa prevede l'esercizio nel riconoscimento delle tecniche artistiche, dei materiali originali e dei prodotti di alterazione, integrando tali conoscenze con l'analisi delle potenzialità offerte dalle metodologie diagnostiche.
Questa combinazione costituirà il nucleo centrale della riflessione critica su ciascun progetto di restauro, fornendo agli studenti una solida base metodologica per stabilire obiettivi e modalità operative all'interno di potenziali protocolli d'intervento conservativo.
L'insegnamento intende contribuire alla formazione del Conservation Scientist fornendo gli strumenti teorici, metodologici e tecnici relativi alla disciplina della Conservazione e del Restauro.
Il primo nucleo di lezioni sarà dedicato alla trattazione dei materiali e delle principali tecniche esecutive dei manufatti di interesse storico-artistico, premessa fondamentale per la comprensione dell'interazione manufatto-ambiente, per la valutazione dello stato di conservazione, l'interpretazione del dato diagnostico e la progettazione di un intervento di manutenzione e restauro.
A partire dal relativismo del concetto di restauro, il secondo nucleo di lezioni ne illustrerà la storia e l'evoluzione nei suoi aspetti metodologici, a partire dal mondo antico fino agli orientamenti attuali, considerando il panorama di ricerca internazionale.
L'insegnamento si soffermerà dunque sulla trattazione delle teorie del restauro ed in particolare sul fondamentale contributo teorico, critico e metodologico di Cesare Brandi.
In ultimo, verranno presentati e discussi alcuni casi di studio, oggetto dei più rilevanti ed attuali progetti di diagnostica, conservazione e restauro realizzati da istituzioni museali ed enti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
Il programma didattico comprende lo studio dei materiali costitutivi e delle tecniche esecutive pittoriche, con particolare attenzione ai dipinti murali, su tavola e su tela, dall'Antichità fino all'epoca moderna. L'attività formativa prevede l'esercizio nel riconoscimento delle tecniche artistiche, dei materiali originali e dei prodotti di alterazione, integrando tali conoscenze con l'analisi delle potenzialità offerte dalle metodologie diagnostiche.
Questa combinazione costituirà il nucleo centrale della riflessione critica su ciascun progetto di restauro, fornendo agli studenti una solida base metodologica per stabilire obiettivi e modalità operative all'interno di potenziali protocolli d'intervento conservativo.
L'insegnamento intende contribuire alla formazione del Conservation Scientist fornendo gli strumenti teorici, metodologici e tecnici relativi alla disciplina della Conservazione e del Restauro.
Il primo nucleo di lezioni sarà dedicato alla trattazione dei materiali e delle principali tecniche esecutive dei manufatti di interesse storico-artistico, premessa fondamentale per la comprensione dell'interazione manufatto-ambiente, per la valutazione dello stato di conservazione, l'interpretazione del dato diagnostico e la progettazione di un intervento di manutenzione e restauro.
A partire dal relativismo del concetto di restauro, il secondo nucleo di lezioni ne illustrerà la storia e l'evoluzione nei suoi aspetti metodologici, a partire dal mondo antico fino agli orientamenti attuali, considerando il panorama di ricerca internazionale.
L'insegnamento si soffermerà dunque sulla trattazione delle teorie del restauro ed in particolare sul fondamentale contributo teorico, critico e metodologico di Cesare Brandi.
In ultimo, verranno presentati e discussi alcuni casi di studio, oggetto dei più rilevanti ed attuali progetti di diagnostica, conservazione e restauro realizzati da istituzioni museali ed enti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
Risultati apprendimento attesi
Lo studente dovrà sviluppare la capacità di leggere e analizzare le tracce materiali che rivelano le tecniche esecutive utilizzate nelle opere d'arte, nonché eventuali interventi di restauro precedenti. Sarà in grado di identificare i fenomeni di alterazione o deterioramento dei materiali originali e di restauro, permettendo una valutazione accurata dello stato di conservazione di manufatti storici e artistici.
