Diritto degli enti religiosi e degli enti no profit
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita degli argomenti del corso e di fare loro acquisire un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare i temi pratico-giuridici connessi al mondo del non profit, nonché alla peculiare condizione giuridica e alle attività svolte degli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Risultati apprendimento attesi
- Conoscenza e capacità di comprensione. Lo studente deve dimostrare di avere acquisito una conoscenza di base dei caratteri fondamentali degli enti religiosi civilmente riconosciuti e della disciplina ad essi applicabile nell'ordinamento giuridico italiano dopo la riforma del Terzo settore. È richiesto un livello di cultura generale e di cultura giuridica sufficiente per comprendere le nozioni proprie del diritto costituzionale, civile e canonico vigente in materia e per cogliere le specificità del regime applicato agli enti religiosi civilmente riconosciuti
- Capacità applicative. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare i principi e le nozioni apprese durante il corso alle diverse questioni giuridiche e gestionali poste dall'operare degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento giuridico italiano
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve acquisire una consapevole autonomia di giudizio nell'analisi dei concetti trattati e nell'individuazione delle soluzioni preferibilmente applicabili ai singoli casi
- Abilità nella comunicazione. Lo studente deve dimostrare di saper esprimere le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio
- Capacità di apprendere. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito la capacità di adeguare le proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono di fronte all'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano
- Capacità applicative. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare i principi e le nozioni apprese durante il corso alle diverse questioni giuridiche e gestionali poste dall'operare degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento giuridico italiano
- Autonomia di giudizio. Lo studente deve acquisire una consapevole autonomia di giudizio nell'analisi dei concetti trattati e nell'individuazione delle soluzioni preferibilmente applicabili ai singoli casi
- Abilità nella comunicazione. Lo studente deve dimostrare di saper esprimere le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore sistematico e proprietà di linguaggio
- Capacità di apprendere. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito la capacità di adeguare le proprie conoscenze in relazione ai contesti studiati, agli istituti giuridici affrontati e al modo in cui questi si pongono di fronte all'evoluzione dell'ordinamento giuridico italiano
Periodo: Primo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Primo semestre
Programma
Da sempre gli enti della Chiesa cattolica, ma anche delle altre confessioni religiose sono impegnati in attività di utilità sociale. Questa materia è stata fatta oggetto di una importante riforma nel 2017. Obiettivo del corso è illustrare la peculiare condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti e la disciplina delle attività da questi svolte nell'ambito del Terzo settore evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze con il regime comune previsto per gli enti no profit.
Particolare attenzione verrà inoltre prestata alla disciplina canonistica degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti in relazione agli effetti che questa produce nell'ordinamento giuridico italiano a norma del diritto vigente in materia.
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:
I principi costituzionali in materia di enti ecclesiastici: autonomia, indipendenza, distinzione degli ordini, principio di non discriminazione
La condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento italiano
La condizione giuridica degli enti religiosi nell'ordinamento canonico
Enti religiosi e riforma del Terzo settore: la costituzione del ramo, le attività, il patrimonio destinato, il regolamento.
Particolare attenzione verrà inoltre prestata alla disciplina canonistica degli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti in relazione agli effetti che questa produce nell'ordinamento giuridico italiano a norma del diritto vigente in materia.
Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:
I principi costituzionali in materia di enti ecclesiastici: autonomia, indipendenza, distinzione degli ordini, principio di non discriminazione
La condizione giuridica degli enti religiosi civilmente riconosciuti nell'ordinamento italiano
La condizione giuridica degli enti religiosi nell'ordinamento canonico
Enti religiosi e riforma del Terzo settore: la costituzione del ramo, le attività, il patrimonio destinato, il regolamento.
Prerequisiti
Come da regolamento didattico del corso di laurea; in particolare sono propedeutici Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale.
Metodi didattici
Le lezioni, a taglio prevalentemente frontale, saranno integrate da approfondimenti di taglio pratico e seminariale. Per rendere disponibili eventuali materiali di approfondimento sarà utilizzata la piattaforma Ariel.
