Diritto ecclesiastico
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
L'Insegnamento si propone di fornire agli studenti le nozioni di base del Diritto ecclesiastico, ossia di quel ramo del diritto costituito dall'insieme di norme, di diritto pubblico e privato, che danno specifica rilevanza giuridica al fattore religioso individuale e associato e disciplinano, tra l'altro, i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose.
Scopo dell'Insegnamento è che i partecipanti affinino la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico e imparino a interpretare le fonti normative e la giurisprudenza, anche applicando alle problematiche specifiche e peculiari del Diritto ecclesiastico conoscenze e metodi già acquisiti nel Corso di Studio.
Si segnala, in ultimo, che il Diritto ecclesiastico è materia d'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato.
Scopo dell'Insegnamento è che i partecipanti affinino la padronanza del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico e imparino a interpretare le fonti normative e la giurisprudenza, anche applicando alle problematiche specifiche e peculiari del Diritto ecclesiastico conoscenze e metodi già acquisiti nel Corso di Studio.
Si segnala, in ultimo, che il Diritto ecclesiastico è materia d'esame per l'abilitazione alla professione di avvocato.
Risultati apprendimento attesi
1) Conoscenza e capacità di comprensione.
Comprensione delle nozioni giuridiche specifiche del Diritto ecclesiastico; tra queste rilevano in modo particolare quelle di laicità, confessione religiosa, libertà di coscienza, pluralismo religioso, diritto pattizio.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del Diritto ecclesiastico, in una prospettiva interdisciplinare.
3) Capacità critiche e di giudizio.
Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione delle fonti normative e della giurisprudenza, nonché all'individuazione delle soluzioni preferibili nei singoli casi, in relazione al Diritto ecclesiastico.
4) Capacità di comunicare quanto si è appreso.
Acquisizione del lessico e del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, di capacità espositive, comunicative e argomentative proprie delle professioni giuridiche, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti, sia con soggetti non specialisti.
5) Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita.
Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo e giurisprudenziale, tipica del settore giuridico in generale e del Diritto ecclesiastico in particolare.
Comprensione delle nozioni giuridiche specifiche del Diritto ecclesiastico; tra queste rilevano in modo particolare quelle di laicità, confessione religiosa, libertà di coscienza, pluralismo religioso, diritto pattizio.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Acquisizione degli strumenti indispensabili all'utilizzazione dei concetti e degli istituti giuridici appresi, in funzione delle varie fattispecie che si possono presentare, con capacità di affrontare e risolvere problemi anche su tematiche nuove o non consuete, che si prospettano nel campo del Diritto ecclesiastico, in una prospettiva interdisciplinare.
3) Capacità critiche e di giudizio.
Acquisizione di consapevole autonomia di giudizio con riguardo alla comprensione e interpretazione delle fonti normative e della giurisprudenza, nonché all'individuazione delle soluzioni preferibili nei singoli casi, in relazione al Diritto ecclesiastico.
4) Capacità di comunicare quanto si è appreso.
Acquisizione del lessico e del linguaggio tecnico-giuridico generale e specifico del Diritto ecclesiastico, di capacità espositive, comunicative e argomentative proprie delle professioni giuridiche, tali da poter colloquiare agevolmente sia con interlocutori specialisti, sia con soggetti non specialisti.
5) Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo nel corso della vita.
Acquisizione di capacità per l'adeguamento delle proprie conoscenze in relazione alla variabilità del quadro normativo e giurisprudenziale, tipica del settore giuridico in generale e del Diritto ecclesiastico in particolare.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Docente/i
Ricevimento:
mercoledì 13.30 - 14.30
Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico
Ricevimento:
di regola il mercoledì, dalle 15:00 alle 17:00. Oppure, in altro giorno e orario da concordare, scrivendo a marcello.toscano@unimi.it
Dipartimento di Scienze giuridiche "Cesare Beccaria", Sezione di Diritto ecclesiastico, Diritto canonico e Diritto del lavoro