Inoltre, sarà essenziale che lo studente conosca tutte le fasi di un progetto di conservazione, dalle indagini diagnostiche, sia invasive che non invasive, alle moderne procedure di restauro. Dovrà essere in grado di selezionare le tecniche diagnostiche più appropriate per una corretta analisi materica e strutturale dell'opera.
L'approccio metodologico sarà arricchito da una capacità critica autonoma nell'analisi di ogni fase dell'intervento conservativo, grazie a una visione interdisciplinare equilibrata. Lo studente dovrà padroneggiare il linguaggio tecnico specifico della conservazione e del restauro, partecipando attivamente a discussioni su casi di studio reali durante visite didattiche e seminari con esperti del settore.
Una solida conoscenza della storia del restauro, e dei temi centrali nel dibattito critico e metodologico della disciplina, sarà parte integrante del percorso formativo. Infine, lo studente dovrà dimostrare un'ampia conoscenza della bibliografia di riferimento, mantenendosi costantemente aggiornato e ampliando le proprie competenze tramite la consultazione autonoma di testi, articoli scientifici, seminari e conferenze.
Inoltre, sarà essenziale che lo studente conosca tutte le fasi di un progetto di conservazione, dalle indagini diagnostiche, sia invasive che non invasive, alle moderne procedure di restauro. Dovrà essere in grado di selezionare le tecniche diagnostiche più appropriate per una corretta analisi materica e strutturale dell'opera.
L'approccio metodologico sarà arricchito da una capacità critica autonoma nell'analisi di ogni fase dell'intervento conservativo, grazie a una visione interdisciplinare equilibrata. Lo studente dovrà padroneggiare il linguaggio tecnico specifico della conservazione e del restauro, partecipando attivamente a discussioni su casi di studio reali durante visite didattiche e seminari con esperti del settore.
Una solida conoscenza della storia del restauro, e dei temi centrali nel dibattito critico e metodologico della disciplina, sarà parte integrante del percorso formativo. Infine, lo studente dovrà dimostrare un'ampia conoscenza della bibliografia di riferimento, mantenendosi costantemente aggiornato e ampliando le proprie competenze tramite la consultazione autonoma di testi, articoli scientifici, seminari e conferenze.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Periodo
Primo semestre
Lezioni da remoto
Programma
Il primo nucleo di lezioni sarà dedicato alla trattazione dei materiali e delle principali tecniche esecutive dei manufatti di interesse storico-artistico, premessa fondamentale per la comprensione dell'interazione manufatto-ambiente, per la valutazione dello stato di conservazione, l'interpretazione del dato diagnostico e la progettazione di un intervento di manutenzione e restauro.
A partire dal relativismo del concetto di restauro, il secondo nucleo di lezioni ne illustrerà la storia e l'evoluzione nei suoi aspetti metodologici, a partire dal mondo antico fino agli orientamenti attuali, considerando il panorama di ricerca internazionale.
L'insegnamento si soffermerà dunque sulla trattazione delle teorie del restauro ed in particolare sul fondamentale contributo teorico, critico e metodologico di Cesare Brandi.
In ultimo, verranno presentati e discussi alcuni casi di studio, oggetto dei più rilevanti ed attuali progetti di diagnostica, conservazione e restauro realizzati da istituzioni museali ed enti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
A partire dal relativismo del concetto di restauro, il secondo nucleo di lezioni ne illustrerà la storia e l'evoluzione nei suoi aspetti metodologici, a partire dal mondo antico fino agli orientamenti attuali, considerando il panorama di ricerca internazionale.
L'insegnamento si soffermerà dunque sulla trattazione delle teorie del restauro ed in particolare sul fondamentale contributo teorico, critico e metodologico di Cesare Brandi.
In ultimo, verranno presentati e discussi alcuni casi di studio, oggetto dei più rilevanti ed attuali progetti di diagnostica, conservazione e restauro realizzati da istituzioni museali ed enti di ricerca a livello nazionale ed internazionale.
