International commercial and investment arbitration
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Obiettivi del corso
· Acquisire la conoscenza dei principi, delle regole e della prassi che disciplinano l'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimenti;
· Sviluppare le competenze per applicare le conoscenze acquisite alle controversie civili, commerciali e di investimento riferite all'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimento;
· Formulare giudizi autonomi su questioni legali di arbitrato commerciale internazionale;
· Acquisire una conoscenza di base dei principali strumenti di oratoria giuridica scritta e orale, inclusa la capacità di argomentare in modo convincente un caso, di redigere un memorandum legale, di sostenere un'udienza orale dinanzi ad un tribunale.
· Acquisire la conoscenza dei principi, delle regole e della prassi che disciplinano l'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimenti;
· Sviluppare le competenze per applicare le conoscenze acquisite alle controversie civili, commerciali e di investimento riferite all'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimento;
· Formulare giudizi autonomi su questioni legali di arbitrato commerciale internazionale;
· Acquisire una conoscenza di base dei principali strumenti di oratoria giuridica scritta e orale, inclusa la capacità di argomentare in modo convincente un caso, di redigere un memorandum legale, di sostenere un'udienza orale dinanzi ad un tribunale.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso gli studenti
· avranno una conoscenza avanzata di:
- Caratteristiche fondamentali dell'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimenti;
- Distinzione tra arbitrato e altre forme di ADR (come mediazione, expert determination, mini-trials)
- L'applicazione di questo metodo di risoluzione delle controversie in settori economici strategici, come contratti internazionali, diritto societario, diritto della concorrenza, diritto della proprietà intellettuale, investimenti diretti esteri
· acquisiranno un metodo su:
- Pensiero giuridico critico
- Analisi della giurisprudenza
- Risoluzione di problemi legali complessi mediante sessioni pratiche di analisi di casi, discussione e simulazione di processi
- Oratoria giuridica scritta e orale
· avranno una conoscenza avanzata di:
- Caratteristiche fondamentali dell'arbitrato commerciale internazionale e in materia di investimenti;
- Distinzione tra arbitrato e altre forme di ADR (come mediazione, expert determination, mini-trials)
- L'applicazione di questo metodo di risoluzione delle controversie in settori economici strategici, come contratti internazionali, diritto societario, diritto della concorrenza, diritto della proprietà intellettuale, investimenti diretti esteri
· acquisiranno un metodo su:
- Pensiero giuridico critico
- Analisi della giurisprudenza
- Risoluzione di problemi legali complessi mediante sessioni pratiche di analisi di casi, discussione e simulazione di processi
- Oratoria giuridica scritta e orale
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Il corso è finalizzato a fornire agli studenti una visione completa dei principi, delle normative, delle regole e delle prassi che regolano l'arbitrato internazionale (sia commerciale che in materia di investimenti internazionali), ossia il meccanismo principale per risolvere le controversie derivanti, da un lato, da operazioni economiche e commerciali transnazionali tra soggetti privati (società o persone fisiche) e, dall'altro, dai cd. investimenti diretti esteri (o FDI) tra Stati (o entità ad essi riconducibili) e investitori privati (persone fisiche o giuridiche) con sede in una giurisdizione diversa rispetto a quello Stato.
Il corso in primo luogo illustrerà le principali differenze intercorrenti tra l'arbitrato domestico e quello internazionale, nonchè tra l'arbitrato e altri meccanismi di Alternative Dispute Resolution di uso frequente in relazione alle controversie commerciali (come la mediazione, i mini-trials, l'expert determination...). Fornirà quindi una prospettiva storica dell'evoluzione dell'istituto arbitrale, con particolare attenzione alle caratteristiche peculiari del fenomeno all'interno di diverse tradizioni giuridiche ed aree geografiche (Europa, America Latina, Cina e Giappone, India, Australia, Russia) e illustrerà le principali fonti giuridiche che regolano la materia (convenzioni internazionali, leggi arbitrali, regolamenti arbitrali, strumenti di soft law, lex mercatoria...).
