Cultura indiana i
A.A. 2024/2025
Obiettivi formativi
Il corso di Cultura Indiana persegue i seguenti obiettivi:
- sviluppare negli studenti una solida conoscenza e comprensione dei vari aspetti, diacronici e sincronici, della cultura indiana, delle tradizioni, delle usanze e delle principali religioni presenti in India;
- stimolare la comprensione delle peculiarità delle diverse componenti del tessuto sociale indiano e dei rapporti che intercorrono fra le molte componenti della società indiana contemporanea;
- maturare approfondite competenze in relazione alla cultura e alla società indiana tali da cogliere e comprendere il punto di vista e le prospettive condivise da interlocutori indiani, in patria e all'estero, relativamente a tutta una serie di aspetti e pratiche caratterizzanti l'esistenza sociale degli individui;
- sviluppare una spiccata sensibilità, intesa come capacità di decifrazione socio-culturale, nei confronti delle difficoltà e delle criticità legate ai processi di inserimento socio-culturale ed economico delle comunità e dei cittadini indiani al di fuori del proprio Paese;
- sviluppare la capacità di relazionarsi efficacemente con le diverse componenti della società indiana, maturata non solo grazie a solide competenze di tipo linguistico, ma anche attraverso una profonda conoscenza della cultura, della prassi e dei costumi del Paese e soprattutto delle strutture portanti della forma mentis indiana:
- essere in grado di guidare all'interno delle complessità dell'universo socio-culturale indiano, della prassi e dei costumi del Paese, chi non ne abbia mai fatto esperienza, dimostrandosi in grado di approfondire autonomamente, efficacemente ed esaustivamente la conoscenza di temi e argomenti introdotti nel corso del percorso di studi intrapreso. Ciò implica la connessa abilità di orientarsi con sicurezza nella vasta produzione di testi aventi per oggetto l'India, distinguendo con cognizione di causa la letteratura scientifica, dalle invalse rappresentazioni stereotipiche e stereotipate della cultura indiana.
- sviluppare negli studenti una solida conoscenza e comprensione dei vari aspetti, diacronici e sincronici, della cultura indiana, delle tradizioni, delle usanze e delle principali religioni presenti in India;
- stimolare la comprensione delle peculiarità delle diverse componenti del tessuto sociale indiano e dei rapporti che intercorrono fra le molte componenti della società indiana contemporanea;
- maturare approfondite competenze in relazione alla cultura e alla società indiana tali da cogliere e comprendere il punto di vista e le prospettive condivise da interlocutori indiani, in patria e all'estero, relativamente a tutta una serie di aspetti e pratiche caratterizzanti l'esistenza sociale degli individui;
- sviluppare una spiccata sensibilità, intesa come capacità di decifrazione socio-culturale, nei confronti delle difficoltà e delle criticità legate ai processi di inserimento socio-culturale ed economico delle comunità e dei cittadini indiani al di fuori del proprio Paese;
- sviluppare la capacità di relazionarsi efficacemente con le diverse componenti della società indiana, maturata non solo grazie a solide competenze di tipo linguistico, ma anche attraverso una profonda conoscenza della cultura, della prassi e dei costumi del Paese e soprattutto delle strutture portanti della forma mentis indiana:
- essere in grado di guidare all'interno delle complessità dell'universo socio-culturale indiano, della prassi e dei costumi del Paese, chi non ne abbia mai fatto esperienza, dimostrandosi in grado di approfondire autonomamente, efficacemente ed esaustivamente la conoscenza di temi e argomenti introdotti nel corso del percorso di studi intrapreso. Ciò implica la connessa abilità di orientarsi con sicurezza nella vasta produzione di testi aventi per oggetto l'India, distinguendo con cognizione di causa la letteratura scientifica, dalle invalse rappresentazioni stereotipiche e stereotipate della cultura indiana.
Risultati apprendimento attesi
Oltre alle conoscenze teoriche, al termine del corso gli studenti dovranno aver acquisito la capacità di esprimersi con efficacia, chiarezza espositiva e ricorrendo a una terminologia adeguata. Dovranno, inoltre, essere in grado sia di riconoscere le principali posizioni teoriche emerse nel dibattito contemporaneo sulla rappresentazione storiografica e antropologica del costituirsi dell'identità nazionale indiana, e sia di affrontare criticamente problemi metodologici.
