Grandi potenze

Il corso si propone di fornire innanzitutto quegli strumenti concettuali e teorici necessari per capire innanzitutto cosa sono e cosa fanno le grandi potenze, da cosa sono determinate le loro scelte in politica estera e, infine, perché, da questi titani della potenza dipende non solo la stabilità del sistema internazionale, ma perfino il futuro della specie umana (antropotenza). Verrà, a tal fine, presentato un framework geopolitico-realista che permetterà di decifrare, in particolare, l'etologia delle grandi potenze alla luce delle assunzioni teoriche della tradizione realista delle relazioni internazionali e della tradizionale ossessione della geopolitica classica per l'accaparramento delle risorse della potenza, di cui verrà fornita una tassonomia.
In una seconda fase, il corso si propone di analizzare morfologia e meccanica dell'attuale inedito sistema internazionale tripolare e, successivamente, la traiettoria di potenza che i tre poli principali (Stati Uniti, Cina e Russia) hanno percorso nella fase post-bipolare. A tal fine, il corso si propone di capire se questo tipo di assetto internazionale sia da considerarsi una triarchia in corso di definitivo assestamento, una tappa transitoria verso un assetto bipolare sino-statunitense, simile all'antagonismo globale russo-americano della guerra fredda, o, piuttosto, una fase preparatoria a un ritorno a quell'assetto unipolare a guida americana che caratterizzò il primo ventennio dell'era post-89.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione: le conoscenze acquisite permetteranno allo studente di affrontare, comprendere, analizzare e interpretare l'identità e l'etologia delle grandi potenze, soprattutto nel periodo post-bipolare; la morfologia e il meccanismo di funzionamento del nuovo inedito sistema internazionale post-bipolare e i diversi potenziali assetti strategici che esso potrebbe assumere; infine, la traiettoria di potenza che i principali protagonisti statuali hanno sin qui manifestato e, prevedibilmente, manifesteranno negli anni a venire, traiettoria che sembra rendere sempre più ardua l'ipotesi di un efficiente concerto delle grandi potenze e sempre più plausibile quella di un collasso della governance globale.