Filologia romanza
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
L'insegnamento intende fornire una preparazione di base relativa allo studio comparato delle lingue e letterature neolatine, dalle loro origini fino alla fine del Medioevo. Le più precoci testimonianze della graduale affermazione di questi nuovi idiomi e le successive opere letterarie che li utilizzano saranno indagate mettendone in particolare in luce le molteplici interconnessioni con le arti figurative e/o performative, proprie del loro contesto compositivo originario e/o della loro ricezione, anche in epoche successive a quella medievale.
Risultati apprendimento attesi
Conoscenze:
Alla fine dell'insegnamento lo studente dovrà conoscere: 1) le principali dinamiche storico-linguistiche che hanno contraddistinto la trasformazione del latino nei diversi idiomi romanzi, nonché gli strumenti fondamentali utili all'analisi linguistica dei testi medievali; 2) le più antiche testimonianze delle lingue neolatine, con specifico riguardo per quelle legate a contesti figurativi e performativi; 3) gli sviluppi generali delle letterature romanze del Medioevo, in prospettiva storica e comparata, e con particolare attenzione per autori, opere e generi letterari provvisti di significative implicazioni con le arti figurative e performative.
Competenze:
Alla fine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di orientarsi nella lettura delle opere letterarie del Medioevo romanzo, contestualizzandole nell'ambito storico-culturale della loro produzione e riconoscendone le principali peculiarità linguistiche; dovrà inoltre essere capace di descrivere tali caratteristiche utilizzando il lessico specialistico. Dovrà infine saper utilizzare le conoscenze e gli strumenti fondamentali della disciplina nell'analizzare manufatti, opere figurative e performative medievali che mostrino a diverso titolo dei legami con le lingue e le letterature volgari.
Alla fine dell'insegnamento lo studente dovrà conoscere: 1) le principali dinamiche storico-linguistiche che hanno contraddistinto la trasformazione del latino nei diversi idiomi romanzi, nonché gli strumenti fondamentali utili all'analisi linguistica dei testi medievali; 2) le più antiche testimonianze delle lingue neolatine, con specifico riguardo per quelle legate a contesti figurativi e performativi; 3) gli sviluppi generali delle letterature romanze del Medioevo, in prospettiva storica e comparata, e con particolare attenzione per autori, opere e generi letterari provvisti di significative implicazioni con le arti figurative e performative.
Competenze:
Alla fine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di orientarsi nella lettura delle opere letterarie del Medioevo romanzo, contestualizzandole nell'ambito storico-culturale della loro produzione e riconoscendone le principali peculiarità linguistiche; dovrà inoltre essere capace di descrivere tali caratteristiche utilizzando il lessico specialistico. Dovrà infine saper utilizzare le conoscenze e gli strumenti fondamentali della disciplina nell'analizzare manufatti, opere figurative e performative medievali che mostrino a diverso titolo dei legami con le lingue e le letterature volgari.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Per "Beni culturali"
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
Il corso è dedicato a studentesse e studenti iscritte/i ai Corsi di Laurea afferenti all'area delle Scienze dei Beni Culturali - triennale e magistrali - che intendano sostenere il loro primo esame di Filologia romanza. Esso si compone delle seguenti due sezioni, che sono affrontate in sequenza:
Sezione A: "Alle origini dell'Europa linguistica e letteraria dei nostri giorni: nascita e sviluppo delle lingue e delle letterature romanze medievali" (40 ore, 6 CFU).
Sezione B: "La pastorella, dalla poesia alla scena" (20 ore, 3 CFU).
La sezione A, di carattere istituzionale, intende presentare i fondamenti della disciplina, mettendone in rilievo gli aspetti di maggiore utilità per studenti e studentesse interessati all'ambito delle Scienze dei Beni Culturali. Si illustreranno dunque: a) le modalità attraverso le quali il latino si è trasformato negli idiomi romanzi, con particolare attenzione per la fase medievale e le successive linee di sviluppo generali che hanno condotto alla formazione dello spazio linguistico-culturale neolatino dei nostri giorni; b) le più antiche testimonianze delle lingue neolatine, con specifico riguardo per quelle legate a contesti figurativi e performativi; c) gli sviluppi generali delle letterature romanze del Medioevo, in prospettiva storica e comparata, con particolare attenzione per generi e contesti provvisti di significative implicazioni con le arti figurative (epica, romanzo) e performative (lirica, teatro).