Prerequisiti
Il corso presuppone una conoscenza pregressa di tipo manualistico della storia dell'arte italiana. costitutivi le opere d'arte mobili. È altamente raccomandata una buona comprensione della chimica e della reologia dei principali pigmenti e dei materiali costitutivi delle tipologie di manufatti trattati a lezione (dipinti murali, dipinti su tavola e tela).
Metodi didattici
Lezioni frontali, con discussione in classe e approfondimenti seminariali strutturati con lezioni-sopralluogo.
Materiale di riferimento
Cesare Brandi, Teoria del restauro, La nave di Teseo, 2022
Simona Rinaldi, Storia tecnica dell'arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX), Carocci Editore, 2011
Dispense ed articoli scientifici forniti a lezione.
Simona Rinaldi, Storia tecnica dell'arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX), Carocci Editore, 2011
Dispense ed articoli scientifici forniti a lezione.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Esame orale.
La prova finale sarà incentrata sui temi affrontati durante il corso e consisterà in un colloquio orale. Lo studente dovrà dimostrare una comprensione approfondita delle principali vicende storiche e delle questioni metodologiche legate al restauro. Sarà richiesta una conoscenza critica delle problematiche principali, delle metodologie utilizzate nel campo disciplinare,e dei principi fondamentali del restauro moderno. La valutazione terrà conto della capacità di argomentare con rigore, della competenza nel formulare giudizi critici, nonché della padronanza del lessico specialistico.
Criteri di valutazione:
Eccellente: Conoscenza completa e approfondita degli argomenti, capacità critica avanzata, uso eccellente del linguaggio specialistico, capacità di argomentazione e sintesi ottimali.
Molto buono: Conoscenza solida e articolata della materia, buona capacità critica, uso corretto del lessico tecnico, esposizione chiara e ben strutturata.
Buono: Preparazione completa ma con qualche imprecisione, capacità argomentativa sufficiente, uso adeguato del linguaggio, ma con qualche limite.
Sufficiente: Conoscenza di base degli argomenti trattati, preparazione mnemonica, capacità di argomentare limitata, esposizione poco fluida, utilizzo non sempre corretto del linguaggio specialistico.
Insufficiente: Conoscenze lacunose, incapacità di argomentare o di formulare giudizi critici, uso inadeguato del linguaggio tecnico, esposizione confusa. La presenza di significative lacune nelle conoscenze e nell'uso del linguaggio comporterà il mancato superamento dell'esame, che dovrà essere ripetuto.
La prova finale sarà incentrata sui temi affrontati durante il corso e consisterà in un colloquio orale. Lo studente dovrà dimostrare una comprensione approfondita delle principali vicende storiche e delle questioni metodologiche legate al restauro. Sarà richiesta una conoscenza critica delle problematiche principali, delle metodologie utilizzate nel campo disciplinare,e dei principi fondamentali del restauro moderno. La valutazione terrà conto della capacità di argomentare con rigore, della competenza nel formulare giudizi critici, nonché della padronanza del lessico specialistico.
Criteri di valutazione:
Eccellente: Conoscenza completa e approfondita degli argomenti, capacità critica avanzata, uso eccellente del linguaggio specialistico, capacità di argomentazione e sintesi ottimali.
Molto buono: Conoscenza solida e articolata della materia, buona capacità critica, uso corretto del lessico tecnico, esposizione chiara e ben strutturata.
Buono: Preparazione completa ma con qualche imprecisione, capacità argomentativa sufficiente, uso adeguato del linguaggio, ma con qualche limite.
Sufficiente: Conoscenza di base degli argomenti trattati, preparazione mnemonica, capacità di argomentare limitata, esposizione poco fluida, utilizzo non sempre corretto del linguaggio specialistico.
Insufficiente: Conoscenze lacunose, incapacità di argomentare o di formulare giudizi critici, uso inadeguato del linguaggio tecnico, esposizione confusa. La presenza di significative lacune nelle conoscenze e nell'uso del linguaggio comporterà il mancato superamento dell'esame, che dovrà essere ripetuto.
Siti didattici
Docente/i