Il corso affronterà quindi, in una prospettiva critica e comparata, tutti i principali snodi procedurali di questo metodo alternativo di risoluzione delle controversie (la convenzione di arbitrato - definizione, validità, la legge ad essa applicabile, scenari multi-parti, clausole arbitrali patologiche); il problema dell'arbitrabilità delle controversie in alcuni settori controversi (quali il diritto della concorrenza, le transazioni finanziarie, la proprietà industriale, il diritto fallimentare) e in alcune situazioni peculiari (quando nel procedimento arbitrale vengano allegati frodi o fenomeni di corruzione); il rapporto tra arbitrato e diritto dell'UE (il dovere degli arbitri di applicare d'ufficio le norme di ordine pubblico europeo; la possibilità per loro di rivolgersi alla Corte di Giustizia in sede di rinvio pregiudiziale; il rapporto tra il Regolamento Bruxelles I bis e l'arbitrato); il tribunale arbitrale e tutte le questioni ad esso collegate (imparzialità e indipendenza degli arbitri; la loro nomina e ricusazione; i loro doveri e responsabilità); la questione della potestas iudicandi arbitrale e il suo conflitto con l'autorità giudiziaria statale (fenomeno delle procedure parallele sulla medesima causa; anti-suit injunctions...); lo svolgimento del procedimento arbitrale (principi e regole che disciplinano la procedura, la legge applicabile al merito, il processo di assunzione delle prove, i provvedimenti cautelari); il ruolo dei tribunali nazionali durante il procedimento; il lodo arbitrale (forma e contenuto); le procedure nazionali di annullamento dei lodi; il riconoscimento e l'esecuzione dei lodi all'estero ai sensi della Convenzione di New York.
Il corso si concentrerà successivamente sull'arbitrato in materia di investimenti, ossia il metodo più utilizzato per risolvere le controversie tra Stati (o enti ad essi riconducibili), da un lato, e investitori privati (persone fisiche o società) domiciliati in uno Stato diverso, dall'altro, derivanti da contratti internazionali di investimento. Il fenomeno del Foreign Direct Investment (o "FDI"), rappresenta uno dei più rilevanti sviluppi giuridici ed economici degli ultimi decenni a livello internazionale. Il diritto internazionale degli investimenti riguarda operazioni economiche ed industriali tra le più strategiche per gli Stati (riguardando settori quali l'energia, le telecomunicazioni, le attività finanziarie, gli appalti, la distribuzione, lo smaltimento di rifiuti etc..). Tecnicamente, il FDI può essere definito come un'operazione economica effettuata da un investitore (una persona fisica o giuridica) di un determinato Stato (il cd. home State) attraverso la realizzazione di un'attività di impresa nel territorio di un altro Stato (il cd. host State), su cui l'investitore esercita un significativo grado di controllo. La risoluzione delle controversie derivanti da un investimento internazionale può assumere in linea di principio diverse forme (procedimenti giudiziari statali, mediazione, arbitrato e protezione diplomatica), ma l'arbitrato, soprattutto in base alle norme ICSID, è di gran lunga il metodo più utilizzato.
Il corso, dopo una breve introduzione storica sul diritto degli investimenti, affronterà tematiche quali le caratteristiche dei diversi mezzi di risoluzione delle controversie in questo settore, la nozione di "investimento", la nozione di "investitore", le peculiarità del procedimento arbitrale tra Stati e investitori privati rispetto alle procedure arbitrali commerciali, nonchè la nuova politica europea in materia di investimenti.
Il corso in primo luogo illustrerà le principali differenze intercorrenti tra l'arbitrato domestico e quello internazionale, nonchè tra l'arbitrato e altri meccanismi di Alternative Dispute Resolution di uso frequente in relazione alle controversie commerciali (come la mediazione, i mini-trials, l'expert determination...). Fornirà quindi una prospettiva storica dell'evoluzione dell'istituto arbitrale, con particolare attenzione alle caratteristiche peculiari del fenomeno all'interno di diverse tradizioni giuridiche ed aree geografiche (Europa, America Latina, Cina e Giappone, India, Australia, Russia) e illustrerà le principali fonti giuridiche che regolano la materia (convenzioni internazionali, leggi arbitrali, regolamenti arbitrali, strumenti di soft law, lex mercatoria...).