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento può essere seguito come corso singolo.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
Il programma dell'insegnamento proporrà un'introduzione alle quattro religioni originatesi, in tempi diversi, in India, sottolineando, innanzitutto, come la loro nascita e il loro sviluppo nel corso dei secoli risposero a precise esigenze di carattere tanto spirituale, quanto socio-culturale. hinduismo, buddhismo, jainismo e sikhismo verranno presentati nelle loro fondamentali specificità dottrinali, filosofiche, devozionali e teologiche e saranno inquadrate storicamente sia in rapporto alla loro origine, sia alle loro più significative fasi di sviluppo, analizzate alla luce del dipanarsi della storia indiana. La disamina dei quattro orientamenti spirituali costituirà lo strumento per esplorare ed approfondire sia la conoscenza della società indiana e dei suoi principali precipitati, fra cui, in primis, l'istituto castale e quello famigliare, sia la logica e i presupposti delle ritualità che scandiscono l'esistenza degli individui e che attestano l'appartenenza di questi ultimi al consorzio sociale (nascita, imposizione del nome, primo taglio dei capelli, matrimonio, riti funebri, etc.). Inoltre, l'introduzione alle dottrine che danno forma al rapporto fra l'individuo, l'universo materiale entro cui è collocata la sua esistenza e l'impalpabile realtà metafisica identificata o meno, a seconda degli orientamenti spirituali, con un principio divino, permetterà di riflettere sulle ragioni e sui percorsi dei movimenti transnazionali di idee e di genti che, dall'India si sono mossi tanto verso oriente, quanto verso occidente. Si rifletterà, quindi, sulla natura composita della diaspora indiana che, lungi dal coinvolgere indifferentemente tutte le comunità del Paese, è stata abbracciata con variabile convincimento ed entusiasmo dagli appartenenti alle diverse comunità religiose indiane. Oltre agli spostamenti di genti, ci si soffermerà su quelli di concetti e fin dottrine che, profondamente radicati nell'universo religioso-filosofico indiano, sono stati adottati dalle culture più diverse. Osserveremo come l'appropriazione di prassi e idee fondanti i diversi orientamenti religiosi-filosofici indiani sia andata incontro a fenomeni di alterazione, adattamento e fin stravolgimento teorico. La diffusione e la portata di tali movimenti di esportazione transazionale di idee fondanti l'impianto filosofico-spirituale indiano sono, peraltro, largamente testimoniate dalla migrazione del vocabolario filosofico indiano e dalla sua disinvolta adozione da parte delle lingue europee. Osserveremo, tuttavia, l'esistenza di un sensibile scarto fra il significato originario di termini del lessico religioso-filosofico indiano, come "karman", "cakra", "nirvāṇa", "yoga", "maṇḍala" etc., e quello implicitamente attribuitogli nell'uso italiano. Infine, il programma del corso sarà completato dall'analisi delle tutele e delle garanzie giuridiche che l'Unione Indiana riserva a tale impianto sociale multireligioso. Per mezzo del puntuale riferimento al dettato costituzionale, si illustreranno le prerogative del laicismo indiano e le sue implicazioni pratiche.
Gli studenti/le studentesse possono scegliere di studiare il repertorio bibliografico e di seguire le lezioni, laddove siano studenti/studentesse frequentanti, di DUE dei seguenti tre moduli:
I MODULO: nel primo modulo si introdurrà il complesso fenomeno religioso-filosofico noto come hinduismo, di cui si discuterà, in primo luogo lo status di religione e l'appropriatezza dello stesso termine hinduismo, di cui, non esistendo alcun equivalente nelle lingue indiane, sarà esplicitata l'origine. Dopo averne spiegato la definizione di ortoprassi, se ne descriverà il carattere intimamente plurale e le fasi di sviluppo storico. Fra i concetti fondanti, ci si soffermerà in particolar modo su quelli di karman, saṃsāra, mokṣa, Brahman e dharma e si introdurrà la letteratura sacra di riferimento. Particolare attenzione sarà prestata alla disamina dell'istituto castale, analizzato in ottica sia diacronica, sia sincronica. A conclusione e completamento del primo modulo, si offrirà una panoramica del jainismo, di cui si tratteggerà l'origine storica, gli scopi e i mezzi per raggiungerli, le caratteristiche, l'ethos e l'applicazione delle virtù fondamentali da parte della componente laica, la struttura della comunità ascetica e la piena adesione ai precetti del jainismo da parte dei membri di quest'ultima, pur con le differenze derivanti dall'appartenenza a uno o all'altro degli ordini monastici.