La sezione B, di taglio monografico, è dedicata alla pastorella, un peculiare genere lirico che si sviluppa inizialmente nell'ambito della poesia dei trovatori provenzali, incontrando poi un ampio successo in tutte le altre grandi tradizioni liriche medievali romanze, da quella francese a quella italiana: anche Cavalcanti e Dante si interfacciano infatti con questo genere. La pastorella racconta il tentativo di seduzione di un cavaliere nei confronti di una giovane pastora, destinato o meno ad avere successo, e il conseguente scambio dialogico tra i due; almeno alle origini, questa situazione è solo apparentemente disimpegnata, dal momento che offre al poeta l'occasione di discutere da una prospettiva peculiare alcuni aspetti problematici dell'ideologia cortese. Nella seconda metà del Duecento la teatralità insita in questo genere poetico è inoltre stata pienamente messa a frutto da un grande autore francese, Adam de la Halle, che ha trasferito sulle scene le situazioni tipiche della pastorella in uno dei più antichi testi teatrali di tematica non religiosa della tradizione europea moderna, il "Jeu de Robin et Marion", provvisto anche di inserti lirico-musicali. Attraverso la lettura e l'analisi di alcuni componimenti particolarmente significativi, si intende ripercorrere la storia di questo genere lirico dalle sue origini fino all'esperimento teatrale di Adam de la Halle, senza ignorare anche alcuni episodi parodistici che pure ne attestano il grande successo.
Studentesse e studenti che intendano sostenere l'esame da 9 CFU prepareranno le sezioni A e B; studentesse e studenti che intendano sostenere l'esame da 6 CFU prepareranno la sola sezione A.
Sezione A: "Alle origini dell'Europa linguistica e letteraria dei nostri giorni: nascita e sviluppo delle lingue e delle letterature romanze medievali" (40 ore, 6 CFU).
Sezione B: "La pastorella, dalla poesia alla scena" (20 ore, 3 CFU).
La sezione A, di carattere istituzionale, intende presentare i fondamenti della disciplina, mettendone in rilievo gli aspetti di maggiore utilità per studenti e studentesse interessati all'ambito delle Scienze dei Beni Culturali. Si illustreranno dunque: a) le modalità attraverso le quali il latino si è trasformato negli idiomi romanzi, con particolare attenzione per la fase medievale e le successive linee di sviluppo generali che hanno condotto alla formazione dello spazio linguistico-culturale neolatino dei nostri giorni; b) le più antiche testimonianze delle lingue neolatine, con specifico riguardo per quelle legate a contesti figurativi e performativi; c) gli sviluppi generali delle letterature romanze del Medioevo, in prospettiva storica e comparata, con particolare attenzione per generi e contesti provvisti di significative implicazioni con le arti figurative (epica, romanzo) e performative (lirica, teatro).
La sezione B, di taglio monografico, è dedicata alla pastorella, un peculiare genere lirico che si sviluppa inizialmente nell'ambito della poesia dei trovatori provenzali, incontrando poi un ampio successo in tutte le altre grandi tradizioni liriche medievali romanze, da quella francese a quella italiana: anche Cavalcanti e Dante si interfacciano infatti con questo genere. La pastorella racconta il tentativo di seduzione di un cavaliere nei confronti di una giovane pastora, destinato o meno ad avere successo, e il conseguente scambio dialogico tra i due; almeno alle origini, questa situazione è solo apparentemente disimpegnata, dal momento che offre al poeta l'occasione di discutere da una prospettiva peculiare alcuni aspetti problematici dell'ideologia cortese. Nella seconda metà del Duecento la teatralità insita in questo genere poetico è inoltre stata pienamente messa a frutto da un grande autore francese, Adam de la Halle, che ha trasferito sulle scene le situazioni tipiche della pastorella in uno dei più antichi testi teatrali di tematica non religiosa della tradizione europea moderna, il "Jeu de Robin et Marion", provvisto anche di inserti lirico-musicali. Attraverso la lettura e l'analisi di alcuni componimenti particolarmente significativi, si intende ripercorrere la storia di questo genere lirico dalle sue origini fino all'esperimento teatrale di Adam de la Halle, senza ignorare anche alcuni episodi parodistici che pure ne attestano il grande successo.
Studentesse e studenti che intendano sostenere l'esame da 9 CFU prepareranno le sezioni A e B; studentesse e studenti che intendano sostenere l'esame da 6 CFU prepareranno la sola sezione A.
Prerequisiti
Nessuno. Per seguire le lezioni e superare con profitto l'esame non è necessaria alcuna competenza specifica nell'ambito delle lingue neolatine medievali o moderne: durante il corso saranno infatti forniti tutti gli strumenti utili per affrontare temi e testi a programma.
Metodi didattici
Lezioni frontali, con: a) lettura, traduzione/parafrasi e commento di passi tratti da testi letterari romanzi; b) analisi di riproduzioni di manufatti artistici ed esecuzioni musicali. Studentesse e studenti sono invitati a partecipare attivamente alla discussione dei temi affrontati in classe. La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata.
L'insegnamento si avvale inoltre di materiale didattico digitale caricato sul sito MyAriel (ulteriori testi e materiali documentari, sussidi bibliografici).
L'insegnamento si avvale inoltre di materiale didattico digitale caricato sul sito MyAriel (ulteriori testi e materiali documentari, sussidi bibliografici).
