International commercial and investment arbitration

A.A. 2022/2023
6
Crediti massimi
42
Ore totali
SSD
IUS/13 IUS/15
Lingua
Inglese
Obiettivi formativi
Aims of the course
· Acquiring knowledge of the principles, rules and praxis governing international commercial and investment arbitration;
· Developing the skills to apply the acquired knowledge to civil, commercial and investment disputes referred to international commercial and investment arbitration;
· Making autonomous judgments on international commercial arbitration legal issues;
· Acquiring basic knowledge of the principal tools of written and oral legal advocacy, including the ability to convincingly argue a case, to draft a legal memorandum, to plead in front of a tribunal.
Risultati apprendimento attesi
At the end of the course students will have an advanced knowledge of:
- Fundamental features of international commercial and investment arbitration
- Distinction between arbitration and other forms of ADR (such as mediation, expert determination, mini-trials)
- The application of this method of settling dispute in key economic areas, such as international contracts, company law, competition law, IP law, foreign direct investment
They will acquire a method on:
- Critical legal thinking
- Analysis of case law
- Solving complex legal problems by practical sessions of case analysis, discussion and moot courts
- Written and oral legal advocacy
Corso singolo

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Programma e organizzazione didattica

Edizione unica

Responsabile
Periodo
Primo semestre

Programma
Il corso è finalizzato a fornire agli studenti una visione completa dei principi, delle normative, delle regole e delle prassi che regolano l'arbitrato internazionale (sia commerciale che in materia di investimenti internazionali), ossia il meccanismo principale per risolvere le controversie derivanti, da un lato, da operazioni economiche e commerciali transnazionali tra soggetti privati (società o persone fisiche) e, dall'altro, dai cd. investimenti diretti esteri (o FDI) tra Stati (o entità ad essi riconducibili) e investitori privati (persone fisiche o giuridiche) con sede in una giurisdizione diversa rispetto a quello Stato.
Il corso in primo luogo illustrerà le principali differenze intercorrenti tra l'arbitrato domestico e quello internazionale, nonchè tra l'arbitrato e altri meccanismi di Alternative Dispute Resolution di uso frequente in relazione alle controversie commerciali (come la mediazione, i mini-trials, l'expert determination...). Fornirà quindi una prospettiva storica dell'evoluzione dell'istituto arbitrale, con particolare attenzione alle caratteristiche peculiari del fenomeno all'interno di diverse tradizioni giuridiche ed aree geografiche (Europa, America Latina, Cina e Giappone, India, Australia, Russia) e illustrerà le principali fonti giuridiche che regolano la materia (convenzioni internazionali, leggi arbitrali, regolamenti arbitrali, strumenti di soft law, lex mercatoria...).
Il corso affronterà quindi, in una prospettiva critica e comparata, tutti i principali snodi procedurali di questo metodo alternativo di risoluzione delle controversie (la convenzione di arbitrato - definizione, validità, la legge ad essa applicabile, scenari multi-parti, clausole arbitrali patologiche); il problema dell'arbitrabilità delle controversie in alcuni settori controversi (quali il diritto della concorrenza, le transazioni finanziarie, la proprietà industriale, il diritto fallimentare) e in alcune situazioni peculiari (quando nel procedimento arbitrale vengano allegati frodi o fenomeni di corruzione); il rapporto tra arbitrato e diritto dell'UE (il dovere degli arbitri di applicare d'ufficio le norme di ordine pubblico europeo; la possibilità per loro di rivolgersi alla Corte di Giustizia in sede di rinvio pregiudiziale; il rapporto tra il Regolamento Bruxelles I bis e l'arbitrato); il tribunale arbitrale e tutte le questioni ad esso collegate (imparzialità e indipendenza degli arbitri; la loro nomina e ricusazione; i loro doveri e responsabilità); la questione della potestas iudicandi arbitrale e il suo conflitto con l'autorità giudiziaria statale (fenomeno delle procedure parallele sulla medesima causa; anti-suit injunctions...); lo svolgimento del procedimento arbitrale (principi e regole che disciplinano la procedura, la legge applicabile al merito, il processo di assunzione delle prove, i provvedimenti cautelari); il ruolo dei tribunali nazionali durante il procedimento; il lodo arbitrale (forma e contenuto); le procedure nazionali di annullamento dei lodi; il riconoscimento e l'esecuzione dei lodi all'estero ai sensi della Convenzione di New York.
Il corso si concentrerà successivamente sull'arbitrato in materia di investimenti, ossia il metodo più utilizzato per risolvere le controversie tra Stati (o enti ad essi riconducibili), da un lato, e investitori privati (persone fisiche o società) domiciliati in uno Stato diverso, dall'altro, derivanti da contratti internazionali di investimento. Il fenomeno del Foreign Direct Investment (o "FDI"), rappresenta uno dei più rilevanti sviluppi giuridici ed economici degli ultimi decenni a livello internazionale. Il diritto internazionale degli investimenti riguarda operazioni economiche ed industriali tra le più strategiche per gli Stati (riguardando settori quali l'energia, le telecomunicazioni, le attività finanziarie, gli appalti, la distribuzione, lo smaltimento di rifiuti etc..). Tecnicamente, il FDI può essere definito come un'operazione economica effettuata da un investitore (una persona fisica o giuridica) di un determinato Stato (il cd. home State) attraverso la realizzazione di un'attività di impresa nel territorio di un altro Stato (il cd. host State), su cui l'investitore esercita un significativo grado di controllo. La risoluzione delle controversie derivanti da un investimento internazionale può assumere in linea di principio diverse forme (procedimenti giudiziari statali, mediazione, arbitrato e protezione diplomatica), ma l'arbitrato, soprattutto in base alle norme ICSID, è di gran lunga il metodo più utilizzato.
Il corso, dopo una breve introduzione storica sul diritto degli investimenti, affronterà tematiche quali le caratteristiche dei diversi mezzi di risoluzione delle controversie in questo settore, la nozione di "investimento", la nozione di "investitore", le peculiarità del procedimento arbitrale tra Stati e investitori privati rispetto alle procedure arbitrali commerciali, nonchè la nuova politica europea in materia di investimenti.
Prerequisiti
Non ci sono requisiti specifici per frequentare il corso, oltre a quelli eventualmente previsti dal regolamento accademico del corso di laurea. Tuttavia, si consiglia vivamente un'ottima padronanza della lingua inglese (sia scritta che orale), oltre all'aver sostenuto e superato gli esami di diritto processuale civile e diritto internazionale privato.
Metodi didattici
Ogni argomento del corso sarà affrontato non solo da un punto di vista teorico-dogmatico, ma anche attraverso la lente della giurisprudenza, sia arbitrale e che giudiziale, sia italiana, che straniera, che sovranazionale.
Il corso adotta un approccio practical-oriented. Oltre alle lezioni frontali e ai seminari, gli studenti verranno attivamente coinvolti in presentazioni di casi alla classe, in discussioni collettive, in lavori di gruppo e in simulazioni di procedimenti arbitrali.
La positiva ed attiva frequenza del corso sarà altresì elemento di valutazione nell'ambito delle procedure di selezione degli studenti per la partecipazione a competizioni giuridiche internazionali sponsorizzate dalla nostra Università (in particolare la Wilelm C. Vis Moot Court Competition di Vienna - https://vismoot.pace.edu/ - and la Frankfurt Investment Arbitration Moot Court - http://www.investmentmoot.org/)), nonché per gli stage professionali all'estero nell'ambito del programma Erasmus Placement, finanziato dalla UE.
Materiale di riferimento
Le lezioni (e l'esame) si baseranno principalmente sul materiale distribuito durante il corso (papers scientifici, casi arbitrali e giudiziali, Reports di organizzazioni, associazioni e istituzioni nazionali e internazionali, studi di settore).
Gli studenti che intendono approfondire le proprie conoscenze sugli argomenti trattati durante la lezione possono avvalersi dei seguenti riferimenti:

Nigel Blackaby, Constantine Partasides QC, Alan Redfern, and Martin Hunter, Redfern and Hunter on International Arbitration, 6th ed., Londra, 2015

Attila Tanzi, Federica Cristani (eds.), International Investment Law and Arbitration, Bologna, 2013.
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
La frequenza al corso è obbligatoria.
Solo gli studenti che frequentano almeno il 75% delle lezioni del corso sono ammessi a sostenere l'esame finale.
Il voto finale (massimo 30/30 cum laude) consisterà in una valutazione complessiva della partecipazione e delle attività svolte da ciascuno studente durante il corso, combinata con il voto ottenuto nella prova scritta finale (della durata di ca. 2 ore), che consisterà in : a) 15 domande con risposta a scelta multipla; b) 2 brevi domande aperte (o "short essays"; c) la risoluzione di un problema giuridico.
Gli studenti che non accettano il voto finale possono presentarsi, durante le date delle sessioni ufficiali d'esame, per sostenere un colloquio orale sull'intero programma del corso. Lo stesso vale per gli studenti non frequentanti, che dovranno portare al colloquio orale l'intero programma del corso.
IUS/13 - DIRITTO INTERNAZIONALE
IUS/15 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE
Lezioni: 42 ore
Docente: Henke Albert
Docente/i
Ricevimento:
Giovedì ore 11.00
Università degli Studi di Milano - Istituto di Diritto Processuale Civile - 4to piano - Via Festa del Perdono 3 - 20122 Milano