Fondamenti della meccanica quantistica
A.A. 2022/2023
Obiettivi formativi
L'obiettivo primario dell'insegnamento è fornire agli studenti gli strumenti teorici necessari per la comprensione della meccanica quantistica come teoria della probabilità, intrinsecamente diversa dalla corrispondente teoria classica.
Dopo aver introdotto la formulazione statistica della meccanica quantistica, saranno analizzati alcuni degli aspetti più significativi che caratterizzano tale descrizione. Verranno dapprima presentate le disuguaglianze di Bell ed il concetto di non-località, e quindi si forniranno le basi per studiare la contestualità, a partire dal teorema di Kochen-Specker fino agli sviluppi più recenti. Il corso si propone inoltre di discutere la possibilità di evidenziare la natura quantistica di un sistema che evolve nel tempo, tramite la nozione di invasività della misurazione e le disuguaglianze di Leggett-Garg.
Dopo aver introdotto la formulazione statistica della meccanica quantistica, saranno analizzati alcuni degli aspetti più significativi che caratterizzano tale descrizione. Verranno dapprima presentate le disuguaglianze di Bell ed il concetto di non-località, e quindi si forniranno le basi per studiare la contestualità, a partire dal teorema di Kochen-Specker fino agli sviluppi più recenti. Il corso si propone inoltre di discutere la possibilità di evidenziare la natura quantistica di un sistema che evolve nel tempo, tramite la nozione di invasività della misurazione e le disuguaglianze di Leggett-Garg.
Risultati apprendimento attesi
Lo studente al termine dell'insegnamento sarà in grado di:
1. Utilizzare il formalismo matematico necessario a fornire una descrizione generale della meccanica quantistica come teoria della probabilità
2. Derivare la disuguaglianza di Bell, la disuguaglianza di Tsirelson ed il teorema di Fine, nel caso di due osservatori che misurano ciascuno due osservabili
3. Riconoscere il ruolo della (non) località e della (non) esistenza della probabilità congiunta nella distinzione tra teoria classica e teoria quantistica della probabilità
4. Distinguere i diversi concetti di non-contestualità ed utilizzarli per derivare il teorema di Kochen-Specker e le disuguaglianze non contestuali
5. Presentare test sperimentali della contestualità quantistica, nonché sue applicazioni rilevanti
6. Descrivere e quantificare l'invasività di una misurazione quantistica, confrontare tale concetto con quello di contestualità ed utilizzarlo per derivare le disuguaglianze di Leggett-Garg
7. Caratterizzare le condizioni di simulabilità classica di probabilità a molti tempi e discutere la possibilità di utilizzarle per test sperimentali di non-classicità
1. Utilizzare il formalismo matematico necessario a fornire una descrizione generale della meccanica quantistica come teoria della probabilità
2. Derivare la disuguaglianza di Bell, la disuguaglianza di Tsirelson ed il teorema di Fine, nel caso di due osservatori che misurano ciascuno due osservabili
3. Riconoscere il ruolo della (non) località e della (non) esistenza della probabilità congiunta nella distinzione tra teoria classica e teoria quantistica della probabilità
4. Distinguere i diversi concetti di non-contestualità ed utilizzarli per derivare il teorema di Kochen-Specker e le disuguaglianze non contestuali
5. Presentare test sperimentali della contestualità quantistica, nonché sue applicazioni rilevanti
6. Descrivere e quantificare l'invasività di una misurazione quantistica, confrontare tale concetto con quello di contestualità ed utilizzarlo per derivare le disuguaglianze di Leggett-Garg
7. Caratterizzare le condizioni di simulabilità classica di probabilità a molti tempi e discutere la possibilità di utilizzarle per test sperimentali di non-classicità
Periodo: Secondo semestre
Modalità di valutazione: Esame
Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi
Corso singolo
Questo insegnamento non può essere seguito come corso singolo. Puoi trovare gli insegnamenti disponibili consultando il catalogo corsi singoli.
