Studiare a Scienze e Tecnologie Fisiche
Il primo corso di laurea in Fisica vide i suoi primi studenti laurearsi in “Fisica Applicata” nell’anno accademico 1932-33. Il corso era nato grazie all’azione del primo direttore dell’Istituto di Fisica Sperimentale, il prof. Giovanni Polvani, in seguito direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presidente della Società Italiana di Fisica, e rettore dell’Università degli Studi di Milano.
Fin dall’inizio il percorso di studi in Fisica si segnalò per alcune caratteristiche che permangono immutate ancora oggi negli attuali corsi di laurea triennale e magistrale:
- la modernità dei temi di ricerca sui quali lavorano gli studenti per le loro tesi di laurea anche in contesti di collaborazione internazionale: i risultati di numerose tesi vengono pubblicati su riviste scientifiche;
- la rilevanza dall’attività sperimentale nella formazione degli studenti grazie a numerosi corsi di laboratorio;
- la percentuale notevole di studentesse (oggi sono circa il 40% sul totale dei laureati in entrambi i corsi di laurea) a fronte di percentuali molto più basse negli altri paesi.
Tra i suoi laureati di successo ricordiamo Riccardo Giacconi, premio Nobel per la fisica nel 2002, e Fabiola Gianotti, attuale direttrice generale del CERN di Ginevra.
Le lezioni sono organizzate su base semestrale in due periodi:
- primo semestre, da fine settembre a metà gennaio
- secondo semestre, da fine febbraio a metà giugno
Gli esami di profitto sono organizzati in tre sessioni che si svolgono nei periodi in cui non ci sono le lezioni.
Test di ammissione
Il Corso di Laurea triennale in Fisica non prevede numero programmato, ma per l’iscrizione è necessario sostenere un test obbligatorio non selettivo, tramite il quale vengono identificati eventuali debiti formativi in matematica; se emergono lacune lo studente è tenuto a frequentare corsi integrativi per il recupero degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi).
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