Il corso affronterà quindi, in una prospettiva critica e comparata, tutti i principali snodi procedurali di questo metodo alternativo di risoluzione delle controversie (la convenzione di arbitrato - definizione, validità, la legge ad essa applicabile, scenari multi-parti, clausole arbitrali patologiche); il problema dell'arbitrabilità delle controversie in alcuni settori controversi (quali il diritto della concorrenza, le transazioni finanziarie, la proprietà industriale, il diritto fallimentare) e in alcune situazioni peculiari (quando nel procedimento arbitrale vengano allegati frodi o fenomeni di corruzione); il rapporto tra arbitrato e diritto dell'UE (il dovere degli arbitri di applicare d'ufficio le norme di ordine pubblico europeo; la possibilità per loro di rivolgersi alla Corte di Giustizia in sede di rinvio pregiudiziale; il rapporto tra il Regolamento Bruxelles I bis e l'arbitrato); il tribunale arbitrale e tutte le questioni ad esso collegate (imparzialità e indipendenza degli arbitri; la loro nomina e ricusazione; i loro doveri e responsabilità); la questione della potestas iudicandi arbitrale e il suo conflitto con l'autorità giudiziaria statale (fenomeno delle procedure parallele sulla medesima causa; anti-suit injunctions...); lo svolgimento del procedimento arbitrale (principi e regole che disciplinano la procedura, la legge applicabile al merito, il processo di assunzione delle prove, i provvedimenti cautelari); il ruolo dei tribunali nazionali durante il procedimento; il lodo arbitrale (forma e contenuto); le procedure nazionali di annullamento dei lodi; il riconoscimento e l'esecuzione dei lodi all'estero ai sensi della Convenzione di New York.
Il corso si concentrerà successivamente sull'arbitrato in materia di investimenti, ossia il metodo più utilizzato per risolvere le controversie tra Stati (o enti ad essi riconducibili), da un lato, e investitori privati (persone fisiche o società) domiciliati in uno Stato diverso, dall'altro, derivanti da contratti internazionali di investimento. Il fenomeno del Foreign Direct Investment (o "FDI"), rappresenta uno dei più rilevanti sviluppi giuridici ed economici degli ultimi decenni a livello internazionale. Il diritto internazionale degli investimenti riguarda operazioni economiche ed industriali tra le più strategiche per gli Stati (riguardando settori quali l'energia, le telecomunicazioni, le attività finanziarie, gli appalti, la distribuzione, lo smaltimento di rifiuti etc..). Tecnicamente, il FDI può essere definito come un'operazione economica effettuata da un investitore (una persona fisica o giuridica) di un determinato Stato (il cd. home State) attraverso la realizzazione di un'attività di impresa nel territorio di un altro Stato (il cd. host State), su cui l'investitore esercita un significativo grado di controllo. La risoluzione delle controversie derivanti da un investimento internazionale può assumere in linea di principio diverse forme (procedimenti giudiziari statali, mediazione, arbitrato e protezione diplomatica), ma l'arbitrato, soprattutto in base alle norme ICSID, è di gran lunga il metodo più utilizzato.
Il corso, dopo una breve introduzione storica sul diritto degli investimenti, affronterà tematiche quali le caratteristiche dei diversi mezzi di risoluzione delle controversie in questo settore, la nozione di "investimento", la nozione di "investitore", le peculiarità del procedimento arbitrale tra Stati e investitori privati rispetto alle procedure arbitrali commerciali, nonchè la nuova politica europea in materia di investimenti.
Prerequisiti
Non ci sono requisiti specifici per frequentare il corso, oltre a quelli eventualmente previsti dal regolamento accademico del corso di laurea. Tuttavia, si consiglia vivamente un'ottima padronanza della lingua inglese (sia scritta che orale), oltre all'aver sostenuto e superato gli esami di diritto processuale civile e diritto internazionale privato.
Metodi didattici
Ogni argomento del corso sarà affrontato non solo da un punto di vista teorico-dogmatico, ma anche attraverso la lente della giurisprudenza, sia arbitrale e che giudiziale, sia italiana, che straniera, che sovranazionale.
Il corso adotta un approccio practical-oriented. Oltre alle lezioni frontali e ai seminari, gli studenti verranno attivamente coinvolti in presentazioni di casi alla classe, in discussioni collettive, in lavori di gruppo e in simulazioni di procedimenti arbitrali.
La positiva ed attiva frequenza del corso sarà altresì elemento di valutazione nell'ambito delle procedure di selezione degli studenti per la partecipazione a competizioni giuridiche internazionali sponsorizzate dalla nostra Università (in particolare Willem C. Vis International Commercial Arbitration Moot - Vienna - https://vismoot.pace.edu/; Frankfurt Investment Arbitration Moot Court [FIAMC] - Francoforte - http://www.investmentmoot.org/; Sports Arbitration Moot - Madrid - https://www.sportsarbitrationmoot.com/), nonché per gli stage professionali all'estero nell'ambito del programma Erasmus Placement, finanziato dalla UE.
