Diritto del processo e del contenzioso dell'unione europea
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
- Capacità di rielaborazione dei principi e delle norme giuridiche. Lo studente deve imparare ad applicare le nozioni di diritto apprese a casi concreti, attraverso lo studio della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea.
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve imparare ad assumere posizioni argomentate e giuridicamente sostenibili con riferimento alle tematiche oggetto del corso.
- Padronanza della terminologia giuridica. Lo studente deve saper esprimere le conoscenze acquisite con coerenza argomentativa e proprietà di linguaggio.
- Capacità di apprendimento. Lo studente acquisire progressivamente gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie conoscenze nel settore oggetto del corso, applicando, anche con riguardo al contesto nazionale, il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento.
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve imparare ad assumere posizioni argomentate e giuridicamente sostenibili con riferimento alle tematiche oggetto del corso.
- Padronanza della terminologia giuridica. Lo studente deve saper esprimere le conoscenze acquisite con coerenza argomentativa e proprietà di linguaggio.
- Capacità di apprendimento. Lo studente acquisire progressivamente gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie conoscenze nel settore oggetto del corso, applicando, anche con riguardo al contesto nazionale, il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento.
Risultati apprendimento attesi
Al termine del corso, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una conoscenza approfondita delle tematiche oggetto del programma, ovvero, in particolare degli istituti principali del processo che si svolge dinanzi al giudice dell'Unione europea, provando di aver familiarizzato con le categorie processuali di un processo "non nazionale", eppure fortemente connesso con le quotidiane esigenze di tutela del cittadino dell'Unione, i cui diritti non sono ormai più solo di matrice statuale, ma vieppiù risentono di una derivazione "comunitaria" a cui si associa una peculiare forma di tutela giurisdizionale.
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
La frequenza dell'insegnamento presuppone la conoscenza, acquisita attraverso lo studio del Diritto dell'Unione europea, del sistema delle fonti dell'ordinamento dell'Unione e del quadro complessivo dei mezzi di tutela giurisdizionale avanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
In quel contesto, verranno innanzitutto affrontati i temi relativi alla struttura e alla composizione dei diversi organi che compongono l'ordinamento giudiziario dell'Unione europea, nonché al loro concreto modo di funzionamento.
La "procedura" dinanzi al Giudice dell'Unione (Corte e Tribunale), sia nei ricorsi diretti sia nei rinvii pregiudiziali (cui sarà fornita particolare attenzione a seguito della recente riforma dello Statuto della Corte che trasferisce questa competenza in determinate materie al giudice di primo grado) verrà quindi illustrata anche attraverso la descrizione degli attori e del loro modus operandi nei diversi contesti processuali.
L'aspirazione finale è quella di illustrare una prassi processuale importante eppure ancora relativamente poco nota perché poco diffusa attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza "comunitaria" e, pertanto, finora conosciuta solo da pochi "specialisti" del settore, al contrario delle regole sostanziali o materiali del sistema dell'Unione, ormai familiari a un largo pubblico di operatori giuridici.
Costituisce parte integrante del corso, a conclusione dello stesso, la partecipazione ad un'udienza della Corte di giustizia o del Tribunale dell'Unione europea a Lussemburgo, con previa distribuzione e discussione dei relativi atti di causa.
In quel contesto, verranno innanzitutto affrontati i temi relativi alla struttura e alla composizione dei diversi organi che compongono l'ordinamento giudiziario dell'Unione europea, nonché al loro concreto modo di funzionamento.
La "procedura" dinanzi al Giudice dell'Unione (Corte e Tribunale), sia nei ricorsi diretti sia nei rinvii pregiudiziali (cui sarà fornita particolare attenzione a seguito della recente riforma dello Statuto della Corte che trasferisce questa competenza in determinate materie al giudice di primo grado) verrà quindi illustrata anche attraverso la descrizione degli attori e del loro modus operandi nei diversi contesti processuali.
L'aspirazione finale è quella di illustrare una prassi processuale importante eppure ancora relativamente poco nota perché poco diffusa attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza "comunitaria" e, pertanto, finora conosciuta solo da pochi "specialisti" del settore, al contrario delle regole sostanziali o materiali del sistema dell'Unione, ormai familiari a un largo pubblico di operatori giuridici.