Materiale di riferimento
Gli studenti non frequentanti prepareranno i seguenti testi:
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di Diritto Ecclesiastico, Giappichelli, Torino, 2015, pp. 1-131 e pp. 283-311;
A. Tomer, Gli «enti religiosi civilmente riconosciuti» (e in particolare
gli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica) alla prova del Codice del Terzo settore: l'applicazione delle condizioni di cui all'art. 4, comma 3, tra sintesi di ordinamenti e divergenze interpretative, in Il diritto ecclesiastico, 1-2, 2019, p. 261-285 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
D. Milani, Il patrimonio stabile, in A. Gianfreda, M. Abu Salem (a cura di), Enti religiosi e riforma del Terzo settore, Libellula Edizioni, Tricase, 2018, pp. 223-242 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
L. Simonelli, La riforma del Terzo Settore, le opere degli enti religiosi e la segregazione del patrimonio destinato, in Terzjus, 6 settembre 2021 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
A. Perego, Art. 14 Enti religiosi civilmente riconosciuti, in A. Fici, N. Riccardelli (a cura di), Il registro unico nazionale del terzo settore. Commento al d.m. 15 settembre 2020, n. 106, Editoriale Scientifica, Napoli, 2021, pp. 157-187 (materiale disponibile nel sito ariel del corso).
Per gli studenti frequentanti il materiale di preparazione all'esame sarà indicato a lezione.
G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di Diritto Ecclesiastico, Giappichelli, Torino, 2015, pp. 1-131 e pp. 283-311;
A. Tomer, Gli «enti religiosi civilmente riconosciuti» (e in particolare
gli enti ecclesiastici della Chiesa cattolica) alla prova del Codice del Terzo settore: l'applicazione delle condizioni di cui all'art. 4, comma 3, tra sintesi di ordinamenti e divergenze interpretative, in Il diritto ecclesiastico, 1-2, 2019, p. 261-285 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
D. Milani, Il patrimonio stabile, in A. Gianfreda, M. Abu Salem (a cura di), Enti religiosi e riforma del Terzo settore, Libellula Edizioni, Tricase, 2018, pp. 223-242 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
L. Simonelli, La riforma del Terzo Settore, le opere degli enti religiosi e la segregazione del patrimonio destinato, in Terzjus, 6 settembre 2021 (materiale disponibile nel sito ariel del corso);
A. Perego, Art. 14 Enti religiosi civilmente riconosciuti, in A. Fici, N. Riccardelli (a cura di), Il registro unico nazionale del terzo settore. Commento al d.m. 15 settembre 2020, n. 106, Editoriale Scientifica, Napoli, 2021, pp. 157-187 (materiale disponibile nel sito ariel del corso).
Per gli studenti frequentanti il materiale di preparazione all'esame sarà indicato a lezione.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame si svolgerà in forma orale.
L'esame verterà sulla totalità del programma indicato e sarà volto all'accertamento della comprensione dei fondamenti della materia nonché alla verifica del possesso di un'adeguata terminologia giuridica, oltre che alla maturazione di un pensiero critico sui temi oggetto di studio.
L'esame verterà sulla totalità del programma indicato e sarà volto all'accertamento della comprensione dei fondamenti della materia nonché alla verifica del possesso di un'adeguata terminologia giuridica, oltre che alla maturazione di un pensiero critico sui temi oggetto di studio.
IUS/11 - DIRITTO ECCLESIASTICO E CANONICO - CFU: 6
Lezioni: 42 ore
Docenti:
Milani Daniela, Toscano Marcello
Turni:
Docente/i
Ricevimento:
Venerdì h. 10,30
Il ricevimento si svolge il venerdì alle 10,30 previo appuntamento da concordare con la docente via mail scrivendo all'indirizzo [email protected]
Ricevimento:
di regola il mercoledì, dalle 15:00 alle 17:00. Oppure, in altro giorno e orario da concordare, scrivendo a [email protected]
Dipartimento di Scienze giuridiche "Cesare Beccaria", Sezione di Diritto ecclesiastico, Diritto canonico e Diritto del lavoro