Cooperazione internazionale allo sviluppo
L'Università Statale di Milano è coinvolta in oltre 50 progetti di cooperazione internazionale che vanno dall'area sanitaria allo sviluppo sostenibile.
L'impegno a fianco delle istituzioni locali e della società civile per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) rappresenta infatti una delle azioni prioritarie del nostro Ateneo e contribuisce a “rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile” (Goal 17 degli SDG).
Per un grande ateneo multidisciplinare come l'Università Statale di Milano è naturale avere grande attenzione a quella parte del pianeta che, pur lontana dai riflettori dei più noti ranking internazionali, offre grandi opportunità di scambi mutualmente proficui sia nell'ambito della didattica e della ricerca che nel trasferimento della conoscenza.
Nel tempo le iniziative di partenariato con altri attori del settore sono cresciute e il ruolo dell'Ateneo si è fatto via via più rilevante grazie a un riequilibrio del fulcro decisionale, dal paese donatore alla partnership bilaterale, che ha rovesciato il processo di trasferimento di tecnologie, risorse finanziarie e competenze a favore della crescita endogena e della condivisione dei saperi, fino alla elaborazione di sintesi culturali nuove e originali.
Il bisogno di favorire la crescita del capitale umano attraverso la formazione ha fatto crescere gli scambi di studenti e docenti e il consolidamento dei rapporti tra università anche nell’ambito della ricerca.
Il coinvolgimento nei progetti di sviluppo locale a fianco della cooperazione non governativa ha consentito l’elaborazione di metodologie di intervento basate sulle “tecnologie appropriate”, soluzioni non improntate ai criteri di efficienza propri dei paesi industrializzati, ma in grado di adattarsi al sistema di vincoli strutturali e ambientali delle realtà in cui devono essere implementate.
Sul fronte dei partenariati con le istituzioni governative, l'Università Statale di Milano si pone come cerniera tra l’individuazione del problema e la predisposizione di strategie per affrontarlo in tutte le attività di cooperazione svolte nel campo delle grandi strutture sanitarie e dei programmi di lotta alle malattie endemiche e neglette, dei progetti di sviluppo agricolo, di tutela e valorizzazione delle risorse culturali fino alla predisposizione e realizzazione di progetti di istruzione universitaria e di alta formazione.
L’Ateneo è tra le 40 università italiane che aderiscono al Coordinamento Universitario per la Cooperazione allo Sviluppo (CUCS), promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).