Programma e organizzazione didattica
Edizione unica
Responsabile
Periodo
Secondo semestre
Programma
1. Stati e osservabili quantistiche
· Operatori statistici
· Il teorema di Gleason
· Stati a variabilità nulla
· Misure a valori di operatori positivi (POVM)
· Osservabili compatibili
2. Disuguaglianze di Bell
· Non-località
· Derivazione della disuguaglianza di Bell nella formulazione CHSH
· Disuguaglianza di Tsirelson
· Verso la contestualità: il teorema di Fine
· Modelli a variabili nascoste (cenni)
3. La meccanica quantistica come una teoria contestuale
· Teorema di Kochen-Specker: formulazione originale e dimostrazione in uno scenario semplice
· Contestualità come non esistenza di una distribuzione di probabilità congiunta: disuguaglianze non-contestuali e definizioni operazionali
· Test sperimentali della contestualità quantistica
· Contestualità come risorsa quantistica: confronto con altre nozioni (coerenza ed entanglement) ed esempi di applicazione
4. Disuguaglianze di Leggett-Garg
· Invasività della misurazione e contestualità nel tempo
· Derivazione delle disuguaglianze di Leggett-Garg dalle condizioni di consistenza di Kolmogorov e confronto con le disuguaglianze di Bell
· Simulabilità classica di probabilità quantistiche a molti-tempi
· Test sperimentali
· Operatori statistici
· Il teorema di Gleason
· Stati a variabilità nulla
· Misure a valori di operatori positivi (POVM)
· Osservabili compatibili
2. Disuguaglianze di Bell
· Non-località
· Derivazione della disuguaglianza di Bell nella formulazione CHSH
· Disuguaglianza di Tsirelson
· Verso la contestualità: il teorema di Fine
· Modelli a variabili nascoste (cenni)
3. La meccanica quantistica come una teoria contestuale
· Teorema di Kochen-Specker: formulazione originale e dimostrazione in uno scenario semplice
· Contestualità come non esistenza di una distribuzione di probabilità congiunta: disuguaglianze non-contestuali e definizioni operazionali
· Test sperimentali della contestualità quantistica
· Contestualità come risorsa quantistica: confronto con altre nozioni (coerenza ed entanglement) ed esempi di applicazione
4. Disuguaglianze di Leggett-Garg
· Invasività della misurazione e contestualità nel tempo
· Derivazione delle disuguaglianze di Leggett-Garg dalle condizioni di consistenza di Kolmogorov e confronto con le disuguaglianze di Bell
· Simulabilità classica di probabilità quantistiche a molti-tempi
· Test sperimentali
Prerequisiti
L'insegnamento è strutturato per essere autoconsistente. Si assume che gli studenti abbiano le nozioni di base della teoria classica della probabilità e della meccanica quantistica.
Metodi didattici
Lezioni frontali alla lavagna, che includono sia spiegazioni teoriche che esercitazioni.
Materiale di riferimento
· Note di lezione (rese disponibili sulla piattaforma online Ariel)
· T. Heinosaari e M. Ziman, The Mathematical Language of Quantum Theory, Cambridge, 2012
· C. Emary, N. Lambert e F. Nori, Leggett-Garg inequalities, Rep. Prog. Phys. 77, 016001 (2014)
· T. Heinosaari e M. Ziman, The Mathematical Language of Quantum Theory, Cambridge, 2012
· C. Emary, N. Lambert e F. Nori, Leggett-Garg inequalities, Rep. Prog. Phys. 77, 016001 (2014)
Modalità di verifica dell’apprendimento e criteri di valutazione
L'esame consiste in un colloquio orale (di durata compresa tra i 45 e i 75 minuti) in cui verranno valutate le conoscenze acquisite e la comprensione degli argomenti trattati, nonché le capacità critiche di analizzare problemi relativi alle tematiche discusse.
FIS/02 - FISICA TEORICA, MODELLI E METODI MATEMATICI
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA
FIS/03 - FISICA DELLA MATERIA
Lezioni: 42 ore
Docente:
Smirne Andrea
Docente/i
Ricevimento:
Su appuntamento, da fissare via email (eventualmente, anche da remoto)
Via Celoria 16, 5 piano dell'edificio LITA stanza A/5/C4