Il corso adotta un approccio practical-oriented. Oltre alle lezioni frontali e ai seminari, gli studenti verranno attivamente coinvolti in presentazioni di casi alla classe, in discussioni collettive, in lavori di gruppo e in simulazioni di procedimenti arbitrali.
La positiva ed attiva frequenza del corso sarà altresì elemento di valutazione nell'ambito delle procedure di selezione degli studenti per la partecipazione a competizioni giuridiche internazionali sponsorizzate dalla nostra Università (in particolare Willem C. Vis International Commercial Arbitration Moot - Vienna - https://vismoot.pace.edu/; Frankfurt Investment Arbitration Moot Court [FIAMC] - Francoforte - http://www.investmentmoot.org/; Sports Arbitration Moot - Madrid - https://www.sportsarbitrationmoot.com/), nonché per gli stage professionali all'estero nell'ambito del programma Erasmus Placement, finanziato dalla UE.
Materiale di riferimento
Le lezioni (e l'esame) si baseranno principalmente sul materiale distribuito durante il corso (papers scientifici, casi arbitrali e giudiziali, Reports di organizzazioni, associazioni e istituzioni nazionali e internazionali, studi di settore).
Gli studenti che intendono approfondire le proprie conoscenze sugli argomenti trattati durante la lezione possono avvalersi dei seguenti riferimenti:
Nigel Blackaby, Constantine Partasides QC, Alan Redfern, and Martin Hunter, Redfern and Hunter on International Arbitration, 6th ed., Londra, 2015
Attila Tanzi, Federica Cristani (eds.), International Investment Law and Arbitration, Bologna, 2013.
Gli studenti che intendono approfondire le proprie conoscenze sugli argomenti trattati durante la lezione possono avvalersi dei seguenti riferimenti:
Nigel Blackaby, Constantine Partasides QC, Alan Redfern, and Martin Hunter, Redfern and Hunter on International Arbitration, 6th ed., Londra, 2015
Attila Tanzi, Federica Cristani (eds.), International Investment Law and Arbitration, Bologna, 2013.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La frequenza al corso è obbligatoria.
Solo gli studenti che frequentano almeno il 75% delle lezioni del corso sono ammessi a sostenere l'esame finale.
Il voto finale (massimo 30/30 cum laude) consisterà in una valutazione complessiva della partecipazione e delle attività svolte da ciascuno studente durante il corso, combinata con il voto ottenuto nella prova scritta finale (della durata di ca. 2 ore), che consisterà in: a) 15 domande con risposta a scelta multipla; b) 2 brevi domande aperte (o "short essays"; c) la risoluzione di un problema giuridico.
Gli studenti che non accettano il voto finale possono presentarsi, durante le date delle sessioni ufficiali d'esame, per sostenere un colloquio orale sull'intero programma del corso. Lo stesso vale per gli studenti non frequentanti, che dovranno portare al colloquio orale l'intero programma del corso.
Solo gli studenti che frequentano almeno il 75% delle lezioni del corso sono ammessi a sostenere l'esame finale.
Il voto finale (massimo 30/30 cum laude) consisterà in una valutazione complessiva della partecipazione e delle attività svolte da ciascuno studente durante il corso, combinata con il voto ottenuto nella prova scritta finale (della durata di ca. 2 ore), che consisterà in: a) 15 domande con risposta a scelta multipla; b) 2 brevi domande aperte (o "short essays"; c) la risoluzione di un problema giuridico.
Gli studenti che non accettano il voto finale possono presentarsi, durante le date delle sessioni ufficiali d'esame, per sostenere un colloquio orale sull'intero programma del corso. Lo stesso vale per gli studenti non frequentanti, che dovranno portare al colloquio orale l'intero programma del corso.
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE
IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE
IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE
Lezioni: 42 ore
Docente:
Henke Albert
Turni:
Turno
Docente:
Henke AlbertDocente/i
Ricevimento:
Giovedì ore 11.00
Università degli Studi di Milano - Istituto di Diritto Processuale Civile - 4to piano - Via Festa del Perdono 3 - 20122 Milano