BIBLIOGRAFIA:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- W. Halbfass, Karma e rinascita nel pensiero indiano, Einaudi, Torino, 2021. (I capitolo, III capitolo, VII capitolo, VIII capitolo, IX capitolo)
- M. Joseph, Il gioco di Ayyan, Edizioni Dedalo, 2011 (ROMANZO).
- W. Dalrymple, Nove vite, Adelphi, 2020 (ROMANZO).
- R. Pace, Educazione indiana, Giunti, 2023 (ROMANZO).
II MODULO: nel secondo modulo sarà analizzata l'origine storica e sociale del buddhismo; si ripercorrerà in dettaglio la vita del Buddha storico e ci si soffermerà sul nucleo del suo insegnamento. Si tracceranno, poi, le successive fasi di sviluppo del buddhismo indiano fino alla sua repentina scomparsa dall'India. Nel delineare gli sviluppi dottrinali del buddhismo si osserveranno anche i cambiamenti avvenuti nell'impianto iconografico e il fondamentale passaggio alla rappresentazione in forma antropomorfa del Buddha. Si percorreranno, infine, le fasi storiche e le traiettorie lungo le quali il buddhismo si diffuse dall'India, prima, alle limitrofe regioni orientali e, poi, verso occidente. Grande interesse ha riscosso la meditazione, riproposta come mindfulness dal biologo Jon Kabat-Zin, che l'ha utilizzata in percorsi clinici. Diffusasi fuori dall'ambito medico, le sue tecniche sono impiegate oggi per il potenziamento del controllo mentale e il miglioramento del benessere psicofisico. Verrà proposta agli studenti una breve esperienza di meditazione, utile per aumentare la consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Il modulo si concluderà con l'introduzione alla più recente delle religioni nate in India: il sikh panth o sikhismo. Oltre alle origini storiche, all'impianto dottrinale e agli ordini di cui si compone il sikh panth, si indugerà su alcuni aspetti della diaspora sikh in Italia che saranno ripresi anche nel terzo modulo.
BIBLIOGRAFIA:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- G.R. Franci, Il buddhismo, il Mulino, Bologna, 2004.
- S. Sahuta, L'anno dei fuggiaschi, Chiarelettere, 2018 (ROMANZO).
- P. Mishra, La fine della sofferenza. Il Buddha nel mondo, Guanda, 2006 (ROMANZO).
III MODULO: nel terzo modulo si accennerà alla tradizione giuridica dell'India antica e alla sua evoluzione. In particolare, si tratterà il metodo per la risoluzione delle controversie seguito dai tribunali istituiti durante la dominazione coloniale, che facevano riferimento ai trattati sul dharma e al diritto islamico. Si illustrerà l'imposizione del Common Law e il clima culturale di riferimento. Seguendo un excursus storico, si analizzerà il sistema giuridico dell'India post-indipendenza. Ci si soffermerà sulla genesi della Costituzione indiana e sul sistema federale dell'Unione. Verranno inquadrati i diritti fondamentali e verranno delineate le declinazioni degli stessi, con particolare attenzione alla libertà in materia di religione e al diritto di non essere discriminati per il credo professato. Si metteranno a fuoco gli statuti personali concernenti il diritto di famiglia e delle successioni, istituti per i quali è prevista una diversa disciplina in base alla religione o meglio alla comunità di appartenenza; si accennerà anche all'applicazione di tale normativa nell'ambito dell'ordinamento italiano. Si illustreranno brevemente altri aspetti del diritto dell'India contemporanea, quali il diritto commerciale, la tutela della proprietà intellettuale e il diritto del lavoro, anche rispetto alle problematiche relative alle possibili discriminazioni basate sulla religione e con qualche accenno di comparazione col sistema italiano. Verranno trattati casi pratici anche attraverso simulazioni in classe.
BIBLIOGRAFIA:
- Lorenza Acquarone, Tra Dharma Common Law e WTO. Un'introduzione al sistema giuridico dell'India, Unicopli, 2016.
- Lorenza Acquarone, Voci audaci. La stand-up comedy in India sfida tabù e censura, Le Lucerne, 2023.