Costituisce parte integrante del corso, a conclusione dello stesso, la partecipazione ad un'udienza della Corte di giustizia o del Tribunale dell'Unione europea a Lussemburgo, con previa distribuzione e discussione dei relativi atti di causa.
Prerequisiti
Il corso è indirizzato a studenti che abbiano superato l'esame di Diritto dell'Unione europea e, preferibilmente, di Diritto processuale civile.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali (anche con relatori esterni capaci di apportare il "punto di vista" delle varie figure che animano il processo avanti al giudice dell'Unione europea) cui saranno affiancati incontri di carattere seminariale, che vedranno la partecipazione attiva degli studenti. La frequenza è pertanto fortemente consigliata, in ragione della struttura dell'insegnamento.
Materiale di riferimento
Lo studio si fonda innanzitutto sulle fonti che regolano il processo dinanzi alla Corte di giustizia e al Tribunale dell'Unione europea (Statuto, regolamenti di procedura, atti di soft law, reperibili sul sito https://curia.europa.eu/jcms/jcms/Jo2_7031/it/ di cui verrà assicurata la diffusione agli studenti, frequentanti e non, tramite la piattaforma MyAriel).
Tale studio sarà integrato da quello di alcuni commenti, articolo per articolo (artt. 19, 20, 21, 23, 23 bis, Statuto, 47-51 Statuto; artt. 96-97-99 RPCG), pubblicati, su C. AMALFITANO - M. CONDINANZI - P. IANNUCCELLI (a cura di), Le regole del processo dinanzi al giudice dell'Unione europea. Commento articolo per articolo, Napoli, Editoriale Scientifica, 2017,
nonché dei seguenti contributi:
C. AMALFITANO - M. CONDINANZI Dalle modifiche istituzionali del 2012 al raddoppio del numero dei giudici del Tribunale dell'Unione: luci e ombre di una riforma (in)compiuta, in C. AMALFITANO - M. CONDINANZI (a cura di), Il giudice dell'Unione europea alla ricerca di un assetto efficiente e (in)stabile: dall'incremento della composizione alla modifica delle competenze, Milano 2022, pp. 1-38.
C. AMALFITANO, Il futuro del rinvio pregiudiziale nell'architettura giurisdizionale dell'Unione europea, in Il Diritto dell'Unione europea, 2022, pp. 487-533.
anch'essi messi a disposizione di tutti gli studenti su MyAriel.
Altri materiali, specie sentenze del giudice dell'Unione, verranno indicati durante le lezioni e pubblicati sul sito MyAriel.
Tale studio sarà integrato da quello di alcuni commenti, articolo per articolo (artt. 19, 20, 21, 23, 23 bis, Statuto, 47-51 Statuto; artt. 96-97-99 RPCG), pubblicati, su C. AMALFITANO - M. CONDINANZI - P. IANNUCCELLI (a cura di), Le regole del processo dinanzi al giudice dell'Unione europea. Commento articolo per articolo, Napoli, Editoriale Scientifica, 2017,
nonché dei seguenti contributi:
C. AMALFITANO - M. CONDINANZI Dalle modifiche istituzionali del 2012 al raddoppio del numero dei giudici del Tribunale dell'Unione: luci e ombre di una riforma (in)compiuta, in C. AMALFITANO - M. CONDINANZI (a cura di), Il giudice dell'Unione europea alla ricerca di un assetto efficiente e (in)stabile: dall'incremento della composizione alla modifica delle competenze, Milano 2022, pp. 1-38.
C. AMALFITANO, Il futuro del rinvio pregiudiziale nell'architettura giurisdizionale dell'Unione europea, in Il Diritto dell'Unione europea, 2022, pp. 487-533.
anch'essi messi a disposizione di tutti gli studenti su MyAriel.
Altri materiali, specie sentenze del giudice dell'Unione, verranno indicati durante le lezioni e pubblicati sul sito MyAriel.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consisterà unicamente in una prova orale: non sono previste prove scritte.
La votazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale attribuzione della lode.
La votazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale attribuzione della lode.
IUS/14 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docente:
Amalfitano Chiara
Turni:
Turno
Docente:
Amalfitano ChiaraDocente/i
Ricevimento:
martedì 10.30-12.30 e (preferibilmente) su appuntamento (da concordare, previo invio e-mail a [email protected])
Sezione di diritto internazionale e dell'Unione europea del Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale