Metodologia della ricerca sperimentale e tecnologica
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
- conoscere e interpretare il ruolo della variabilità nell'ambito della ricerca biomedica
- saper applicare e interpretare metodi statistici di base
- applicare la metodologia necessaria per valutare l'accuratezza e la precisione dei dati
- conoscere gli approcci quantitativi
- interpretare risultati quantitativi.
- saper applicare e interpretare metodi statistici di base
- applicare la metodologia necessaria per valutare l'accuratezza e la precisione dei dati
- conoscere gli approcci quantitativi
- interpretare risultati quantitativi.
Risultati apprendimento attesi
Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di saper applicare le conoscenze acquisite per leggere criticamente i risultati degli studi scientifici.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
Prova scritta con 30 quiz (con 3 o 4 opzioni di risposta). Ad ogni riposta esatta sarà assegnato 1 punto. Non sono previste penalizzazioni per le risposte non date o errate. È possibile sostenere la prova anche due volte nella stessa sessione.
L'esame di fine corso mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati.
La prenotazione sul portale UNIMIA, entro le date stabilite per ciascun appello, è obbligatoria per lo svolgimento dell'esame.
L'esame di fine corso mira a valutare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati.
La prenotazione sul portale UNIMIA, entro le date stabilite per ciascun appello, è obbligatoria per lo svolgimento dell'esame.
Sistema di elaborazione delle informazioni per controllo di qualità nelle applicazioni biomediche
Programma
Utilizzo di Excel per la statistica di base.
Programma di statistica R.
Applicazione statistiche con R.
Definizione di qualità.
Gestione della qualità.
Normativa legata ai controlli di qualità.
Metodi statistici per il controllo di qualità.
Uso di G2 clinico.
Programma di statistica R.
Applicazione statistiche con R.
Definizione di qualità.
Gestione della qualità.
Normativa legata ai controlli di qualità.
Metodi statistici per il controllo di qualità.
Uso di G2 clinico.
Metodi didattici
Il corso si articola in una serie di lezioni frontali con proiezione di diapositive in Power Point. Le diapositive delle lezioni frontali sono caricate sul sito Ariel.
Materiale di riferimento
POLI: Excel 2016. Formule e analisi dei dati - Hoepli editore, ISBN-13: 978-8820375102
Elaborazione delle informazioni e reti di calcolatori
Programma
Servizi offerti dalle reti di calcolatori.
Classificazione delle reti.
Struttura generale delle architetture di rete, introduzione ai protocolli.
I mezzi trasmissivi.
Le reti locali.
Livello network: routing e protocollo IP.
Livello trasporto: TCP e UDP.
Livello delle applicazioni del TCP/IP.
Protocolli Microsoft.
Classificazione delle reti.
Struttura generale delle architetture di rete, introduzione ai protocolli.
I mezzi trasmissivi.
Le reti locali.
Livello network: routing e protocollo IP.
Livello trasporto: TCP e UDP.
Livello delle applicazioni del TCP/IP.
Protocolli Microsoft.
Metodi didattici
Il corso si articola in una serie di lezioni frontali con proiezione di diapositive in Power Point. Le diapositive delle lezioni frontali sono caricate sul sito Ariel.
Materiale di riferimento
GERACE: La logica dei sistemi di elaborazione - Editori Riuniti (University Press)
Ricerca in radiologia medica
Programma
1. Evidence-Based Medicine.
1.1. Gerarchia degli studi sui test diagnostici.
2. Misure di performance diagnostica.
2.1. I risultati di un'indagine a confronto con un reference standard.
2.2. Sensibilità e specificità.
2.3. Valori predittivi, accuratezza diagnostica e influenza della prevalenza di malattia.
2.4. Teorema di Bayes o della probabilità soggettiva o condizionata e likelihood ratio.
2.5. Soglie discriminanti e curve ROC.
3. Sovradiagnosi.
4. Disegno dello studio, revisioni sistematiche e livelli di evidenza.
4.1. Fasi 1, 2, 3 e 4 della ricerca farmacologica.
4.2. Classificazione degli studi.
4.3. Studi sperimentali e gruppo di controllo.
4.4. Studi randomizzati.
4.4. Studi osservazionali.
4.5. Dimensione campionaria.
4.6. Revisioni sistematiche (metanalisi).
4.7. I livelli di evidenza.
5. Come si scrive un lavoro scientifico radiologico.
5.1. Sono sempre necessari consenso informato e approvazione del Comitato Etico?
5.2. Titolo, running title e Title page.
5.3. Lo schema a quattro sezioni, le loro dimensioni e la sequenza di redazione.
5.4. «Introduzione»: perché l'avete fatto?
5.5. «Materiali e metodi»: che cosa avete fatto e come l'avete fatto?
5.6. «Risultati»: che cosa avete trovato?
5.7. «Discussione»: qual è il significato dei vostri risultati?
5.8. «References».
5.9. «Abstract» e «Key words».
1.1. Gerarchia degli studi sui test diagnostici.
2. Misure di performance diagnostica.
2.1. I risultati di un'indagine a confronto con un reference standard.
2.2. Sensibilità e specificità.
2.3. Valori predittivi, accuratezza diagnostica e influenza della prevalenza di malattia.
2.4. Teorema di Bayes o della probabilità soggettiva o condizionata e likelihood ratio.
2.5. Soglie discriminanti e curve ROC.
3. Sovradiagnosi.
4. Disegno dello studio, revisioni sistematiche e livelli di evidenza.
4.1. Fasi 1, 2, 3 e 4 della ricerca farmacologica.
4.2. Classificazione degli studi.
4.3. Studi sperimentali e gruppo di controllo.
4.4. Studi randomizzati.
4.4. Studi osservazionali.
4.5. Dimensione campionaria.
4.6. Revisioni sistematiche (metanalisi).
4.7. I livelli di evidenza.
5. Come si scrive un lavoro scientifico radiologico.
5.1. Sono sempre necessari consenso informato e approvazione del Comitato Etico?
5.2. Titolo, running title e Title page.
5.3. Lo schema a quattro sezioni, le loro dimensioni e la sequenza di redazione.
5.4. «Introduzione»: perché l'avete fatto?
5.5. «Materiali e metodi»: che cosa avete fatto e come l'avete fatto?
5.6. «Risultati»: che cosa avete trovato?
5.7. «Discussione»: qual è il significato dei vostri risultati?
5.8. «References».
5.9. «Abstract» e «Key words».
Metodi didattici
Il corso si articola in una serie di lezioni frontali con proiezione di diapositive in Power Point. Le diapositive delle lezioni frontali sono caricate sul sito Ariel.
Materiale di riferimento
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistics for radiologists - Springer, 2009
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistica in radiologia - Springer, 2009
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistica in radiologia - Springer, 2009
Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
Programma
1. Variabili e scale di misura, distribuzione normale e intervalli di confidenza.
1.1. Variabili e scale di misura.
1.1.1. Variabili categoriali.
1.1.2. Variabili numeriche discrete.
1.1.3. Variabili numeriche continue.
1.2. Scale di misura.
1.3. La distribuzione di Gauss.
1.4. Cenni sulla statistica descrittiva.
1.5. Indici di tendenza centrale.
1.6. Dispersione intorno alla tendenza centrale: varianza e deviazione standard.
1.7. Errore standard della media.
1.8. Gli intervalli di confidenza.
2. Ipotesi nulla, significatività e potenza statistica.
2.1. Ipotesi nulla e principio di falsificabilità.
2.2. Soglia di significatività, errore di tipo I ed errore di tipo II.
2.3. Potenza statistica.
2.4. Perché 0.05?
2.5. Interpretare la p.
3. Statistica parametrica e non parametrica.
3.1. La statistica parametrica.
3.1.1. Le basi della statistica parametrica.
3.1.2 Confronto tra due medie campionarie: il test t di Student.
3.1.3 Confronto tra tre o più medie campionarie: l'analisi della varianza.
3.1.4. ANOVA per gruppi indipendenti e dipendenti.
3.1.5 La statistica parametrica in Radiologia.
3.2. Statistica non parametrica.
3.2.1 Un campione con due misure dipendenti o accoppiate.
3.2.2. Variabili misurate su scala dicotomica.
3.2.3. Variabili misurate su scala ordinale.
3.2.4. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.5 Due campioni indipendenti.
3.2.6. Variabili misurate su scala nominale o ordinale.
3.2.7. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.8. Tre o più (k) campioni dipendenti.
3.2.9. Variabili misurate su scala dicotomica.
3.2.10. Variabili misurate su scala ordinale, intervallare o razionale.
3.2.11 Tre o più (k) campioni indipendenti.
3.2.12. Dati misurati su scala nominale o ordinale.
3.2.13. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.14. Considerazioni sui test non parametrici.