Gli studenti/le studentesse possono scegliere di studiare il repertorio bibliografico e di seguire le lezioni, laddove siano studenti/studentesse frequentanti, di DUE dei seguenti tre moduli:
I MODULO: nel primo modulo si introdurrà il complesso fenomeno religioso-filosofico noto come hinduismo, di cui si discuterà, in primo luogo lo status di religione e l'appropriatezza dello stesso termine hinduismo, di cui, non esistendo alcun equivalente nelle lingue indiane, sarà esplicitata l'origine. Dopo averne spiegato la definizione di ortoprassi, se ne descriverà il carattere intimamente plurale e le fasi di sviluppo storico. Fra i concetti fondanti, ci si soffermerà in particolar modo su quelli di karman, saṃsāra, mokṣa, Brahman e dharma e si introdurrà la letteratura sacra di riferimento. Particolare attenzione sarà prestata alla disamina dell'istituto castale, analizzato in ottica sia diacronica, sia sincronica. A conclusione e completamento del primo modulo, si offrirà una panoramica del jainismo, di cui si tratteggerà l'origine storica, gli scopi e i mezzi per raggiungerli, le caratteristiche, l'ethos e l'applicazione delle virtù fondamentali da parte della componente laica, la struttura della comunità ascetica e la piena adesione ai precetti del jainismo da parte dei membri di quest'ultima, pur con le differenze derivanti dall'appartenenza a uno o all'altro degli ordini monastici.
BIBLIOGRAFIA:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- W. Halbfass, Karma e rinascita nel pensiero indiano, Einaudi, Torino, 2021. (I capitolo, III capitolo, VII capitolo, VIII capitolo, IX capitolo)
- M. Joseph, Il gioco di Ayyan, Edizioni Dedalo, 2011 (ROMANZO).
- W. Dalrymple, Nove vite, Adelphi, 2020 (ROMANZO).
- R. Pace, Educazione indiana, Giunti, 2023 (ROMANZO).
II MODULO: nel secondo modulo sarà analizzata l'origine storica e sociale del buddhismo; si ripercorrerà in dettaglio la vita del Buddha storico e ci si soffermerà sul nucleo del suo insegnamento. Si tracceranno, poi, le successive fasi di sviluppo del buddhismo indiano fino alla sua repentina scomparsa dall'India. Nel delineare gli sviluppi dottrinali del buddhismo si osserveranno anche i cambiamenti avvenuti nell'impianto iconografico e il fondamentale passaggio alla rappresentazione in forma antropomorfa del Buddha. Si percorreranno, infine, le fasi storiche e le traiettorie lungo le quali il buddhismo si diffuse dall'India, prima, alle limitrofe regioni orientali e, poi, verso occidente. Grande interesse ha riscosso la meditazione, riproposta come mindfulness dal biologo Jon Kabat-Zin, che l'ha utilizzata in percorsi clinici. Diffusasi fuori dall'ambito medico, le sue tecniche sono impiegate oggi per il potenziamento del controllo mentale e il miglioramento del benessere psicofisico. Verrà proposta agli studenti una breve esperienza di meditazione, utile per aumentare la consapevolezza nella vita di tutti i giorni. Il modulo si concluderà con l'introduzione alla più recente delle religioni nate in India: il sikh panth o sikhismo. Oltre alle origini storiche, all'impianto dottrinale e agli ordini di cui si compone il sikh panth, si indugerà su alcuni aspetti della diaspora sikh in Italia che saranno ripresi anche nel terzo modulo.
BIBLIOGRAFIA:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- G.R. Franci, Il buddhismo, il Mulino, Bologna, 2004.
- S. Sahuta, L'anno dei fuggiaschi, Chiarelettere, 2018 (ROMANZO).
- P. Mishra, La fine della sofferenza. Il Buddha nel mondo, Guanda, 2006 (ROMANZO).
III MODULO: nel terzo modulo si accennerà alla tradizione giuridica dell'India antica e alla sua evoluzione. In particolare, si tratterà il metodo per la risoluzione delle controversie seguito dai tribunali istituiti durante la dominazione coloniale, che facevano riferimento ai trattati sul dharma e al diritto islamico. Si illustrerà l'imposizione del Common Law e il clima culturale di riferimento. Seguendo un excursus storico, si analizzerà il sistema giuridico dell'India post-indipendenza. Ci si soffermerà sulla genesi della Costituzione indiana e sul sistema federale dell'Unione. Verranno inquadrati i diritti fondamentali e verranno delineate le declinazioni degli stessi, con particolare attenzione alla libertà in materia di religione e al diritto di non essere discriminati per il credo professato. Si metteranno a fuoco gli statuti personali concernenti il diritto di famiglia e delle successioni, istituti per i quali è prevista una diversa disciplina in base alla religione o meglio alla comunità di appartenenza; si accennerà anche all'applicazione di tale normativa nell'ambito dell'ordinamento italiano. Si illustreranno brevemente altri aspetti del diritto dell'India contemporanea, quali il diritto commerciale, la tutela della proprietà intellettuale e il diritto del lavoro, anche rispetto alle problematiche relative alle possibili discriminazioni basate sulla religione e con qualche accenno di comparazione col sistema italiano. Verranno trattati casi pratici anche attraverso simulazioni in classe.