Materiale di riferimento
Sezione A:
- Appunti delle lezioni;
- Pietro G. Beltrami, "La filologia romanza. Profilo linguistico e letterario", Bologna, Il Mulino, 2017, limitatamente alle pp. 19-32, 37-57, 85-110, 133-266; lettura informativa delle pp. 291-301; considerare anche le carte delle pp. 305-309;
- Maria Luisa Meneghetti, "Le origini delle letterature medievali romanze", Roma-Bari, Laterza, 1997 (qualsiasi edizione e ristampa), limitatamente alle pp. 3-41, 53-59, 59-65 (i soli testi numerati i, ii, e iv), 70-74 (i soli testi numerati iii e iv), 77-80, 86-92, 100-106, 125-139, 141-144, 149-160, 162-163, 169-204, 210-219, 221-223, 229-233.
Sezione B:
- Appunti delle lezioni;
- Prima dell'inizio di questa sezione, il docente pubblicherà sul sito MyAriel del corso una dispensa contenente i testi che verranno letti, tradotti/parafrasati e commentati a lezione, nonché le indicazioni dettagliate relative alla bibliografia critica che sarà necessario studiare per questa parte dell'esame.
Ulteriori materiali didattici di supporto verranno forniti nel sito MyAriel durante il corso.
Gli studenti non frequentanti sono invitati a recarsi a ricevimento dal docente, che provvederà a fornire indicazioni puntuali sulle modalità con le quali sostituire la frequenza (e quindi gli appunti) con opportuna bibliografia integrativa; quest'ultima sarà comunque indicata per tempo anche nel sito MyAriel del corso.
Gli studenti stranieri ed Erasmus incoming che abbiano particolari difficoltà linguistiche con l'italiano possono fissare un ricevimento e concordare un programma apposito.
- Appunti delle lezioni;
- Pietro G. Beltrami, "La filologia romanza. Profilo linguistico e letterario", Bologna, Il Mulino, 2017, limitatamente alle pp. 19-32, 37-57, 85-110, 133-266; lettura informativa delle pp. 291-301; considerare anche le carte delle pp. 305-309;
- Maria Luisa Meneghetti, "Le origini delle letterature medievali romanze", Roma-Bari, Laterza, 1997 (qualsiasi edizione e ristampa), limitatamente alle pp. 3-41, 53-59, 59-65 (i soli testi numerati i, ii, e iv), 70-74 (i soli testi numerati iii e iv), 77-80, 86-92, 100-106, 125-139, 141-144, 149-160, 162-163, 169-204, 210-219, 221-223, 229-233.
Sezione B:
- Appunti delle lezioni;
- Prima dell'inizio di questa sezione, il docente pubblicherà sul sito MyAriel del corso una dispensa contenente i testi che verranno letti, tradotti/parafrasati e commentati a lezione, nonché le indicazioni dettagliate relative alla bibliografia critica che sarà necessario studiare per questa parte dell'esame.
Ulteriori materiali didattici di supporto verranno forniti nel sito MyAriel durante il corso.
Gli studenti non frequentanti sono invitati a recarsi a ricevimento dal docente, che provvederà a fornire indicazioni puntuali sulle modalità con le quali sostituire la frequenza (e quindi gli appunti) con opportuna bibliografia integrativa; quest'ultima sarà comunque indicata per tempo anche nel sito MyAriel del corso.
Gli studenti stranieri ed Erasmus incoming che abbiano particolari difficoltà linguistiche con l'italiano possono fissare un ricevimento e concordare un programma apposito.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste in un'unica prova orale; il voto è espresso in trentesimi. Il docente valuterà inoltre insieme a studentesse e studenti l'opportunità di concordare delle prove intermedie facoltative.
L'esame orale accerterà:
1) la preparazione sugli argomenti indicati nel programma;
2) la capacità di ragionamento critico;
3) la qualità e l'efficacia dell'esposizione;
4) la competenza nell'impiego del lessico specialistico;
5) la capacità di tradurre (o parafrasare, se in italiano), commentare e contestualizzare un testo medievale.
Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
L'esame orale accerterà:
1) la preparazione sugli argomenti indicati nel programma;
2) la capacità di ragionamento critico;
3) la qualità e l'efficacia dell'esposizione;
4) la competenza nell'impiego del lessico specialistico;
5) la capacità di tradurre (o parafrasare, se in italiano), commentare e contestualizzare un testo medievale.
Le modalità d'esame per studenti con disabilità e/o con DSA dovranno essere concordate col docente, in accordo con l'Ufficio competente.
Siti didattici
Docente/i
Ricevimento:
Martedì, dalle 15,00 alle 18,00; si richiede di anticipare la propria presenza tramite posta elettronica. AVVISO: a causa della concomitanza di una riunione, il ricevimento di martedì 19/11 è posticipato a mercoledì 20/11, alle ore 10,30-13,30
Studio del docente: sede di Via Festa del Perdono 7, sezione di Modernistica (cortile principale, lato destro rispetto al portale d'ingresso), I piano