4. Correlazione e regressione lineare.
4.1. Associazione e causazione.
4.2. Correlazione tra variabili continue.
4.3. Interpretazione del coefficiente di correlazione.
4.4. Test di significatività.
4.5. Correlazione tra ranghi.
4.6. Regressione lineare.
4.6.1. Il calcolo dei coefficienti.
4.7. Interpretazione della retta di regressione.
4.8. Limitazioni all'uso della regressione lineare.
5. Riproducibilità: variabilità intraosservatore e interosservatore.
5.1. Fonti di variabilità.
5.2. Perché è importante conoscere la variabilità delle misure?
5.3. La variabilità intra- e interosservatore per variabili continue. Il metodo Bland-Altman.
5.4. Interpretazione dei risultati del metodo Bland-Altman.
5.5. Variabilità intra- e interosservatore per variabili categoriali: kappa di Cohen.
1.1. Variabili e scale di misura.
1.1.1. Variabili categoriali.
1.1.2. Variabili numeriche discrete.
1.1.3. Variabili numeriche continue.
1.2. Scale di misura.
1.3. La distribuzione di Gauss.
1.4. Cenni sulla statistica descrittiva.
1.5. Indici di tendenza centrale.
1.6. Dispersione intorno alla tendenza centrale: varianza e deviazione standard.
1.7. Errore standard della media.
1.8. Gli intervalli di confidenza.
2. Ipotesi nulla, significatività e potenza statistica.
2.1. Ipotesi nulla e principio di falsificabilità.
2.2. Soglia di significatività, errore di tipo I ed errore di tipo II.
2.3. Potenza statistica.
2.4. Perché 0.05?
2.5. Interpretare la p.
3. Statistica parametrica e non parametrica.
3.1. La statistica parametrica.
3.1.1. Le basi della statistica parametrica.
3.1.2 Confronto tra due medie campionarie: il test t di Student.
3.1.3 Confronto tra tre o più medie campionarie: l'analisi della varianza.
3.1.4. ANOVA per gruppi indipendenti e dipendenti.
3.1.5 La statistica parametrica in Radiologia.
3.2. Statistica non parametrica.
3.2.1 Un campione con due misure dipendenti o accoppiate.
3.2.2. Variabili misurate su scala dicotomica.
3.2.3. Variabili misurate su scala ordinale.
3.2.4. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.5 Due campioni indipendenti.
3.2.6. Variabili misurate su scala nominale o ordinale.
3.2.7. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.8. Tre o più (k) campioni dipendenti.
3.2.9. Variabili misurate su scala dicotomica.
3.2.10. Variabili misurate su scala ordinale, intervallare o razionale.
3.2.11 Tre o più (k) campioni indipendenti.
3.2.12. Dati misurati su scala nominale o ordinale.
3.2.13. Variabili misurate su scala intervallare o razionale.
3.2.14. Considerazioni sui test non parametrici.
4. Correlazione e regressione lineare.
4.1. Associazione e causazione.
4.2. Correlazione tra variabili continue.
4.3. Interpretazione del coefficiente di correlazione.
4.4. Test di significatività.
4.5. Correlazione tra ranghi.
4.6. Regressione lineare.
4.6.1. Il calcolo dei coefficienti.
4.7. Interpretazione della retta di regressione.
4.8. Limitazioni all'uso della regressione lineare.
5. Riproducibilità: variabilità intraosservatore e interosservatore.
5.1. Fonti di variabilità.
5.2. Perché è importante conoscere la variabilità delle misure?
5.3. La variabilità intra- e interosservatore per variabili continue. Il metodo Bland-Altman.
5.4. Interpretazione dei risultati del metodo Bland-Altman.
5.5. Variabilità intra- e interosservatore per variabili categoriali: kappa di Cohen.
Metodi didattici
Il corso si articola in una serie di lezioni frontali con proiezione di diapositive in Power Point. Le diapositive delle lezioni frontali sono caricate sul sito Ariel.
Materiale di riferimento
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistics for radiologists - Springer, 2009
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistica in radiologia - Springer, 2009
SARDANELLI, DI LEO: Biostatistica in radiologia - Springer, 2009
Moduli o unità didattiche
Elaborazione delle informazioni e reti di calcolatori
ING-INF/05 - SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI - CFU: 2
Lezioni: 20 ore
Docente:
Vincini Maria Giulia
Ricerca in radiologia medica
MED/36 - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA - CFU: 1
Lezioni: 10 ore
Docente:
Ceci Francesco
Sistema di elaborazione delle informazioni per controllo di qualità nelle applicazioni biomediche
FIS/07 - FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) - CFU: 1
Lezioni: 10 ore
Docente:
De Marco Paolo
Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica
SECS-S/02 - STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA - CFU: 1
Lezioni: 10 ore
Docente:
Gitto Salvatore
Docente/i
Ricevimento:
Mercoledì 10.00 - 12.00
IEO Istituto Europeo di Oncologia - Medicina Nucleare IEO 2 - Via G. Ripamonti 435
Ricevimento:
Ogni martedì previo appuntamento da concordare via email
IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio, via Cristina Belgioioso 173, 20157 Milano (MI)