BIBLIOGRAFIA:
- Lorenza Acquarone, Tra Dharma Common Law e WTO. Un'introduzione al sistema giuridico dell'India, Unicopli, 2016.
- Lorenza Acquarone, Voci audaci. La stand-up comedy in India sfida tabù e censura, Le Lucerne, 2023.
Prerequisiti
Agli studenti è richiesta una solida, puntuale e dettagliata conoscenza della storia indiana dalle origini alla più stretta attualità, così come si presuppone che abbiano approfondite cognizioni in materia di religioni professate in India, di assetto socio-culturale e linguistico del Paese e del profilo istituzionale e giuridico dell'Unione Indiana. Gli studenti che ritengano di non avere la preparazione necessaria, possono colmare le proprie lacune studiando il contenuto dei seguenti testi:
- M. Torri, Storia dell'India, Laterza, Roma-Bari, 2000.
- S. Piano, Sanātana dharma. Un incontro con l'induismo, San Paolo Edizioni, 2019.
- M. Torri, Storia dell'India, Laterza, Roma-Bari, 2000.
- S. Piano, Sanātana dharma. Un incontro con l'induismo, San Paolo Edizioni, 2019.
Metodi didattici
Lezioni frontali accompagnate da presentazioni power point, che saranno settimanalmente messe a disposizione degli studenti nella pagina Ariel dell'insegnamento. Vista la natura dei temi affrontati, si ricorrerà altresì a materiale audiovisivo, onde promuovere una migliore e più puntuale comprensione della componente rituale, dei luoghi di culto e della rappresentazione veicolata dai mass media indiani dei quattro orientamenti spirituali presi in considerazione. Si solleciterà l'attiva partecipazione degli studenti coinvolgendoli sia in dibattiti sui temi affrontati, sia in esercizi pratii aventi per oggetto i contenuti del corso, sia per mezzo di simulazioni che rimandano ad attività caratteristiche della professione del mediatore linguistico e culturale.
Materiale di riferimento
A seconda dei moduli scelti dagli studenti/dalle studentesse, la bibliografia da preparare sarà la seguente:
I MODULO:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- W. Halbfass, Karma e rinascita nel pensiero indiano, Einaudi, Torino, 2021. (I capitolo, III capitolo, VII capitolo, VIII capitolo, IX capitolo)
- M. Joseph, Il gioco di Ayyan, Edizioni Dedalo, 2011 (ROMANZO).
- W. Dalrymple, Nove vite, Adelphi, 2020 (ROMANZO).
- R. Pace, Educazione indiana, Giunti, 2023 (ROMANZO).
II MODULO:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- G.R. Franci, Il buddhismo, il Mulino, Bologna, 2004.
- S. Sahuta, L'anno dei fuggiaschi, Chiarelettere, 2018 (ROMANZO).
- P. Mishra, La fine della sofferenza. Il Buddha nel mondo, Guanda, 2006 (ROMANZO).
III MODULO:
- Lorenza Acquarone, Tra Dharma Common Law e WTO. Un'introduzione al sistema giuridico dell'India, Unicopli, 2016.
- Lorenza Acquarone, Voci audaci. La stand-up comedy in India sfida tabù e censura, Le Lucerne, 2023.
I MODULO:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- W. Halbfass, Karma e rinascita nel pensiero indiano, Einaudi, Torino, 2021. (I capitolo, III capitolo, VII capitolo, VIII capitolo, IX capitolo)
- M. Joseph, Il gioco di Ayyan, Edizioni Dedalo, 2011 (ROMANZO).
- W. Dalrymple, Nove vite, Adelphi, 2020 (ROMANZO).
- R. Pace, Educazione indiana, Giunti, 2023 (ROMANZO).
II MODULO:
- G. Filoramo (a cura di), Hinduismo, Laterza, Roma-Bari, 2002 (II edizione).
- G.R. Franci, Il buddhismo, il Mulino, Bologna, 2004.
- S. Sahuta, L'anno dei fuggiaschi, Chiarelettere, 2018 (ROMANZO).
- P. Mishra, La fine della sofferenza. Il Buddha nel mondo, Guanda, 2006 (ROMANZO).
III MODULO:
- Lorenza Acquarone, Tra Dharma Common Law e WTO. Un'introduzione al sistema giuridico dell'India, Unicopli, 2016.
- Lorenza Acquarone, Voci audaci. La stand-up comedy in India sfida tabù e censura, Le Lucerne, 2023.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consta di una prova orale che può alternativamente consistere in una interrogazione sui contenuti del programma d'esame o nella presentazione, accompagnata o meno dalla proiezione di un power point, di un approfondimento avente per oggetto uno dei temi del programma d'esame o un argomento precedentemente concordato con una delle docenti del corso. Laddove si opti per la presentazione, è necessario che una settimana prima della data dell'appello, la versione scritta sia inviata alla professoressa Maria Angelillo. Il testo della presentazione non sarà preso in considerazione ai fini della valutazione se non avrà le seguenti caratteristiche formali: 1) citazioni, dirette o indirette, sempre accompagnate dal riferimento bibliografico della fonte; 2) breve bibliografia finale redatta scegliendo e applicando uniformemente uno dei modelli di bibliografia accettati nelle pubblicazioni scientifiche, 3) lunghezza non inferiore ai 10.000 caratteri.
L'esame è inteso a verificare sia la piena assimilazione degli argomenti affrontati, sia la padronanza della terminologia adottata dai diversi ambiti disciplinari (filosofico, storico, artistico, architettonico, coreutico, antropologico etc.) coinvolti nella disamina offerta dal programma dell'insegnamento, sia la capacità di rielaborare i contenuti appresi e di sottoporli a una riflessione personale e critica. La valutazione tiene, pertanto, conto della solidità della preparazione teorica, dell'abilità espositiva e della maturazione di un pensiero critico che sappia operare confronti fra le diverse posizioni teoriche assunte nella lettura di fenomeni socio-culturali. Di coloro che optano per la scrittura di un elaborato e la presentazione dei suoi contenuti, si valuta anche la capacità di compilare una bibliografia adeguata, individuando fonti accreditate e affidabili, e di scrivere un testo formalmente corretto e ben argomentato.
Non sono previste prove in itinere nel corso dell'anno, tuttavia l'attiva partecipazione alle lezioni e alle iniziative di carattere culturale promosse entro e al di fuori dell'Ateneo (convegni, seminari, presentazioni di volumi, mostre, etc.) dai docenti del corso di laurea, viene tenuta in debito conto e valutata positivamente.
La valutazione finale è espressa in trentesimi.
L'esame è inteso a verificare sia la piena assimilazione degli argomenti affrontati, sia la padronanza della terminologia adottata dai diversi ambiti disciplinari (filosofico, storico, artistico, architettonico, coreutico, antropologico etc.) coinvolti nella disamina offerta dal programma dell'insegnamento, sia la capacità di rielaborare i contenuti appresi e di sottoporli a una riflessione personale e critica. La valutazione tiene, pertanto, conto della solidità della preparazione teorica, dell'abilità espositiva e della maturazione di un pensiero critico che sappia operare confronti fra le diverse posizioni teoriche assunte nella lettura di fenomeni socio-culturali. Di coloro che optano per la scrittura di un elaborato e la presentazione dei suoi contenuti, si valuta anche la capacità di compilare una bibliografia adeguata, individuando fonti accreditate e affidabili, e di scrivere un testo formalmente corretto e ben argomentato.
Non sono previste prove in itinere nel corso dell'anno, tuttavia l'attiva partecipazione alle lezioni e alle iniziative di carattere culturale promosse entro e al di fuori dell'Ateneo (convegni, seminari, presentazioni di volumi, mostre, etc.) dai docenti del corso di laurea, viene tenuta in debito conto e valutata positivamente.
La valutazione finale è espressa in trentesimi.
L-OR/19 - LINGUE E LETTERATURE MODERNE DEL SUBCONTINENTE INDIANO - CFU: 6
Lezioni: 40 ore
Docente/i
Ricevimento:
NEL I SEMESTRE, IN PRESENZA: mercoledì 16.30-19; giovedì 16.30-19; il ricevimento studenti di giovedì 7 novembre è sospeso A DISTANZA: su Teams, tramite previo appuntamento e-mail
IN PRESENZA: Sesto San Giovanni, piazza Indro Montanelli, V piano, stanza 5017; A DISTANZA: Teams (appuntamento da concordare scrivendo a [email protected])